Dopo un anno di governo della città, lo stallo amministrativo persiste più che mai, quello che è stato lo scenario iniziale sulla scelta del presidente del consiglio, si manifesta e insiste con forte fibrillazione nella linea politica di questa amministrazione. Questo è stato l’inizio, non si doveva essere profeti per prevedere che il resto sarebbe stato un arrancare fatto di disaccordi su ogni cosa, su ogni argomento si trovano le occasioni per amplificare le differenze, le diversità, le spaccature e mentre infuria la battaglia politica, la città giace immobile sui suoi problemi, non esce dal degrado e dalla grave crisi che l’attanaglia. Non bastano proclami promesse e un darsi da fare, il tutto viene vanificato nelle stanze della politica e nella frapposizione di gruppi e partiti. Nove partiti che compongono la maggioranza, non si contano i gruppi e le cordate che incidono su precisi contesti, ed in questo miscuglio districato di rovi tutti ostentano disinteresse per quel che è importante per la città, per poi manifestare intransigenze e caparbie prese di posizione su progetti dove sono lampanti gli interessi economici e particolari. Si vuol far credere che su alcuni punti ci sia una discordanza politica, quando nella realtà tutti sanno che la partita si disputa all’interno della stessa coalizione di governo e i programmi nulla centrano, è solo una questione di prevaricazione di un gruppo sull’altro. Appare che ad alcuno di questa maggioranza interessa il rispetto del mandato elettorale profuso nell’interesse della collettività. I cittadini, vere vittime del loro stesso destino, per aver operato scelte elettorali, si interrogano sui grandi temi che interessano la città senza aver risposte. Nulla è stato fatto, se non la normale gestione della quotidianità. Mentre, per cercare di redimere attriti questa politica qualcosa ha fatto: assestamenti clientelari e sistemazione di plenipotenziari affiliati al governicchio di centro sinistra, dove sono state accontentare figure ibride, con posti inutili, false rappresentazioni e controfigure di politica e gestione. Dove non si è badato a spese; dove si sono rispolverate auto blu, mucchi di telefonini spesati, una miriade di eventi e festicciole il tutto con un incremento di spesa nella gestione amministrativa. Il cittadino che vive la quotidianità della città frattanto si chiede che fine ha fatto il regolamento urbanistico, non era quella la priorità? Sul piano casa, si fosse in Inghilterra si sarebbe già scommesso sulla sua più o meno attuazione; il bando dei trasporti, il decoro urbano, la pulizia della città, i parcheggi coperti, le continue proroghe sulla gestione dei parcheggi, le strade che sembrano uscite da un bombardamento e su tanto altro ancora, l’inerzia profonda è sotto gli occhi di tutti. Insomma, non sarò certo io a fare un elenco dello squallore in cui versa la città, ogni cittadino la scorge, non c’è molto ancora da aggiungere sull’incapacità che questa amministrazione produce, con una politica che non accetta dialogo, che si arrocca nelle sue stanze trovando sintonia con una sola parte della città e non ha bisogno di ascoltare il cittadino. E’ sintomatico quello che rappresentano gli uffici chiusi del sindaco, video sorvegliato, porte sbarrate e guardia armata, simboli di chiusura e di allontanamento della comunità.
Adriano Pedicini, consigliere comunale del PDL