Previste misure in materia di Servizio sanitario regionale, politiche sociali e disposizioni per la dismissione dei beni di riforma fondiaria. Consorzio Bonifica Vulture e impianto per la produzione di bitume a Baragiano al centro delle audizioni.
La terza Commissione permanente del Consiglio regionale (Attività Produttive – Territorio – Ambiente) ha approvato oggi a maggioranza il disegno di legge della Giunta che reca “Disposizioni nei vari settori di intervento della Regione Basilicata”, meglio conosciuto come “collegato alla legge finanziaria 2013”. Favorevoli al provvedimento il presidente dell’organismo Giannino Romaniello (Sel) ed i consiglieri Straziuso (Pd), Vita (Psi), Scaglione (Pu) e Mollica (Udc); contrario Pagliuca (Pdl); astenuto Navazio (Ial). Il disegno di legge, che passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione, è strutturato in quattro capi: il I° dedicato all’assetto istituzionale del servizio sanitario regionale, il II° alle Politiche sociali, il III° che individua disposizioni urgenti per la semplificazione della dismissione dei beni di riforma fondiaria e il IV° (Disposizioni varie) che riguarda i contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulati dalla Regione, gli interventi di sostegno alla domanda pubblica di energia e la normativa speciale prodotta in seguito agli eventi sismici.
La Commissione oggi si è occupata anche delle problematiche relative al Consorzio di Bonifica Vulture – Alto Bradano con alcune audizioni. Carmen Santoro, commissario straordinario del Consorzio in questione, in una audizione ha messo in evidenza una situazione debitoria pregressa al 31 dicembre 2012 molto rilevante (circa 9 milioni di euro) soprattutto nei riguardi dell’Enel, di Acquedotto Lucano, dell’Epli e del Consorzio Terre d’Apulia. “A questi costi – ha sottolineato Santoro – vanno aggiunte le spese del personale (38 dipendenti compresi gli operai) che nell’ultimo periodo hanno visto un aumento anche in virtù di una progressione verticale”. “A fronte delle uscite – ha fatto rilevare Santoro – vi sono delle entrate molto esigue che riguardano i contributi di bonifica e i canoni irrigui. Altra criticità, poi, riguarda l’acqua industriale e il debito dell’Asi nei confronti del Consorzio. Impossibile, pertanto, chiudere in pareggio il bilancio 2012”. Con l’esercizio provvisorio approvato dalla Giunta regionale su parere favorevole della Consulta, che si basa sull’ultimo Bilancio approvato (quello del 2011) – ha fatto notare ancora il commissario -, sono state individuate le tipologie di spese possibili da affrontare. Tra le azioni necessarie da mettere in campo evidenziate dal commissario, l’eliminazione delle moratorie e l’aggiornamento dei canoni irrigui.
Per la delegazione dei consorziati di Lavello è intervenuto Mauro Salvatore, che ha messo in evidenza le preoccupazioni degli agricoltori della zona. “Sono due anni – ha detto Salvatore – che andiamo in affanno per mancanza di interventi strutturali che la Regione Basilicata dovrebbe mettere in atto, in primis la Diga del Rendina, e poi l’impianto di sollevamento dell’acqua in contrada S. Francesco, la Vasca A della contrada Catena, i pozzi di Montemilone”. “Non riusciamo più a fare alcun tipo di programmazione”, ha affermato Salvatore e, rivolgendosi ai consiglieri presenti, esortandoli ad aggiornare la legge regionale 33 e a salvare la stagione irrigua 2013.
Il presidente della Commissione consiliare, Giannino Romaniello, sintetizzando le richieste pervenute anche dai consiglieri presenti, ha invitato il commissario ad esplicitare le azioni possibili da mettere in campo per garantire agli agricoltori l’avvio della stagione. “Il Consorzio presenta problemi accumulatisi da circa 20 anni – ha ribadito Santoro -. Una carenza di specifiche professionalità nell’organico del Consorzio e la mancanza di fondi necessari non permettono la possibilità di interventi strutturali che consentirebbero anche l’abbattimento dei costi. Possibili, invece, interventi immediati, straordinari e urgenti che devono garantire l’avvio della stagione irrigua (ad es. l’allaccio del contatore in Contrada S. Francesco)”. “Mi auguro che si possa approvare subito il bilancio – ha concluso Santoro – e di poter indire subito le elezioni consortili”.
Successivamente l’organismo consiliare ha audito il sindaco di Baragiano, Francesco Eligiato, e il presidente del Comitato per la tutela ambientale e sviluppo del territorio del Marmo Platano, Felice Antonio Masi, in merito alla vicenda dell’impianto di produzione di conglomerati bituminosi sito nell’area industriale di Baragiano – Balvano. Dopo aver ricostruito l’iter amministrativo che ha condotto alla realizzazione dell’opificio, il sindaco di Balvano ha fatto rilevare che “pur essendo l’area industriale in questione ubicata per quasi l’ottanta per cento, nel comune di Balvano, essa è collocata a ridosso dell’abitato di Baragiano Scalo”, chiedendo pertanto “che vengano impartite precise disposizioni a tutti gli uffici regionali affinché qualsiasi questione o argomento avente a tema tutto ciò che è ricompreso nell’intero perimetro dell’area industriale di Baragiano – Balvano venga sempre portata all’attenzione del Comune di Baragiano”. Il presidente del Comitato per la tutela ambientale e sviluppo del territorio del Marmo Platano ha chiesto che i competenti uffici del Dipartimento Ambiente rivedano le proprie decisioni riconvocando la conferenza di servizio con la presenza del Comune di Baragiano. Il presidente Romaniello, al termine dell’audizione, ha comunicato che per un ulteriore approfondimento dell’argomento, richiederà l’audizione dei responsabili dell’Asi e del dirigente del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Romaniello, i consiglieri Pagliuca (Pdl), Mollica (Udc), Straziuso e Robortella (Pd), Navazio (Ial), Vita (Psi), Scaglione (Pu), Gaudiano (Gm) e Autilio (Idv).