Da oltre un anno l’Ente Parco è partner di un progetto LIFE per la salvaguardia degli Anfibi e dei Rettili del sito SIC-ZPS Gravine di Matera, denominato “ARUPA”.
Dai sopralluoghi effettuati dal personale coinvolto nel progetto, sono emerse interessanti novità riguardo la fauna presente nel territorio protetto.
Dopo il ritrovamento delle tracce inconfondibili della presenza della lontra (lutra lutra) nella gravina di Matera, verificatasi nei giorni scorsi, venerdì 4 marzo il naturalista Vito Santarcangelo, durante un sopralluogo in una delle zone interessate dal progetto “ARUPA”, ha individuato una carcassa che a prima vista appariva simile a quella di un lupo (canis lupus).
Immediatamente è stato informato il Corpo Forestale dello Stato. che, pur impegnato nell’area ionica per l’emergenza maltempo, ha prontamente inviato una pattuglia per verificare la segnalazione. Arrivato sul posto il personale C.F.S., unitamente al suddetto naturalista, ha effettuato una prima analisi morfologica dalla quale è stato possibile determinare che l’animale ritrovato era effettivamente un esemplare di lupo. Analizzate le caratteristiche fisiche, e soprattutto la dentatura in perfette condizioni, è stato possibile riscontrare che si trattava di un giovane maschio in cerca di nuovi territori. Difatti tra gennaio e marzo, al sopraggiungere della nuova stagione riproduttiva, i giovani lupi nati nell’anno precedente tendono a cercare nuovi territori e quindi ad avventurarsi in nuove zone.
Dalle verifiche effettuate sul posto, è risultato inoltre che l’animale era stato ucciso a colpi di fucile che lo avevano ferito in più parti.
Dopo nuovi rilievi effettuati sul posto, la pattuglia del Corpo Forestale dello Stato ha prelevato la carcassa e la ha consegnata al servizio veterinario di Matera per gli ulteriori accertamenti.
Poiché tale atto di bracconaggio rappresenta un grave reato si è provveduto a porre sotto sequestro l’animale trasmettendo tutti i relativi atti alla competente Autorità Giudiziaria. Inoltre alla luce del particolare grado di tutela cui è sottoposto il lupo, il quale rappresenta una delle più rare specie di mammiferi presenti in Italia, il Corpo Forestale dello Stato ha subito avviato intense attività di indagine finalizzate alla individuazione dei responsabili di tale odioso gesto.
Il lupo, specie assolutamente innocua per l’uomo, protetto da varie norme nazionali ed internazionali, è ormai drasticamente rarefatto in tutto il territorio italiano.
Probabilmente l’ultima segnalazione del Lupo nel territorio di Matera risale al 1942. Difatti, come si può leggere nel libro di Giuseppe Gambetta (Insetti ed altri piccoli animali nella tradizione popolare materna), nell’ottobre del 1942 fu richiesto al Comune di Matera, un compenso di 50 lire per l’uccisione di una lupa.
L’eliminazione di esemplari da parte degli allevatori, per scongiurare la minaccia di questo predatore sugli animali allevati, risulta essere una delle cause principali della sua rarefazione.
La presenza del lupo nel territorio, potrebbe rappresentare un elemento di fondamentale importanza nella gestione della fauna all’interno dell’area protetta, in quanto unico predatore del cinghiale ormai ampiamente diffuso nel territorio del Parco.