Continua il boom per le città d’arte italiane. Matera e Napoli guidano la corsa al rialzo, con il gioiello lucano che dal 2010 al 2017 ha visto le presenze salire del 176% e il capoluogo della Campania crescere del 91%. Emerge dai dati presentati da Centro Studi Turistici di Firenze e Confesercenti in occasione del lancio della 22^ Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte. In sette anni, le presenze nelle città d’arte sono passate da 93,9 a 115,3 milioni, con un incremento del 22,8%.
Crescono anche musei e monumenti, che archiviano un anno da record: per la prima volta superati i 50 mln di visitatori. Un incremento che conferma un periodo di lunga crescita, con quasi 13 milioni di visitatori in più sul 2010. Roma si conferma regina dei monumenti, con 21 milioni di visitatori, +66% sul 2010. Il 2017 è stato anche l’anno dei piccoli borghi, che hanno registrato 22 milioni di arrivi e 95 milioni di presenze, per una spesa turistica stimata in 8,2 miliardi (il 54,8% della quale dovuta a turisti stranieri).
Matera regina fra le città d’arte, il commento di Adduce
“I dati positivi emersi dalla indagine Confesercenti che vedono Matera al primo posto fra le città d’arte italiane a maggiore crescita turistica dal 2010 al 2017 non ci sorprendono perché già da diversi anni stiamo monitorando e registrando l’aumento delle presenze con effetti positivi sull’economia del territorio”. E’ il commento di Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019.
“Già dal 2010, infatti – afferma Adduce – grazie anche al lavoro della candidatura per Matera Capitale europea della cultura con il quale la città si è posizionata su livelli di comunicazione e promozione molto competitivi, è stata registrata una costante crescita del turismo. Poi, con la proclamazione del 17 ottobre 2014 la visibilità di Matera è ulteriormente aumentata non fermandosi al panorama italiano. Non è infatti un caso che in questi sette anni la domanda dall’estero sia cresciuta addirittura del 216% (duecentosedici per cento!). Se, quindi, da una parte il dato non ci sorprende, dall’altro ci esalta e ci assegna una ulteriore responsabilità per far fronte ad una pressione turistica massiccia. Ecco perché con il ruolo protagonista del comune, la Fondazione è impegnata, così come previsto dal dossier di candidatura, a promuovere l’arrivo di cittadini temporanei che possano vivere questi luoghi non solo attraverso la loro ammirazione, ma soprattutto come straordinaria occasione di crescita culturale. Ed è in questa direzione che ci stiamo muovendo”.
Bene così. Matera ha superato il mezzo milione di presenze annue, dobbiamo puntare al milione entro il 2020 e per attestarsi come vera metà turistica internazionale al pari di mete come Siena o Perugia deve puntare nei prossimi 10/15 anni ad arrivare e superare quota 2 milioni all’anno. Dipende solo da noi.