Enzo Di Pede, cittadino materano residente nei Sassi di Matera ha inviato alla nostra redazione una nota per denunciare una serie di situazioni di degrado in cui versano gli antichi rioni Sassi, che nelle prossime ore saranno visitati da migliaia di turisti per le festività pasquali. Nella fotogallery Enzo Di Pede documenta anche dei cavi tranciati dell’energia elettrica in via Bruno Buozzi. Di seguito la nota integrale.
Noi, che abitiamo di fronte al calvario, accorriamo ai piedi di Cristo non solo a Pasqua, ma, per tutto l’anno.
Dicevo tempo fa: “La condizione necessaria, per ridare credibilità all’azione dell’amministrazione di Matera è: recuperare credibilità nel rapporto con la gente. Se cade la considerazione e la stima della gente cade, anche, chi deve essere almeno creduto se non stimato o addirittura ammirato.” Ma anche questa volta devo constatare che questo non è certo il caso nostro!
Un Sindaco senza credibilità non rappresenta neanche quelli che l’hanno votato. E già questi erano assai pochi, dicevo qualche tempo fa. Lo dicevo prima delle ultime consultazioni elettorali. Oggi diciamo è lui che dovrebbe tirare le somme invece di predicare bene e razzolare male. Non vorrei che come accadde al figlio di Dio qualche altro povero cristo finisse in croce. Gesù si scagliò contro i farisei criticandone la superficialità, il formalismo e l’ipocrisia. Rivolse a costoro il celebre epiteto di “sepolcri imbiancati”, come racconta il vangelo secondo Matteo.
Ultimamente incomincio a pensare che qualche falchetto che non smette mai di puntare pensi di beccare il povero grillo parlante.
Parlano tanto di partecipazione democratica, ma a quanto pare relegano tale condivisione a dei simposi circoscritti a pochi intimi, che hanno della cruda e amara realtà, una visione paradisiaca degli antichi Rioni e del prospiciente Altipiano Murgico.
Nella giornata di mercoledì 27 marzo 2013 il cosiddetto signore della cultura materana assessore Giordano, ha incontrato nemmeno una decina tra operatori e residenti dei Sassi, per illustrare il programma pasquale. Nessuno sapeva di questo incontro. Ancora una volta, come è successo per il piano generale di recupero, noi residenti dobbiamo prendere atto di quello che ci viene calato dall’alto.
Come al solito il sindaco o il suo Richelieu, manda in avanscoperta un assessore che non sa rispondere, cade dalle nuvole prende appunti, ma noi “veterani del nostro vietnam” sappiamo che non si farà mai in tempo ad attuare i nostri suggerimenti.
Avevamo chiesto con nota sottoscritta da centinaia di persone un incontro per concordare sia il programma pasquale che quello estivo, tutto invano.
Il sindaco è scappato dalla solita uscita di servizio per non incontrarci.
Quest’anno di pulizia, segnaletica itinerari turistici, messa in sicurezza, viabilità, presenza vigili urbani e così via, neanche a parlarne. Abbiamo chiesto al signore della cultura, se dati i parcheggi di via Saragat e del Comune, agli ingressi della Città ci sono indicazioni, se nel periodo della chiusura al traffico sono previsti ingressi di carico e scarico sia per le merci che per i clienti degli alberghi, se c’è stata una ispezione serale per l’illuminazione pubblica, se i siti già individuati e segnalati come zone di crollo sono stati osservati attentamente (il Palazzo Zigari in questi giorni dove il vento spirava forte sembrava come se volesse venire giù, siamo a un passo dal MUSMA e ci sono famiglie che ci abitano), se le grotte piene di immondizia sono state chiuse, perché il giardino sottostante Sant’Agostino è ancora inibito, perché a Porta Posterula non si sono tolte quelle discariche a cielo aperto, perché in via Buozzi ci sono ancora le reti metalliche che impediscono l’utilizzo del marciapiedi, perché, sempre in via Buozzi, il cavo tranciato della corrente è ancora appeso al parapetto di una scalinata, ma, la lista non finirebbe qui.
Lo smarrito e solitario signore addotto dal caso a curare il turismo e la cultura per conto del Sindaco della città di Matera, anche questa volta, come gli accade spesso è rimasto senza parole.
Eppure anche l’anno scorso si è fatto fronte alla stessa lista di problemi. Ma se non siete capaci perché non vi fate aiutare? Perché non utilizzate l’antica proposta di formare una commissione mista amministrazione residenti e commerciati per essere avvertiti?
Non si capisce perché vi stia tanto in uggia sta commissione. Eppure potrebbe servire a voi per primi per conoscere, programmare ed intervenire in situazioni quale quella che si prospetta nei prossimi giorni.
Si sa che la Pasqua è l’inizio é la metafora della stagione estiva.
Perché insistono e perseverano nell’errore?
Forse perché al sindaco e al suo Richelieu piace tenere sotto schiaffo chi vive ed opera nei Sassi. Oppure perché ama propinarci l’ennesima rappresentazione della Grancia materana, pur di devolvere un cospicuo contributo (90 mila euro) della Regione ad un consigliere comunale che senza pudore alcuno siede anche nella conferenza stampa di presentazione dell’evento di Francese.
Ma lo sapete che ieri sera dopo le prove, nessuno ha provveduto a riaccendere le luci in via Madonna delle Virtù, tanto qui vivono persone che si illuminano d’immenso anche senza laser o addirittura al buio.
Devo dire che sta volta, dopo tanti studi sulla cultura del 2019, mi sarei atteso che il presidente del comitato avesse fatto propria una cultura un poco meno consumista di quella che ha Pasqua e si illumina per non più di un attimo. Mi sarei atteso una visione di cultura meno effimera che vive solo di seduzione e non di regolamentazione. Mi sarei atteso la dimostrazione di una cultura che vive della creazione di nuovi bisogni, desideri, esigenze e non di coercizione. Questa nostra società è una società di consumatori e anche la cultura, come tutto il resto del mondo visto e vissuto dai consumatori, diventa un emporio di prodotti destinati al consumo, ciascuno dei quali si trova in concorrenza con gli altri per conquistare l’attenzione mutevole, vagante dei potenziali consumatori, nella speranza di riuscire ad attrarla e trattenerla per poco più di un attimo fuggente. E’ vero siamo tutti figli di un mondo liquido, ma, a Matera la solidità delle cose, come la solidità dei legami umani, è vista da qualcuno come una minaccia, anzi, la visione di qualche amministratore pubblico mi ricorda sempre più Leonia, la “città invisibile” di Italo Calvino dove “più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l’opulenza… si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove”. A tutti Auguri ai molti ospiti che verranno a Matera, mi auguro e ai tanti materani da parte degli abitanti e degli esercenti dei Sassi che a Pasqua, non so perché, si sentono più che a Natale, a loro agio. Forse perché la passione è un sentimento che più agevolmente conservano nel cuore.
Enzo Di Pede, cittadino materano residente nei Sassi di Matera
Dipede proprio tu parli che sei un grande estimatore del PD…..vedi che al comune c’è adduce del Partito Democratico