Il cortometraggio “La storia di Ale” è tra i finalisti della terza edizione di “Uno sguardo raro”, primo Festival di Cinema dedicato all’universo delle Malattie Rare. L’importante mostra cinematografica internazionale si terrà sabato 10 e domenica 11 febbraio a Roma presso la Casa del Cinema, in apertura delle celebrazioni della XI Giornata Mondiale delle Malattie Rare (Rare Disease Day 28 febbraio).
Quasi mille i film – 18 quelli selezionati per la fase finaledalla Giuria di Qualità- tra corti e documentari candidati, di cui 158 dall’Iran, 140 dall’Italia, 97 dall’India, 52 dalla Turchia, 48 dalla Spagna e 43 dagli Stati Uniti. E’ prevista nella fase finale una Giuria Popolare che coinvolge il pubblico.
Il cortometraggio “La storia di Ale” realizzato dal disegnatore freelance Giulio Laurenzi, attraverso la voce di Roberto Giacobbo racconta la storia di una ragazza semplice, determinata nelle sue scelte, forte nelle difficoltà, serena nel suo guscio familiare, che mostra a tutti che “farcela è possibile…nonostante tutto”.
Alessandra Bisceglia soffriva di una rara malformazione vascolare. Nonostante le difficoltà, si è trasferita da Lavello a Roma, si è laureata con il massimo dei voti ed è diventata Giornalista.Ha lavorato con testate giornalistiche importanti e TV. Ha lasciato la sedia a rotelle per mettere le ali a 28 anni.
La Fondazione Alessandra Bisceglia W Ale Onlus ogni giorno si impegna per fare in modo che Alessandra continui a sorridere ea vivere in tutti i pazienti e le famiglie che ad essa si rivolgono per problemi simili al suoe che ricevono aiuto e amore nel suo nome.
Raccontare cosa significa vivere in modo diverso, accompagnati da difficoltà e, spesso, dal dolore è sempre difficile. I malati rari, le Associazioni di pazienti e le Fondazioni che li affiancano nel loro percorso quotidiano, fatto di piccole e grandi conquiste, hanno raccolto la sfida e negli anni hanno prodotto delle opere in cui aprono il loro complesso universo al pubblico.
Il festival Uno Sguardo Raro nasce per dare spazio a queste narrazioni e stimolare una riflessione su come si stia evolvendo il registro di comunicazione di questo particolare tema.