La fotogallery sul consiglio comunale di Matera avviato dopo le 17 e si è concluso intorno a mezzanotte e mezzo.
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Un “Venerdì Nero” per Matera?
E’ stato un Venerdì nero il 1° aprile 2011, un brutto Pesce d’Aprile, per Matera e i materani ad opera del Partito del Mattone! Il Partito del Mattone, come ampiamente anticipato in conferenza stampa, somma i voti di Pd, Pdl ed altri ex civici, conquista la maggioranza in Consiglio Comunale ed approva la deregulation del mattone e del cemento. Un semaforo verde al mattone incontrollato che illuderà ancora chi la casa non ce l’ha perchè non ha redditi sufficienti nè per acquistarla nè per prenderla in fitto ai prezzi di mercato attuali.
Nessuno nel Consiglio si è sognato di proporre una integrazione alla normativa del c.d. Piano Casa con protocolli obbligatori e specifici da stipulare con le imprese nei quali prevedere: organismi di controllo ad hoc (aggiuntivi a quelli ordinari) nonchè procedure sanzionatorie e clausole penali in caso di inadempienza ovvero di difformità tra i progetti ed il realizzato.
Con questo Piano Casa, il rischio fortissimo è che invece del tanto ventilato “housing sociale” prevalga il “dumping sociale” del PdM: il profitto dei palazzinari si farebbe beffe dei diritti sacrosanti dei materani ad avere una casa dignitosa in un contesto urbano vivibile, attrezzato e con un pò di verde. Una cosa è certa: il PdM farà prevalere sempre il profitto dei costruttori sul diritto alla casa. E dal 1 aprile 2011, Matera è governata dal PdM. Le tessere di socio onorario per il Sindaco Adduce ed i suoi sodali, conquistate con merito sul campo, sono già in stampa. Diritto alla casa ed ad un urbanstica di qualità, addio?
Segreteria Partito del Mattone
Il Partito Socialista Italiano della Città di Matera, rappresentato in Consiglio Comunale dal Consigliere Michele Lamacchia esprime soddisfazione per l’approvazione della delibera sul programma integrato di edilizia sociale e di riqualificazione urbana che rappresenta una importante opportunità per la Città.
Approvati gli Ambiti derivanti dalle manifestazioni di interesse il Consiglio sarà chiamato ad esprimersi sulla qualità delle proposte urbanistiche con lo specifico obiettivo di individuare quelle che meglio rispondono ai contenuti del Bando sul Piano Casa privilegiando quelle che prevedano l’introduzione di nuove funzioni e servizi per la Città, che garantiscano adeguati livelli di sostenibilità ambientale ed energetica, e che non comportino l’utilizzo di indici di edificabilità immotivatamente spregiudicati siano esse in ambito urbano che periurbano.
Và ribadito che, specialmente in ambito urbano, non devono essere accettate proposte con indici urbanistici immotivatamente alti e che non rispondono agli standard.
A questo riguardo il Partito Socialista, vigilerà e valuterà attentamente le proposte progettuali votando con attenzione e spirito critico nell’unica ottica di salvaguardare la qualità urbanistica delle aree interessate dagli interventi e in particolar modo nell’ambito urbano, al fine di evitare carichi urbanistici che potrebbero comportare uno scadimento qualitativo del contesto abitativo
Michele Lamacchia consigliere comunale Partito Socialista Italiano
L’intervento del consigliere comunale Adriano Pedicini del PDL in merito all’approvazione del Piano Casa.
