Il Centro Studi dell’ASM al convegno internazionale sui “Requisiti per
la sicurezza del paziente”.
Il dr. Giuseppe Di Taranto, direttore del Centro Studi Qualità Formazione e Ricerca dell’ASM con sede nell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, parteciperà a Roma il 7 e 8 marzo in qualità di relatore al workshop di
presentazione dei risultati relativi alla ricerca sui “Requisiti per la sicurezza del paziente: accreditamento istituzionale e programmi di valutazione esterna”.
Il suo intervento è previsto per l’8 marzo nella sessione dedicata alla presentazione dei casi di Buona Pratica dell’Osservatorio Agenas. Il convegno a livello internazionale riguarda l’ “Accreditamento, programmi di
valutazione esterna e sicurezza del paziente”.
La prima giornata sarà dedicata alla trattazione dello stato dell’arte europeo e nazionale in tema di accreditamento e sicurezza del paziente, mentre la seconda giornata focalizzerà le Buone Pratiche per la sicurezza dei
pazienti.
Al personale aziendale sono stati intanto presentati dal Centro Studi i 10 suggerimenti perché i pazienti possano partecipare attivamente all’assistenza sanitaria che li riguarda.
Il suo coinvolgimento attivo in tutte le decisioni è un elemento che migliora in maniera significativa la qualità della relazione di cura e l’esito delle cure stesse. E’ dimostrato che la sua partecipazione consapevole nelle
diverse fasi delle prestazioni assistenziali è in grado di aumentare la sicurezza e di ridurre il rischio di eventi avversi connesso alle prestazioni.
Il Centro Studi dell’ASM si occupa tra l’altro della qualità dei servizi, della formazione del personale aziendale e della ricerca . Su quest’ultimo punto di particolare interesse è stato il rapporto con l’Agrobios sui temi
della genetica.
Si è tenuto nella giornata di ieri presso la sede centrale dell’ASM in via Montescaglioso a Matera, un incontro tra la direzione strategica dell’Azienda Sanitaria, direttore generale dr. Nicola Guadiano, direttore sanitario dr.
Giuseppe Montesano, direttore amministrativo dr. Rocco Ierone, ed i sindaci dei comuni di Nova Siri dr. Giuseppe Santarcangelo, Rotondella dr. Enzo Francomanno e Valsinni dr. Gennaro Olivieri.
I sindaci hanno posto numerose domande relativamente alle strutture ospedalieri provinciali ed in modo specifico all’ospedale Giovanni Paolo II di Policoro.
Il direttore generale ha fatto presente che alcuni ritardi nei lavori di ristrutturazione dell’ ospedale sono stati causati dai vincoli della Sovrintendenza ai Beni Archeologici, poiché la struttura ospedaliera insiste su
di un’area interessata già in passato dal ritrovamento di resti dell’antica Eraclea. “Il problema ora è stato superato – ha detto Gaudiano – e si avviano a conclusione alcuni importanti lavori, come quelli del nuovo pronto soccorso che finalmente consentirà agli operatori sanitari di poter lavorare in condizioni
logistiche ottimali ed ai pazienti di ricevere le prime cure in un ambiente
idoneo.
A proposito del pronto soccorso è stato sottolineato che il personale, sia medico che infermieristico, è stato potenziato e complessivamente l’ospedale di Policoro non ha risentito del turn over, ma anzi ha visto l’aumento del numero dei dipendenti a differenza di quanto è successo nell’ospedale di Matera.
Per quel che concerne l’UTIC, la Rianimazione e la Fisiatria, per il momento tutto rimarrà come prima, anche se era stata programmata una riorganizzazione di questi servizi che non avrebbe significato un loro depotenziamento né in termini di personale, né di efficienza, bensì un utilizzo più appropriato dell’esistente ed un conseguente miglioramento qualitativo.
L’Ospedale di Policoro è dunque confermato come sede di PSA ( pronto soccorso attivo) e di ospedale per le acuzie. Non vi sarà alcuna contrazione di posti letto e con il bed management si procederà, come già avviene nell’ospedale di Matera, a monitorare l’appropriatezza dei ricoveri, potenziando i servizi ambulatoriali, quelli di day hospital e day surgery, in linea con le più moderne indicazioni di gestione efficiente ed efficace delle strutture sanitarie.
Anche il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Policoro, nonostante la direttiva del Ministro Fazio che ha previsto la chiusura di quei reparti che hanno meno di 500 parti all’anno, è stato potenziato, anche a seguito delle note vicende dei mesi scorsi, nella speranza che possa veder crescere il numero delle nascite.
A breve verrà diffusa una brochure con la quale verranno illustrate tutte le iniziative in essere per rafforzare la presenza del nosocomio jonico in un’area geografica epicentrica e sulla quale insiste anche la popolazione dell’alta
calabria jonica, del senisese e del tarantino.
Con i sindaci si è convenuto sulla necessità di intensificare il dialogo e lo scambio di informazioni, al fine di evitare il diffondersi di notizie allarmistiche e prive di qualsiasi fondamento nella realtà.