Sabato 13 aprile 2019 alle 18 a Matera si inaugura la mostra “Burning”, organizzata dalla Galleria d’arte D’Imperio, in Piazza Vittorio Veneto, 34, nel cuore della Capitale Europea della Cultura 2019. L’esposizione, a cura di Maria Italia Zacheo, propone le opere di Fabrizio Borelli e di Mario D’Imperio, a confronto, sul tema della passione femminile, un fuoco che esalta e al tempo stesso distrugge. Storie di donne – anima e memoria nei volti – colte dai due artisti, facce di una stessa realtà, unità bifronte ed espressione binaria di un’unica forza che attira, vivifica e annulla. Un gioco delle parti, proposto nelle due vie possibili: In/ Out.
La rassegna, nell’ambito delle iniziative proposte dalla Galleria D’Imperio, ha l’obiettivo di offrire al pubblico approfondimenti sull’arte contemporanea, e, nel presentare il tema antico del femminile, consente una riflessione in più: pensieri ed emozioni, luce e buio, assenze e presenze in immagini che continuano un racconto antico nel mondo contemporaneo.
La serie di Fabrizio Borelli – Burning Out – è una sequenza/replica di un unico volto femminile, aperta da un titolo didascalia; datata 2010, è stata prodotta in occasione della collettiva “Stop all’abuso sulle donne” (Roma, Museo delle Mura). Le opere sono in copia unica. L’immagine meta-fotografica del volto ripetuto è elaborazione di materiale web di risulta. Tecnica mista, stampa glicée su carta tradizionale Magnani puro cotone, emulsionata artigianalmente. Le immagini sono trattate con patine, colore e nerofumo, per oscurare/negare progressivamente il volto femminile. La realizzazione esalta l’ispirazione poetica dell’artista.
Mario D’Imperio utilizza in questa esposizione l’antica tecnica della ceramica a grande fuoco. Le sue opere denotano ironia e superamento della moltiplicazione dei volti, proposta in passato dalla pop art. Ma se quelle immagini erano replicate spesso all’infinito in copie più uguali a sé stesse, utilizzando chiavi pittoriche, fotografiche e pubblicitarie, qui avviene l’esatto contrario. Il volto femminile è stilizzato in un fumetto quasi umoristico ma proposto utilizzando la chiave artigianale della ceramica, contrapposta alla produzione industriale di molta arte contemporanea. Pur rifacendosi alla celebre mostra e campagna pubblicitaria “Faces” di Oliviero Toscani per Benetton, Mario D’imperio esprime il recupero del disegno con una linea semplice ed essenziale.
Fabrizio Borelli vive e lavora tra Roma e l’Umbria. È impegnato, da sempre, nel campo della restituzione visiva della realtà. La costante ricerca – prediletto il linguaggio fotografico, meta-fotografico e quello video – e l’esperienza professionale, lunga e di ampio respiro – nel cinema ha lavorato con numerosi registi, tra i quali Ettore Scola, Andrei Tarkovskij, Luigi Comencini, Giovanna Gagliardo, Bruno Corbucci, Ermanno Olmi – insieme all’attività in ambito televisivo hanno arricchito la sensibilità reportistica e la capacità di sintesi. È fondatore e presidente dell’associazione culturale X-Frame.
Tra le attività: il libro fotografico Fabrizio Borelli CONFINE 1 / storia di luci e di ombre, a cura di Maria Italia Zacheo – presentato al MAXXI, Roma Maggio 2018 (Lithos editrice) – e la mostra relativa, ora in corso di programmazione a Terni, Palazzo di Primavera. E’ presente alle precedenti edizioni di Raw – La verità, vi prego, sull’amore Open Studio/ Recital per voce, musica, suoni (2016) e Sopra – sotto Berlino – Finestre inedite su Berlino contemporanea (2017), ha esposto alle collettive Swing Angel 03 (Ancona 2017), Destrutturazione/I (Magliano Sabina 2016), LDD – Legittima Difesa Dossier (Roma 2013), Stop sull’abuso delle donne (Roma 2010), Ciao Dario, in ricordo di Dario Bellezza (Roma 1996) e alle personali Scents (Giovinazzo 2017), Tracks&Chips (Roma 2008), Distratti (Roma 1996).
Mario D’Imperio è nato a Matera ed attualmente vive a Roma. Dagli anni ottanta, accanto alla sua professione di medico, ha svolto un’intensa attività artistica, partecipando ad oltre 100 mostre d’arte personali e collettive. Nel 2000 ha realizzato 14 formelle in ceramica per il Santuario quattrocentesco di Pozzo Faceto a Fasano. Nel 2008 ha fondato il Circolo Culturale “Casa D’Imperio”, di cui è il presidente, ospitando mostre ed eventi culturali, artistici e musicali nella casa di famiglia nei Sassi di Matera. E’ stato insignito nel 2012 del prestigioso “Premio Personalità Europea” in Campidoglio a Roma durante la “42 Giornata d’Europa”. Recentemente ha ricevuto a Porto Potenza Picena il “Premio Sant’Anna Speciale della critica” e il “Premio nazionale Natiolum”, ai Bastioni di Giovinazzo.
Le sue opere pittoriche ad olio e acrilico e le sue ceramiche a terzo e a grande fuoco sono state raccolte e recensite nei seguenti cataloghi: L’angelo e il giudizio. Opere 1999 – 2000 (Grafischena Fasano – 2000), con introduzione e versi di Rosa Maria Fusco; Percorsi 1980 – 2002 con contributi critici di Rosa Maria Fusco, Antonio Lotierzo, Livia Semerari e Sara Torquati; Il rosso e l’arancio 2005 – 2007 (Cimer – 2007) e Mario D’Imperio (Lithos editrice – 2015) a cura di Emanuele Pecoraro, con contributi critici di Pierfrancesco Campanella, Loredana Finicelli e Beatrice Mastrorilli e versi di Aldo Bagnoni e Paolo Di Caprio. Inoltre, i suoi quadri sono stati utilizzati per il cortometraggio “L’amante perfetta”, diretto da Pierfrancesco Campanella e per le locandine dei documentari “La città d’acqua” e “28… ma non li dimostra”, diretti da Emanuele Pecoraro. E’ inoltre presente come esperto d’arte nel docufilm per il cinema “I love… Marco Ferreri”, diretto da Campanella.
BURNING / anima e memoria nei volti di donna
mostra a cura di Maria Italia Zacheo con meta-fotografie di Fabrizio Borelli e ceramiche a grande fuoco di Mario D’Imperio.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 al 28 aprile 2019 nei giorni feriali: dalle 18:00 alle 21:00 e nei giorni festivi: 10.00 – 13.00 / 18.00 – 21.00. ingresso libero
Quindi in parole povere dobbiamo accontentarci di quello che ci passa il Governo? ma non si era parlato di un treno più veloce? Chi ci capisce è bravo.
Pasquale Fontana