I consiglieri regionali della Basilicata Prospero De Franchi, all’epoca dei fatti contestati presidente del Consiglio regionale in quota alla Federazione popolari di centro, gli attuali vicepresidenti Franco Mattia del PDL e Giacomo Nardiello del Partito dei Comunisti Italiani e il consigliere regionale Francesco Mollica di Centro popolare sono stati condannati ad un anno e otto mesi di reclusione per falso e truffa. Secondo l’accusa avrebbero percepito indebitamente rimborsi previsti per i consiglieri non residenti a Potenza. All’epoca i Consiglieri indagati e oggi condannati sono stati sottopsti a sequestro preventivo di alcune somme di denaro depositate sui rispettivi conti correnti bancari.
Sulla vicenda relativa ai rimborsi spese si registra la dichiarazione del Consigliere regionale Franco Mattia (PDL): “Sentenza animata da spirito di condanna senza giustizia”.
“Una sentenza dettata da uno spirito di condanna senza giustizia dopo che il PM ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste e quindi dopo che il magistrato ha interpretato i fatti in maniera difforme rispetto all’accusa.
E’ prevalsa una singolare interpretazione monocratica che risente, sicuramente, del diffuso clima di antipolitica, senza distinguere tra reali comportamenti.
A nulla sono valse le prove testimoniali e documentali esibite in sede processuale (anche con utenze domestiche) per dimostrare che il mio comune è stato ed è Tolve, dove risiedo dalla nascita e che quindi non è una residenza né fittizia né occasionale.
Potenza invece, come dovrebbe essere evidente, continua ad essere la sede della mia attività politico-istituzionale. Per i rimborsi spese che mi sono stati riconosciuti è stata, pertanto, solo applicata una legge regionale del 2002, attraverso il meccanismo di rimborso di carattere forfettario dopo la compilazione di un modulo nel quale doveva essere, obbligatoriamente, dichiarata la propria residenza.
Ma evidentemente si è preferito un teorema di più facile presa tra l’opinione pubblica e fortemente condizionato da pregiudizi sui politici”.
Sulla vicenda relativa ai rimborsi spese si registra la dichiarazione del Consigliere regionale Francesco Mollica: “Ricorrerò in Appello. Non comprendo la ratio di una sentenza di condanna emessa dopo che il pm aveva chiesto l’assoluzione”.
“Ho il massimo rispetto per la giustizia, ma francamente non riesco a comprendere la ratio di una sentenza di condanna come quella emessa oggi dal tribunale di Potenza dopo che il pubblico ministero che ha condotto l’inchiesta aveva chiesto l’assoluzione ‘perché il fatto non sussiste’”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale Francesco Mollica (Udc) commentando la sentenza emessa oggi dal tribunale di Potenza sulla vicenda dei rimborsi spese. “Ovviamente ricorrerò in Appello – aggiunge l’esponente politico – perché ritengo di essere innocente e di aver sempre svolto il mandato di consigliere regionale nel rispetto delle regole”.
Alla gabbia! E ora speriamo che le indagini vadano avanti e arrivino agli attuali consiglieri e assessori, arrivando magari ad interessare deputati e senatori lucani che in passato si sono avvicendati tra i banchi del consiglio regionale!
Se rubo io sono un ladro, se ruba uno di loro di sicuro vi è qualche vizio nelle indagini, vero????
Spero solo che tutto ciò sia solo l’inizio.
solo in 4 ??????… a già gli altri sono tutti onestissimi !!!!!! .. mha!
spero che e l’inizio di tutto cio’, gli altri i pesci grossi non escono per adesso!!!. perche’ adesso sono usciti quelli che anno rubato la gallina, e vanno sotto processo,dopo quando usciranno loro, ”i potenti”, saranno ASSOLTI PER NON AVER COMMESSO REATO DI TRUFFA ECCCC…
Il Sig Mattia e Mollica si dovrebbero solo vergognare nel fare queste dichiarazioni, vi toglierei tutti i vostri averi.
Forse e veramente cominciato un cambiamento in Basilicata ,una cosa non cambia ancora madame Mastrosimone e ancora in carica in assessorato,volevo chiedere a coach Defilippo,perché la rosa dei venti che non e stata mai eletta da popolo lucano SOVRANO(prego spiegare al grande e coerente filosofo di Sant’Arcangelo il significato sovrano) e li ,a risquotere le sue somme mensili per i grandi programmi di sviluppo effettuati per la nostra regione (ultima in Italia in tutti i temi di sviluppo e crescita) sarebbero gradite trasparenti risposte.Vergogna
questa gente non conosce vergogna… se avessero dignità, si dimetterebbero subito dopo la sentenza. Moralità zero. Ci manca Woodcock, l’unico che faceva queste inchieste
1 anno e 8 mesi che poi si ridurranno a 0 mesi, scommettiamo? E, intanto, in Basilicata le cose continueranno ad andare a finire come sempre: i soliti resteranno sulla loro poltrona e, per di più, si sentiranno autorizzati a continuare allegramente e spensieratamente nelle loro attività che non hanno nulla a che fare col bene della comunità. Piuttosto io suggerisco a tutti i politici lucani di stare seriamente in mezzo alla gente invece di fare i propri comodi: vi siete resi conto di che situazione c’è in Basilicata? Una rete ferroviaria e viaria che fa schifo, un lavoro inesistente per i giovani e anche meno giovani ai quali viene dato il contentino del bonus benzina. Ma ci pensate mai un po’ alla gente?
Per i reati che non superano i 2 anni il condannato può richiedere la sospensione condizionale della pena. In questo caso se per altri 2 anni , i condannati non delinquono ulteriormente,, vedranno estinto il reato di cui si sono resi colpevoli.
Quindi è inutile che fanno tutta questa ammuina perché in carcere non vanno. Ma poi , non basta che si sono presi i rimborsi non dovuti, dovremmo pure continuare a mantenerli in carcere? Piuttosto si dimettessero e basta con incarichi pagati con i soldi nostri!
Spero non si fermino a tutto questo.
vergogna…la rivoluzione a 5 stelle dei cittadini portavoce li spazzerà tutti via, lucani venduti permettendo. In parlamento è in corso la battaglia per far lavorare le commissioni bloccate dal pdl e pd – l. Avete i giorni contati!
Io non capisco: delle due, l’una. O è la magistratura che non fa (secondo i nostri politici, puntualmente!) bene il suo lavoro accusando esimi cittadini innocenti oppure sono i nostri bei politici che realmente non riescono proprio a starsene tranquilli! E poi cosa sono questi rimborsi? Se io lavoro fuori città nessuno mi riconosce il disagio. Il problema è solo mio. Loro hanno un netto mensile di circa 8000 euro e gli viene garantito pure il rimborso (bella legge ad politicam!). Vergogna.