Ci sono vari modi per interpretare l’approvazione del piano casa con il contributo di una parte della minoranza, noi del PDL, non abbiamo indugi nel definire la nostra posizione: nulla a che fare con il sostegno a questa maggioranza che ci ha dimostrato che ciò che si andava dicendo sul precario equilibrio politico dell’esecutivo, risultava tangibile. Non c’è una maggioranza solida, non appena le questioni diventano serie ed importanti emergono le differenze. Il nostro voto va nella direzione delle logiche interne alla norma nazionale ed alla sua esplicitazione, nelle quali troviamo maggiore consapevolezza nel rispecchiare la legge alla nostra realtà. Questo lo reclamiamo con forza perché convinti che il piano casa gioca un ruolo fondamentale, per l’occupazione e per rilanciare un settore chiave della nostra economia quale è l’edilizia. Per poi andare incontro alle esigenze delle famiglie, dare la possibilità al singolo cittadino di effettuare interventi di ampliamento e/o ricostruzione della propria abitazione; semplificare le procedure burocratiche, permettere a tanti che non hanno possibilità economiche di comprare una casa o, averne una in affitto a prezzo sostenibile. Di contro, vi è una parte della maggioranza che vede ovunque, congetture e situazioni torbide intorno al piano casa, quindi alimenta la cultura del sospetto, ipotetiche speculazioni, possibili i imbrogli, come se ciò fosse la novità. Ci doveva esser bisogno oggi, di uno strumento in deroga per comprendere che chissà, ci potrebbe essere uno scatenarsi di mattonari avidi e senza scrupoli. Vero è invece che, da sempre qualunque siano state le manovre urbanistiche non ci son mai state lineari presupposti di legittimità e la politica la sua parte l’ha fatta, le realtà da sempre son state poco chiare. Ma oggi scopriamo un fatto nuovo, c’è qualcosa che va oltre e che si rivela raccapricciante, i paventati sospetti da parte di componenti della maggioranza si rivolgono e ricadono proprio sulla stessa maggioranza ed esecutivo, cosa grave e difficilmente componibile, quindi qualcosa è accaduto. A costoro comunque, in attesa che trovino accordi, vorrei ricordare che le loro ipotesi, che in taluni casi condividiamo perché di voi non ci fidiamo, hanno in contrapposizioni reali contingenze alle quali non è più possibile soprassedere e rimandare. Sino ad oggi nel settore dell’edilizia si sono persi 5000 posti di lavoro, dal 2008 a oggi, a questi si uniscono i tanti lavoratori del polo del salotto, alle 700 imprese del settore e del suo indotto chiuse o fallite, ad un ricorso alla cassa integrazione aumentato del 120 per cento nei primi dieci mesi del 2010. A fronte di questa crisi cosa è stato fatto? Quali sono state le iniziative? È facile essere contrari a priori su ogni cosa, anche su una norma che vi permetterà di dare lavoro a centinaia di disoccupati. Il vero coraggio sta nel fare no nel coltivare sospetti e culture che, se pur legittime, fareste bene a verificare ed impegnarvi a far si che tutto ciò cambi. Non si può su questi principi pensare e credere che sia meglio non fare. Badate che nella vita pubblica non vale quello che dite ma quello che farete.
Adriano Pedicini Consigliere del PDL
La cronaca del consiglio comunale convocato per l’approvazione del piano casa.
Il consiglio è convocato per le ore 16 ma l’appello arriva alle cinque meno un quarto. Sono presenti 35 consiglieri, con una sola defezione nell’opposizione, Carlo Antezza e quattro scranni vuoti nella maggioranza. Il primo consigliere a chiedere la parola è Angelo Tosto, che ritiene di dover far notare al consiglio che si sta votando un provvedimento che rappresenta una variante urbanistica camuffata da un provvedimento che recepisce il piano casa regionale. Il segretario Fasanella replica al consigliere Tosto e ribadisce che il consiglio comunale non sta violando alcuna norma ma prima di proseguire con i lavori il consigliere Lionetti (di Alleanza per l’Italia) annuncia che non parteciperà alla votazione perchè ha ravvisato nel provvedimento del piano casa motivi di incompatibilità. Saverio Acito (PDL) ricorda che i dubbi avanzati da Angelo Tosto sono stati già evidenziati in sede di commissione urbanistica ma evidentemente la giunta-Adduce ha ritenuto opportuno procedere in questo modo. Sembra che sia tutto pronto per procedere alla votazione ma il presidente del consiglio Brunella Massenzio chiede di mettere al voto la proposta di sospendere la seduta per cinque minuti. In realtà si riprenderà solamente alle 17,15. Viene ripetuto l’appello e nel frattempo è arrivato uno dei quattro consiglieri assenti in precedenza. In teoria dovrebbero votare in 35 ma anche Antonella Paradiso annuncia che non parteciperà alla votazione perchè il suo voto potrebbe determinare un conflitto di interessi. In ogni caso Paradiso precisa che la sua assenza non è riconducibile a motivazioni di carattere politico. Dopo l’intervento del presidente della commissione urbanistica Sandro Tortorelli e dell’assessore all’urbanistica Piero Mazzei che