Il Carnevale Montese, giunto alla 52ma edizione, si conferma la manifestazione più seguita tra quelle organizzate nel martedì grasso sul territorio lucano. La giornata più lunga del Carnevale di Montescaglioso parte già all’alba, quando all’interno dell’Abbazia San Michele Arcangelo si radunano i gruppi organizzati dalla Pro Loco e dall’Associazione Elios per la sfilata del “Carnevalone” tradizionale. Il corteo tradizionale che celebra il Matrimonio di Carnevalone (U’ zit e a zit) parte all’ora del the, intorno alle 5 del pomeriggio. Un corteo originale che sfila per le vie del centro cittadino. Poi arriva uno dei momenti più attesi: la sfilata dei Carri allegorici preparati durante l’inverno dai maestri cartapestai e dagli artigiani che continuano a portare avanti la tradizione del Carnevale nel centro più vicino alla città di Matera. Si comincia alle 18, da via Aldo Moro, con gli sbandieratori di Carovigno che danno ufficialmente il via alla sfilata. I carri sono sette, ma solo cinque sono in concorso. Ma la competizione è solo un gioco e tutti partecipano senza preoccuparsi della classifica finale che assegnerà i premi ai primi quattro classificati. A scaldare piazza Roma in attesa dei Carri allegorici ci sono Tommy dj, Rocco Dreamjay e la voce di Konfucio direttamente da Radio Laser. Una fase di “warm up” in attesa di un grande evento in esclusiva per il Sud Italia: il concerto dal vivo degli Eiffel 65, un gruppo dance di Torino nato nel 1998 negli studi della casa discografica Bliss Corporation. Eiffel 65 vede in prima linea il dj Gabry Ponte (all’anagrafe Gabriele Ponte, di Torino), il musicista Maurizio Lobina (in arte Maury, originario di Asti) ed il front-man nonché vocalist Jeffrey Jey, alias Gianfranco Randone (originario di Lentini, in provincia di Siracusa). Curiosa anche la genesi del nome del gruppo, frutto della scelta casuale di un computer che individuò in un elenco di possibili nomi la parola “Eiffel”, alla quale fu aggiunto per errore il numero 65, cifre riferite ad un numero telefonico scritto su una demotape. Il successo è immediato e con Blue gli Eiffel 65 vendono 15 milioni di dischi in tutto il mondo. Cifre da capogiro per una band nata per far ballare i ragazzi in discoteca ma che ben presto, grazie alla promozione garantita dal dj Albertino nel Deejay Time di Radio Deejay diventa un punto di riferimento nel panorama dance europeo. Dopo l’uscita dal gruppo di Gabry Ponte gli Eiffel 65 si sciolgono e la coppia Maury-Jeffrey continua a produrre musica con il progetto Bloom 06. Gli anni duemila sono quelli che segnano la crisi delle discoteca, che va di pari passo con una scarsa qualità delle produzioni dance più commerciali. Da un paio di anni sono i grandi artisti americani da sempre impegnati in produzioni hip-hop, r&b e pop a riscoprire la musica dance e così anche in Italia torna la “voglia di dance” che aveva consacrato il deejay Albertino nel ruolo di guru della musica dance italiana. Sulla scia di queste produzioni che scalano le classifiche europee e dominano nell’airplay dei principali network radiofonici italiani e in seguito a continue richieste da parte di numerosi fans il gruppo degli Eiffel 65 si ricostuisce nell’agosto dello scorso anno con Maury e Jeffrey che possono contare sia su Gabry Ponte, che decide di proseguire con le sue collaborazioni internazionali sia sulla new entry, il dj Fabio Bondesan, noto anche come Fabio Shock. Incontriamo gli Eiffel prima dell’esibizione sul palco allestito in piazza Roma per il martedì grasso del Carnevale Montese 2011. Jeffrey, partito da Torino con 38 di febbre preferisce concentrarsi sulla performance vocale e così tocca a Maury rispondere alle nostre domande. “Nel 1998 dopo aver conquistato mezzo mondo con Blue avete sperimentato con successo le produzioni dance cantate in italiano. Vi considerate dei pionieri visto che oggi anche gli americani hanno deciso di puntare sulla dance e alcuni di loro hanno chiesto di utilizzare i campioni dei vostri successi per le loro produzioni? “Dopo aver venduto 15 milioni di dischi in tutto il mondo oggi siamo nuovamente qui per far ascoltare la