Il Comitato “Pisticci Scalo Pulita” ringrazia di cuore il Sindaco di Pisticci, le autorità, le tante associazioni ambientaliste, i rappresentanti delle Istituzioni e dei partiti politici, i giovani, gli studenti, i lavoratori, le donne, i bambini che, con la loro presenza, hanno contribuito alla magnifica e riuscita manifestazione di sabato 6 aprile, indetta dal Comitato al fine di azzerare l’impatto ambientale relativo ai famigerati miasmi delle vasche di Tecnoparco e dell’inquinamento che, forse, lo stesso impianto origina con lo sversamento nel fiume Basento di prodotti chimici.
Un doveroso e sentito ringraziamento va al Presidente della Provincia Francesco Stella, che ha espresso parole di solidarietà e di massima disponibilità ad affrontare e risolvere la questione che ci interessa, così come ribadito dall’Assessore Provinciale all’Ambiente Giovanni Rondinone nel corso del suo intervento, ma soprattutto per essere stato conseguente, avendo già chiesto un incontro alla Regione Basilicata alla presenza di Asm, Arpab, Consorzio per lo Sviluppo Industriale e Comitato Pisticci Scalo Pulita, al fine di approfondire la questione e cercare un percorso risolutivo condiviso.
Un sentitissimo ringraziamento va ai Consiglieri Regionali Benedetto, Venezia e Giordano per il loro intervento alla manifestazione e per l’impegno ad azioni future volte ad appurare la verità sulla situazione ambientale in cui versa la Valbasento.
Grazie al tenente Giuseppe Di Bello, a Francesco Masi e a Gianni Fabris per la loro importante presenza.
Ringraziamo inoltre il Sindaco di Pisticci per la sentita partecipazione al tema dei miasmi e tutte le componenti politiche del territorio comunale che hanno partecipato. Ci sembra opportuno, però, replicare al documento pubblicato la mattina della manifestazione dalla Minoranza del nostro Comune, nel quale si evince la condivisione della nostra battaglia e nello stesso tempo la strumentalizzazione della presenza di un consigliere della maggioranza quale socio del Comitato. Vorremmo ricordarvi che anch’esso è genitore prim’ancora che rappresentante politico. Quello che non avete voluto capire è che la nostra protesta non è certo contro l’Amministrazione Comunale, che ci è stata vicina da subito e che sta portando avanti, insieme a Noi, la causa di questa nostra azione, ovvero, pretendere che la salute e l’ambiente, in cui ognuno di Noi vive, vengano prima di tutto rispettati, aldilà di ogni profitto economico. La nostra controparte ha ben altra valenza politica. E’ la politica che conta, quella che decide, quella da cui pretenderemo le vere risposte!!! E’ ovvio che così facendo avete perso quell’opportunità, propria delle persone intelligenti: stare zitti, quando ci sarebbe poco da dire !!!
Il Comitato, a chiare lettere, dichiara irricevibile la dichiarazione resa alla stampa dal Dott. Michele Somma. La sua, è una risposta “politica” e “di parte”. Presta il fianco, infatti, alle strumentalizzazioni, soprattutto da parte di chi intende temporeggiare o, probabilmente, non vuole intervenire per risolvere il problema e auspica che, nel tempo, il cattivo odore provochi assuefazione in tutti.
Dichiarando alla stampa che l’Arpab, monitorando l’ambiente con una centralina posizionata ne pressi di Tecnoparco (simile a quella, più tristemente nota, posizionata vicino alla FENICE di Melfi, ci verrebbe da dire) e con analisi effettuate sulle acque del Basento, ha certificato finora che i valori d’inquinamento non superano i limiti stabiliti dalla norma e che, in sostanza, “la puzza non provoca danni alla salute”, manifesta di non comprendere appieno il problema. E’ infatti necessario prima ipotizzare la presenza di determinate sostanze con studi ad hoc e il parere di chimici specializzati in tema d’inquinamento, e poi cercarle attraverso le analisi altrimenti si brancola nel buio. E’ come fare le analisi del sangue senza sapere quale valore analizzare. Se soffro di tiroide e analizzo emocromo, glicemia e ferritina è ovvio che non riscontrerò nessun problema in quanto non ho osservato i valori pertinenti al mio caso cioè TSH, FT3 e FT4.
Non è dunque probabile che finora non siano state ricercate le sostanza giuste?
Non è dunque probabile che finora non siano state usate le metodologie (campionamento e analisi) giuste?
Inoltre da informazioni acquisite dal Comitato sembra risultare che le acque provenienti dall’impianto di desolforazione in passato siano state smaltite in un pozzo esaurito. Questo accadeva fino ad un paio di anni fa (ed è proprio da due anni che l’aria di Pisticci Scalo è diventata irrespirabile).
Successivamente è stato deciso di smaltire le acque presso gli impianti di Tecnoparco (c.a 3.000 metri cubi al giorno, con un guadagno stimato di circa 60.000 euro al giorno). Al momento, sempre da ciò che ci risulta, le società petrolifere hanno inviato richieste di autorizzazione per iniettare le acque in pozzi esauriti, a migliaia di metri di profondità. Ebbene pare che la risposta sarà negativa per l’impatto ambientale che questo provocherebbe e per le conseguenze non ancora note dato che non ci sono precedenti così lontani nel tempo.
Ma allora perché noi a Pisticci Scalo dobbiamo respirare le esalazioni di queste acque?
Se fossero nocive a migliaia di metri di profondità, come mai nessuno si preoccupa della tossicità dell’aria che viene contaminata da queste sostanze?
Quali interessi ci sono dietro a queste scelte?
In più, sempre allo scopo di evidenziare i paradossi regionali e per completezza di informazioni, purtroppo il Comitato precisa che il cattivo odore proveniente dalle vasche di Tecnoparco non è l’unico. Anche i fumi provenienti dal funzionamento della centrale termoelettrica a olio di palma intossicano l’aria, e in maniera, forse, ancora più nociva. E’ notorio che le centrali alimentate a olio di palma inquinano di più rispetto a quelle a gas metano.
Ebbene, nell’unica regione d’Italia ricca di petrolio, che senso ha una centrale a olio di palma?
Cosa spinge la Regione a prendere decisioni così contraddittorie e paradossali?
Tutto ciò porterebbe a pensare a speculazioni e a interessi che vanno al di là del bene comune e della tutela della salute dei cittadini, oltre che in palese contrasto con quel modello di sviluppo economico che la stessa Regione Basilicata da tempo propaganda e che a suo dire si fonderebbe anche sullo sviluppo turistico del Metapontino e sullo sviluppo dell’agricoltura biologica.
Il Comitato “Pisticci Scalo Pulita” è alla ricerca della verità perché bisogna dire basta ad ogni eventuale tipo di abuso ambientale finalizzato alla tutela degli interessi dei soliti noti, e (finalmente) porre in primo piano la salute umana e la tutela degli interessi del territorio.
Noi continueremo la nostra battaglia con azioni di protesta e denuncia continue e sempre più incisive perché, sappiatelo, siamo fortemente determinati.
Con la vita delle persone non si scherza!
Comitato Pisticci Scalo Pulita