Al Presidente del Consiglio Regionale
I sottoscritti consiglieri regionali
premesso che il terremoto e maremoto che hanno sconvolto il Giappone nei giorni scorsi, oltre a diffondere distruzione e morte, hanno altresì riproposto drammaticamente il tema della sicurezza delle fonti di produzione energetica e, in particolare, delle centrali nucleari;
considerato che nella centrale di Fukushima si sono verificati incendi e dispersioni di sostanze radioattive e altri scoppi e fughe radioattive che mettono in pericolo la salute dei cittadini e l’integrità del territorio;
ritenuto che gli accadimenti nelle centrali nucleari giapponesi, così come alcune decisioni assunte da altri Paesi (v. la chiusura di centrali in Germania), confermano la radicale inattendibilità di certezze generosamente propagandate circa la sicurezza degli impianti nucleari;
considerato che con la l. 99/ 2009 si è riavviato un programma di produzione di energia nucleare in Italia e che dalle prime indicazioni la Basilicata viene annoverata fra le regioni che dovrebbero ospitare siti di stoccaggio di materiale radioattivo;
ritenuto che – anche a fronte di interessate campagne comunicative – diventa preziosa ed essenziale una scrupolosa attività di documentazione e informazione per rendere i cittadini consapevoli degli effetti e delle implicazioni della produzione di energia nucleare;
ricordato che, anche a seguito dell’infausto decreto legge del 14/11/2003 con cui si individuava Scanzano Jonico per il deposito unico dei rifiuti nucleari, la Regione Basilicata con l’art. 54 della l.r. 2 febbraio 2004 n. 1 istitutiva nel comune di Scanzano Jonico, in località Terzo Cavone, il Centro Regionale di Informazione e Documentazione Anti Nucleare (CRIDAN), con compiti di raccolta e divulgazione di materiali informativi e scientifici in materia di tutela antinucleare, e a Potenza l’Osservatorio Scientifico Anti Nucleare (OSAN), senza che, tuttavia, né l’uno né l’altro siano stati realmente attivati;
valutato che, anche alla luce degli eventi giapponesi e delle scelte governative italiana, quegli organismi, eventualmente ricondotti ad unità, conservano una funzione e riacquistano attualità;
tutto ciò premesso, il Consiglio Regionale di Basilicata conferma la contrarietà all’allocazione in Basilicata di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare, di stoccaggio di combustibile irraggiato e di rifiuti radioattivi, né depositi di materiali e rifiuti radioattivi.
Impegna la Giunta Regionale ad attivare immediatamente il CRIDAN e l’OSAN, eventualmente ricondotti ad unità, valorizzando il sito di Terzo Cavone di Scanzano Jonico che rimane un luogo emblematico dell’autodeterminazione della volontà della comunità regionale di Basilicata, fondato sulla conoscenza, l’informazione il confronto e la condivisione.
I consiglieri regionali Santochirico, Viti, Dalessandro, Vita, Robortella, Braia, Straziuso, Pittella, Mollica, Romaniello, Ausilio, Ruggirei, Benedetto, Singetta, Mazzeo, Cicchetti