ripercorrono le tappe che hanno portato l’amministrazione a presentare il provvedimento sul piano casa in consiglio comunale è il consigliere Angelo Cotugno a contestare la decisione del presidente del consiglio Brunella Massenzio di concedere al massimo quindici minuti per ogni intervento. Per Cotugno non è il caso di limitare il tempo per una discussione che affronta un tema particolarmente sentito dalla comunità materana, quello della casa. Il primo intervento è affidato a Michele Paterino, che precisa di non parlare a nome del partito nel quale è stato eletto, cioè l’Italia dei Valori ma a titolo personale. Paterino contesta il piano casa e giudica superficiale l’atteggiamento della maggioranza su questa vicenda. Nell’ordine si registrano quindi gli interventi di Salvatore Caputo, Enzo Acito, Francesco Bianchi, Enzo Massari, Nunzia Antezza, Nicola Trombetta, Angelo Sardone, Angelo Rubino, Raffaele Cotugno, Angelo Cotugno, Angelo Montemurro e Angelo Tosto, Fabio Mazzilli, Domenico Fiore, Saverio Acito, Bruna Rondinone, Doriano Manuello e Michele Lamacchia. Il dato curioso è che mentre il PD risulta spaccato dopo la decisione del capogruppo dimissionario Angelo Cotugno di ribadire la sua posizione contraria rispetto all’approvazione del piano casa, il PDL è schierato a favore del provvedimento e a nome dei consiglieri del FLI anche Doriano Manuello annuncia il voto favorevole, anche se “mi otturerò il naso”. Molto più drastico l’intervento del consigliere civico Angelo Tosto. “Questo è il giorno del giudizio perchè il consiglio comunale di questa sera decide il futuro della nostra città. Ho apprezzato molto l’intervento di Michele Paterino ma poi mi ha detto che al momento del voto uscirà dall’aula, quindi credo che a Paterino manchi quello che chiamo il Tostosterone… Voglio far notare che i consiglieri della sinistra, che dovrebbero votare contro questo provvedimento giudicato berlusconiamo si affideranno ad una maggioranza variabile perchè la destra voterà a favore, ma non vi spaventate, è tutto normale. Persino il capogruppo del PD Angelo Cotugno ha detto le cose che volevo dire io ma ne dirò altre. A questo punto invito il sindaco a prendere atto rispetto alla maggioranza che sostiene la sua amministrazione. Ma dirò di più: bisogna rendersi conto che la città è divisa in tre parti: quelli che hanno votato di pancia, d’ufficio per Adduce, quelli che hanno votato per la libertà, per un voto senza condizionamenti e che quindi hanno espresso un voto per il sottoscritto e quelli che al ballottaggio non sono andati a votare. Oggi quindi la città ci giudicherà per le scelte che saranno adottate da questo consiglio comunale. Perchè quindi dobbiamo votare il piano casa se poi non avviano le procedure per approvare il regolamento urbanistico e il piano strutturale? Sul piano casa si continua a dire che con il piano casa si rilancia l’economia della città, in realtà con la costruzione di altri 650 alloggi i cittadini dovranno pagare la manutenzione della città per altri 60 ettari. Io sono favorevole al piano casa ma solo se rientra nella cintola urbana, altrimenti voterò contro. Ma vi spiego perchè maggioranza e PDL voteranno a favore del piano casa. Lo fanno per evitare i voti incrociati!”
Alle 22 prende la parola il sindaco Adduce ma la notte è ancora lunga perchè bisogna discutere gli emendamenti. Si chiedono dieci minuti di sostensione ma la seduta riprenderà solo alle 23 e 10. Questa volta sono 33 i consiglieri presenti ma in realtà per la votazione rientreranno anche i due ritardatari assenti all’appello. Il presidente del consiglio comunale annuncia che sono stati presentati dieci emendamenti. Ad illustrarli è il sindaco Adduce. Per approvarli passa un’altra ora e mezza circa. Quando l’orologio segna mezzanotte e 35 minuti arriva finalmente il momento della votazione: il piano casa viene approvato con 26 voti favorevoli mentre votano contro il provvedimento tre consiglieri delle civiche Tosto, Vizziello, D’Andrea e tre della maggiornanza, Morea dei Popolari Uniti, Bianchi e Cotugno del PD. Astenuto il presidente della commissione urbanistica e consigliere eletto nella lista civica di Tosto sindaco Alessandro Tortorelli. Non partecipa alla votazione Michele Paterino dell’IDV. Il piano casa prevede la costruzione di circa 650 nuovi alloggi con il 40% da destinare a progetti di housing sociale.
Michele Capolupo
Venerdì 1° aprile seduta del Consiglio comunale sul Piano Casa
La presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, ha convocato per venerdì primo aprile, alle ore 16, nella sala consiliare della Provincia, una seduta straordinaria urgente dell’assemblea municipale.
All’ordine del giorno “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. (Manifestazione d’interesse finalizzata all’attuazione nel Comune di Matera, di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana – Legge Regionale 07.08.2009 n. 25 – art. 4 – Piano casa).
La seconda convocazione è per il 5 aprile, alle ore 9.30, sempre nell’aula consiliare della Provincia.