Antonio Flovilla (ANISAP) interviene sulla rimodulazione dei ticket nella Sanità lucana: “Serve concertazione vera per definizione nuovo provvedimento”. Di seguito la nota integrale.
In attesa che l’ennesimo odg sulla rimodulazione del ticket per la sanità specialistica ambulatoriale approvato dal Consiglio Regionale trovi una sua applicazione, attesa che dopo tavoli istituzionali e consultazioni-audizioni in Quarta Commissione dura da ben 19 mesi, lo studio di Assotutela, diffuso oggi, che ha comparato i costi tra strutture sanitarie pubbliche e private, conferma che esami per emocromo, colesterolo, transaminasi, bilirubina, glucosio, ferro, analisi delle urine, ecografie costano di meno se ci si rivolge alle strutture private che comunque risentono del sempre più consistente calo del potere di acquisto delle famiglie che si ripercuote anche e direttamente sulla spesa per la salute.
Dunque sollecitiamo la presentazione da parte della Giunta, secondo l’impegno assunto in occasione dell’approvazione del dl collegato alla Finanziaria, alle parti sociali e alla Commissione Consiliare competente di una proposta di rimodulazione, in particolare per quanto riguarda la parte relativa alle visite e agli esami diagnostici, con il chiaro obiettivo di ridurre l’attuale compartecipazione dei cittadini, in sintonia con quanto è stato fatto in alcune Regioni virtuose in materia di spesa sanitaria. Per noi va salvaguardato il principio che la partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria deve essere improntata all’equità e a tutela delle famiglie con redditi più bassi. In particolare, in questa difficile situazione di riduzione dei consumi familiari, pensiamo che vadano salvaguardate le famiglie con redditi complessivi tra i 25 e i 30 mila euro l’anno costrette in molti casi a tagliare persino sulle prestazioni di prevenzione della salute. Anisap e Federbiologi rinnovano il massimo impegno a dare un supporto responsabile in questa fase delicatissima sia per effetto della spending review che delle continue proposte di tagli legati al nuovo Patto della Salute. Di qui la volontà di partecipare alla definizione della proposta che sarà discussa tra quelle che approderanno in Quarta Commissione per modificare il provvedimento dei ticket. Abbiamo inoltre bisogno di avere un quadro esaustivo delle entrate derivanti dal ticket aggiuntivo per gli anni 2011 e 2012 e una proiezione degli introiti ipotetici in caso di assenza di rimodulazione ed ipotizzare, in presenza di eventuali difficoltà ad utilizzare l’indicatore ISEE, interventi di compartecipazione legati al reddito, all’IRAP o all’addizionale IRPEF. Tutto ciò con l’obiettivo di garantire le entrate del gettito previsto dalla norma nazionale anche con risorse proprie della Regione. Ci auguriamo, in particolare, che la “lezione” sia servita: non si prendano decisioni senza una effettiva e reale concertazione sociale che significa non limitarsi alla presenza di rappresentanti di sindacati di categoria dei lavoratori e dei pensionati.
Apr 11