Ha scritto la sceneggiatura, ha interpretato il ruolo della guardia giurata e ha curato la grafica del sito ufficiale del film. E’ materano, ha solamente ventidue anni e si chiama Giancarlo Fontana. Dopo aver conseguito il diploma allo Scientifico ha scelto Roma per studiare design e comunicazione visiva. E’ appassionato anche di grafica ma è ispirato particolarmente quando lavora per la settima musa. Con il regista Geo Coretti ha realizzato uno dei sogni che coltivava da bambino. Fare un film. Giancarlo ci provava da tempo, il suo passatempo preferito con gli amici era legato ad una vecchia cinepresa, con la quale si divertiva a realizzare cortometraggi montaggi in camera. Un vero artista, Giancarlo Fontana, un talento tutto materano. L’amore per la telecamera è così forte che all’età di quindici anni decide di varcare la porta della Blu Video, accompagnato dalla mamma. Fontana dimostra subito le sue qualità e dopo aver prodotto diversi cortometraggi con una macchina fotografica digitale arriva il primo riconoscimento ufficiale al Lucania Film Festival, edizione 2005. Il corto “tensione da esame”, realizzato con l’amico Francesco Tosto, viene premiato come miglior soggetto. Con la cifra incassata Giancarlo Fontana corre a comprare la sua prima telecamera. Fontana si diverte con Giuseppe Matarazzo, altro protagonista del film Il vaso di Pandora e altri attori “feticci”. I corti prodotti e lanciati su You Tube sono così tanti che Giancarlo ha smesso anche di contarli. La stoffa dell’aspirante cineasta c’è e Giancarlo Fontana guadagna la “menzione speciale” per il corto “come ogni mattina”, presentato alla rassegna della Cgil Action 2006, che ha scelto come tema il lavoro. Giancarlo è affezionato anche a “La catena”, anche questo supercliccato su You Tube e segnalato ai festival dei cortometraggi di Roma e Udine. In questa occasione nasce l’intesa con Uccio Mastrosabato, uno della triade di Blu Video. Uccio si occupa in particolare del montaggio ma nel corto “la catena” svela anche la sua vena artistica. Una coppia davvero divertente, nella quale Giancarlo gioca a fare il duro, Uccio veste i panni dello sciocco. Fontana scriverà anche un altro corto di successo “10 agosto”, nel quale saranno protagonisti anche Tonio Tarasco e Valerio Stano. “Il vaso di Pandora è il frutto di una fusione artistica tra due generi: io preferisco i film d’azione, Coretti si è occupato della parte romantica e poi ha pensato alla storia del Vaso di Pandora come metafora del cinema da mettere in scena in un contesto davvero ricco di risorse come il nostro. Purtroppo Matera non è Roma, questo vuol dire che non è facile trovare qualcuno che investe nella distribuzione del film. Il Vaso di Pandora è un punto di partenza ma è stata l’occasione per metterci alla prova. Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto ma è chiaro che ora pensiamo già al prossimo film. Tra le critiche che sono arrivate, una ha riguardato in particolare la scelta a loro giudizio infelice di recitare alcune scene in dialetto materano, cosa rispondi in proposito? Voglio precisare che amo la mia città e non capisco perché quando andiamo a vedere altri film dobbiamo ascoltare battute in fiorentino, romano, emiliano, siciliano o pugliese. Anche noi abbiamo un’identità e una tradizione da far conoscere e la nostra lingua non può essere giudicata inferiore a quella che si parla in altre regioni italiane. In ogni caso per il prossimo film stiamo pensando ad una storia che non abbia riferimenti alla nostra terra. Non sappiamo ancora se sarà un film d’amore o di azione, in ogni caso cercheremo probabilmente di conciliare i due stili. Intanto ho già scritto un soggetto per un corto che sarà girato durante le vacanze di Pasqua: sarà Toni Notarangelo della Blu Video a curare la fotografia. Il genere? Un trhiller poliziesco sul quale non posso dirvi altro…Non resta che attendere la nuova produzione di Giancarlo Fontana e augurare al giovane cineasta materano una carriera brillante e ricca di soddisfazioni.
Michele Capolupo
Nella foto Giancarlo Fontana