Si è conclusa la terza edizione del progetto “Gorgoglione, il paese della pietra”, con la consegna alla comunità di una scultura, in pietra flish, realizzata dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, ente patrocinatore delle attività. “Si è trattata di una fondamentale occasione – ha ricordato il professor Luca Marovino, alla direzione tecnico-artistica del progetto – per fare esperienza in una manifestazione artistica: l’organizzazione ci ha messo nelle condizioni di produrre un’opera per un comune, all’interno di un percorso che valorizza identità e beni naturali di un territorio”. Marovino, docente presso l’Accademia delle belle Arti di Reggio Calabria, con una robusta esperienza artistica internazionale ha usato parole entusiastiche per definire il valore delle attività messe ij programma dal progetto “Gorgoglione, il paese della pietra”.
Di uguale avviso, ma esprimendo la viva gioia di aver preso parte ad un’attività che non dimenticheranno, sono risultati essere gli allievi dell’Accademia.
Dopo la consegna della scultura funzionale, una panchina dove sono stati scolpiti i disegni realizzati dagli alunni della scuola primaria di Gorgoglione, si guarda alle tappe successive che potranno coinvolgere questa comunità: “Pensiamo ad un luogo stabile, deputato all’apprendimento della scultura in Basilicata; guardiamo ad una rete fra i soggetti istituzionali, e quelli artistici – ha dichiarato Giuliana Buongiorno responsabile della Cooperativa Istrix – ; in questa edizione dobbiamo sottolineare il valore della collaborazione con le scuole primarie, quindi le finalità educative dell’iniziativa, il coinvolgimento degli imprenditori locali, e la capacità di essere riusciti a stabilire una relazione di carattere extraregionale, con l’Accademia delle Belle arti di Reggio Calabria”.
Oltre alla scultura funzionale, gli allievi hanno fatto omaggio all’Amministrazione comunale di uno stemma in pietra, con l’effigie di Gorgoglione.
Si ricorda che nelle passate edizioni sono stati coinvolti licei artistici e istituti d’arte lucani, nell’ambito di stage residenziali di scultura, denominati “Arte e Lavoro”, oltre a scuole primarie e secondarie, interessate da percorsi tematico-laboratoriali, denominato “Scalpellini”, che hanno condotto alla realizzazione di opere in pietra lavorata, grazie all’impegno di circa 1500 tra studenti e insegnanti di Basilicata e Puglia.
Il worshop, finanziato dal Comune di Gorgoglione con i fondi del Tavolo Paritetico tra Regione Basilicata e contitolari della concessione “Gorgoglione”, è stato organizzato e coordinato dalla cooperativa sociale Istrix.