Il ministro per la Coesione Territoriale è intervenuto all’apertura dei lavori del progetto “CapacityLab”: “Basilicata tra le prime per partenariato mobilitato”.
“Il documento redatto dal gruppo di lavoro guidato dal prof. Ron Boschma che individua gli assi strategici su cui concentrare azioni e risorse per la programmazione degli interventi comunitari 2014/2020, rappresenta una scelta coraggiosa che colloca la Basilicata tra le regioni italiane più all’avanguardia nella sperimentazione del partenariato mobilitato. E’ questo un percorso che ho seguito sin dall’inizio, quando alcuni anni fa, non ancora ministro, ho condiviso con il presidente De Filippo la necessità della creazione di uno studio sulle prospettive della Basilicata, partendo da un’esperienza simile avviata in Abruzzo dopo l’emergenza sisma”.
Lo ha dichiarato questa mattina a Potenza il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, intervenendo alla prima sezione di lavoro sul progetto “CapacityLab” messo in campo dall’Autorità di gestione del Programma Operativo Fersr Basilicata per favorire la buona attuazione dei programmi comunitari in corso e per individuare gli assi strategici per la programmazione degli interventi per il 2014/2020.
Ai lavori hanno partecipato, l’assessore regionale Attilio Martorano, l’Autorità di gestione del Po Fesr Basilicata 2007/2013, Patrizia Minardi e il dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta regionale di Basilicata, Angelo Nardozza.
“Condivido i passaggi del rapporto in cui si suggerisce di raccogliere molta informazione sulle aspettative dei cittadini rispetto ai servizi essenziali – ha detto ancora Barca – trasporto locale, scuola, turismo, sanità e uso delle royalty sono i principali settori in cui bisogna programmare partendo anche dall’ascolto dei conflitti.
La vera sfida della prossima programmazione è proprio quella di trovare un metodo per giungere a risultati attraverso un vero confronto. Faccio mia una esortazione del rapporto che credo costituisca l’’augurio migliore per la futura programmazione – ha concluso il ministro – scrivete il programma operativo con il cuore di chi ama la Basilicata solo dopo aver deciso su quali punti investire. La formulazione dello steso e solo un fatto successivo per questo motivo ha concluso bisogna usare il rapporto come uno strumento di vero confronto”.
Capacity Lab, De Filippo: “Misure mirano a far emergere le capacità locali”
“La nuova programmazione europea, puntando su investimenti il più possibile calibrati sulla realtà territoriale lucana”
“In un momento difficile come questo, dobbiamo cogliere tutte le opportunità che ci offre la nuova programmazione europea, puntando su investimenti il più possibile calibrati sulla realtà territoriale lucana”. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, in occasione della presentazione della bozza di documento strategico regionale da cui far scaturire i Por regionale nell’ambito del Capacity Lab.
“La novità del documento è, appunto, nell’approccio, attento a promuovere un’azione localizzata e radicata in linea con gli specifici fabbisogni e con le risorse disponibili della regione.
Le misure strategiche individuate in collaborazione con la regione mirano a far emergere le capacità esistenti locali, puntando su quattro assi strategici, ancora sottoutilizzati, che rappresentano dei veri potenziali per il futuro sviluppo regionale.
Va tenuta in estrema considerazione, inoltre, l’ampia prospettiva internazionale che riveste il documento, che ci offre la sponda per confrontarci sul percorso intrapreso in questi anni e di rafforzare la capacità amministrativa nell’ambito delle politiche di sviluppo e coesione”.
Progetto “CapacityLab, nota dell’assessore regionale alla Sanità Attilio Martorano: “Parte nuova stagione per condivisione obiettivi”.
Conclusa la giornata di lavoro promossa dall´Autorità di gestione del Programma Operativo Fesr Basilicata per individuare gli assi strategici per la programmazione degli interventi per il 2014/2020.
“Oggi abbiamo posto in essere una prima importante fase che porterà la Regione Basilicata a definire, in maniera innovativa, i propri obiettivi per il settennio 2014 – 2020.
Con i portatori di interesse siamo daccordo sulla necessità di definire prospettive di sviluppo condivise e partecipate per raggiungere l´obiettivo di una programmazione non più per settori, ma compartecipata e aperta al contributo di interlocutori capaci di orientare le proprie scelte all´interno di una comune strategia”.
Sono queste le considerazioni dell´assessore Attilio Martorano che ha concluso nel pomeriggio a Potenza le sessioni di lavoro sui quattro pilastri del progetto “CapacityLab” messo in campo dall´Autorità di gestione del Programma Operativo Fesr Basilicata per individuare gli assi strategici per la programmazione degli interventi per il 2014/2020.
“Con il progetto “CapacityLab abbiamo avviato – ha aggiunto Martorano – un´operazione complessa che richiede un livello di consapevolezza alto, non solo tra i leggitimi portatori di interesse, ma anche da parte dei cittadini che potranno e dovranno concorrere alle scelte importanti che riguardano, ad esempio, le risorse europee o le royalites del petrolio. La presenza del ministro Barca – ha osservato Martorano – conferma la bontà e la novità di questo metodo che pone la Basilicata tra le prime regioni laboratorio ad usare questo metodo innovativo. Ciò lascia ben sperare sugli esiti di questo percorso che dovrà prossimamente essere condiviso in Giunta e nel Consiglio regionale per la decisione dei passi successivi”.
progetto “CapacityLab, nota di Luca Braia, Consigliere regionale PD
Siamo entrati nel pieno della nuova pianificazione di sviluppo per la nostra Regione che dovrà orientare la spesa dei prossimi fondi comunitari 2014/2020. E’ questa la consapevolezza che ci consegna il laboratorio di idee “Capacity Lab”, in cui si rovescia la logica progettuale e programmatoria che dalla classica visione Top-down (alto verso il basso) passa al Bottom-up (dal basso verso l’alto), messo su dal presidente De Filippo ed il Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, oggi a Potenza per la presentazione dell’intero progetto curato dal prof. Ron Boschma, geografo, economista e docente all’Università di Utrecht.