nostra musica in attesa di realizzare un nuovo album e sinceramente non ci aspettavamo un’accoglienza così calorosa. La cosa incredibile è un gruppo storico come i Daft Punk, piuttosto che artisti specializzati in musica hip hop e R&B come Kanye West o artisti pop come Lady Gaga hanno deciso di realizzare successi che si ispirano proprio a quella dance europea che abbiamo lanciato alla fine degli anni 90. Alcuni artisti ci hanno addirittura chiesto dei campioni da utilizzare nelle nuove produzioni ed in particolare voglio ricordare il ritornello di Blue inserito in “Sugar” dal rapper Florida. Ora stiamo lavorando al nuovo album senza guardare a quello che abbiamo fatto in passato. E senza avere l’ansia di realizzare nuovi successi. Tanto siamo sicuri che il suono che uscirà dalle nostre produzioni sarà inconfondibile, perchè inevitabilmente dalla nostra intesa (e si riferisce a quella con Jeffrey – ndr) esce sempre il suono Eiffel 65.” Nel nuovo album ci saranno brani in inglese o in italiano? “Bella domanda. Abbiamo già realizzato dischi in italiano e dischi in inglese e se pensiamo che gran parte dei 15 milioni di dischi sono stati venduti sui mercati internazionali sarebbe scontato puntare su questa lingua ma noi non ancora deciso, sicuramente seguiremo l’istinto e tra qualche mese presenteremo il nuovo cd”.
Sette i successi dance presentati al pubblico di Montescaglioso per il Carnevale Montese dagli Eiffel 65: ad aprire il mini-concerto live è stato un disco dance molto innovativo, “Cosa resterà (in a song)”, cantato in italiano e con un testo che riassume i titoli di brani interpretati da autori che hanno fatto la storia della canzone italiana come Battisti, Vasco Rossi, Domenico Modugno, Raf e Franco Battiato. Indimenticabile anche il secondo brano scelto da Jeffrey: “Quelli che non hanno età” è memorabile perchè ha portato gli Eiffel 65 al Festival di Sanremo nel 2003. In scaletta anche Voglia di dance all night, Too Much of Heaven, Move your body, Una notte e forse mai più e la ballatissima Blue, un successo dance planetario rigorosamente made in Italy. L’ultima domanda è sulla città dove è nato il progetto Eiffel 65, Torino. Una città che continua a “sfornare” tanti artisti in ambito musicale. C’è un segreto? Maury non ha dubbi: “Noi siamo gli operai della musica…”
La performance degli Eiffel 65 è stata preceduta dalla cerimonia di premiazione dei quattro carri giudicati più belli dalla giuria specializzata. Sul palco il sindaco di Montescaglioso Vincenzo Sito, il presidente del comitato del Carnevale Montese Franco Salluce, il consigliere regionale e montese doc Mario Venezia, l’assessore provinciale Angelo Garbellano, anche lui residente a Montescaglioso. Tra i graditi ospiti anche il maestro cartapestaio materano Michelangelo Pentasuglia, che ha offerto il suo prezioso contributo per la realizzazione di alcuni carri che hanno sfilato in questa edizione del Carnevale Montese. Tra i Carri più originali ricordiamo quello dedicato ai Carabinieri, un carro trasformato in un grande zoo, i carro dei Puffi-Fiat, Monte in Progress che ha ricostruito il mondo egiziano con “Il faraone e il suddito ribelle”, “I protagonisti siamo noi”, con la riproduzione del sindaco di Montescaglioso rappresentato da Roberto Benigni e quella di Dario Fo che interpretava il presidente del comitato del Carnevale Franco Salluce. Il Carro che ha avuto l’onore di raggiungere prima di tutti la centralissima piazza Roma è stato quello dedicato al mondo del poker, realizzato dai “ragazzi fuori della movida montese”, con tanto di citazione di Gianni Morandi (restiamo uniti) dedicata all’imminente ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Il primo premio è stato assegnato a Rocco Lomonaco, rappresentante del Carro dedicato al Faraone e al suddito ribelle mentre al secondo posto si è piazzata la “Movida montese” e al terzo “I protagonisti siamo noi”.
Michele Capolupo
La fotogallery sul Carnevale Montese 2011
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Il realoded di Sud Italia Video per rivivere il Carnevale Montese
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