Un futuro che, contrariamente a come è stato troppo spesso in passato, dovrà far leva sul nostro territorio, sulle nostre evidenti peculiarità e le nostre principali potenzialità; principale obiettivo dovrà essere l’approdo ad una economia nazionale e globale abbandonando quel localismo asfittico e fuori luogo ai tempi d’oggi.
Competitività, Ambiente e Turismo (multi-dimensionale), Energia, Istruzione e Welfare sono i quattro pilastri che vengono individuati per “ripartire ristrutturando”, la cui analisi ci propone di guardare avanti con spirito di cooperazione dei vari attori coinvolti, di innovazione e puntare a quella società della conoscenza fondamentale per accompagnare il progresso sulla via del futuro.
Ritengo imprescindibile la nostra attenzione circa il potenziamento delle infrastrutture di collegamento con Puglia, Calabria e Campania come elemento trasversale di sostegno a tutti i settori presi in considerazione, così come diviene strategico il coordinamento dell’Università e dei centri di ricerca per orientare ricerca, azioni e formazione al profilo delle imprese lucane ed alle esigenze di impiego dei nostri giovani .
Sono altrettanto convinto che tutte le azioni individuate debbano riservare un ruolo chiave al confronto con i nostri stakeholder ed alla partecipazione della più ampia base che costituisce l’intelaiatura sociale della nostra intera comunità: lasciamo viaggiare liberi ed assieme analisi, condivisione dei processi decisionali, motivazioni ed azioni.
La politica faccia un passo avanti nell’azione di orientamento, programmazione e governo dei processi ed uno indietro nella gestione degli stessi, se ne avvantaggerà una società nuova che deve imparare a cogliere la sfida senza protezionismo esasperato e libero da burocrazia ed assistenzialismo improduttivo divenuto oggi quanto mai insostenibile.
Progetto “CapacityLab, nota di Feneal-Uil: “Prima di tutto infrastrutture”.
“Ben vengano nuove e prestigiose commesse di lavori all’estero per le imprese italiane di costruzioni, come quelle della Impregilo che si è assicurata la nuova metropolitana di Santiago in Cile e tratti dell’Autostrada “Ecovias” in Brasile, per 90 milioni di euro, ma non per questo possiamo rinunciare ai lavori di opere pubbliche nel nostro Paese dove solo i cantieri possono rilanciare lavoro ed economia”. A sostenerlo è il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma evidenziando che “l’ultima commessa che vede Impegnata la Impregilo, sia pure in Ati, risale a diversi anni fa con l’aggiudicazione del Megalotto 3 della SS106 Jonica, a riprova che le grandi infrastrutture, soprattutto al Sud, sono da troppo tempo bloccate dal meccanismo perverso “pochi soldi-molta burocrazia”. Facciamo nostra, in proposito, la “raccomandazione” del prof. Boshma che ispira la nuova programmazione che la Regione vorrebbe imprimere per il Programma Fesr 2007-2013. Poiché la Commissione Europea finanzierà pochissimi investimenti sulle infrastrutture durante il prossimo periodo di programmazione – sostiene la relazione Boshma – è importante selezionare i progetti molto attentamente. Raccomandiamo pertanto di concentrare le risorse finanziarie su quei progetti che mirano a collegare i distretti industriali ai più importanti nodi ferroviari, autostradali e aeroportuali. In sostanza, senza infrastrutture materiali anche quelle “immateriali” riferite ai beni culturali, turistici, ambientali e storico-architettonici che rappresentano occasioni di sviluppo e nuova occupazione, “punti di forza” unici come li chiama il Ministro Barca – dice Palma – non hanno alcuna chance di trasformarsi in opportunità. Tutto il cosiddetto pilastro della competitività regionale racchiuso nello studio-progetto “Capacity Lab” ruota intorno al programma di opere pubbliche strategiche che gli Stati Generali delle Costruzioni hanno da tempo definito e presentato ai Governi nazionale e regionale. Di fatto l’interrogativo che, legittimamente, molti, tra giornalisti, economisti e politici si pongono sulle ricadute della nuova programmazione europea in Basilicata possono trovare una risposta solo attraverso l’accelerazione della fase di cantierizzazione di opere già approvate e finanziate e di quelle ferme per carenza di investimenti. In sintesi, vorremo che al traguardo Impregilo che consolida e sviluppa la propria leadership in Sud America nel settore della realizzazione di infrastrutture di trasporto si possa affiancare una presenza decisamente più consistente di grandi gruppi delle costruzioni specie nel Mezzogiorno ed in Basilicata dove l’ultimo svincolo dell’A3 Sa-Rc inaugurato, esattamente un anno fa, è quello di Lauria. Infine, siamo in attesa che l’impegno della Giunta Regionale per la condivisione della nuova filosofia di programmazione comunitaria si traduca in momenti concreti e strumenti di concertazione sociale”.