Adriano Pedicini, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, annuncia in una nota inviata alla nostra redazione che “ancora una volta il Comune di Matera viene affossato da sentenze di condanna. Non sono bastate quelle già ricevute sulla medesima questione e ecco arrivare in questa settimana quattro pronunce di condanna: una dal Tribunale di Matera, tre dal Consiglio di Stato, tutte relative a via Nino Rota. Un salasso per le casse del Comune di Matera su una vicenda gestita male e sulla quale il nostro gruppo consiliare aveva opportunamente avviato interrogazioni e posto attenzioni. Di seguito la nota integrale.
Sul contenzioso urbanistico avevo avanzato numerosi interventi ed interrogazioni, consigliato l’amministrazione comunale di non affrontare a testa bassa cause perse in partenza. L’istituto dell’accordo sembra non esistere ed oggi ci avvinghiamo nel ginepraio di via Nino Rota che asciuga le casse comunali. Mentre taluna politica affronta concetti spiccioli e guarda persino al gettone di presenza, nei Tribunali si consuma il salasso dei milioni di euro pubblici buttati in cause perse. Sono tante le sentenze di condanna che riguardano una stessa questione: “l’affare Nino Rota”. A settembre 2012 ancora una volta un Tribunale da torto al Comune di Matera, quest’ultimo cocciutamente appella la sentenza e qualche giorno fa la conclusione con l’ennesima sconfitta e ulteriore aggravio di spesa in pagamenti di onorari e perizie. Eppure nonostante Tribunali ordinari, TAR e Consiglio di Stato si siano espressi sulla disputa, si continua con ostinazione nell’appellare giudizi di primo grado tanto che in aggiunta al tribunale di Matera, a distanza di pochi giorni, si accoda il Consiglio di Stato con tre sentenze consecutive del 10 aprile, condanna il comune di Matera, con sentenza nr. 1507 a 266.982 €; con sentenza nr. 1508 a 397.722 €; con sentenza nr.1510 a 318.004 € per un totale di circa un milione di euro. L’unica coerenza è quella della univocità delle sentenze che ricalcano il concetto dell’impossibilità di dare esecuzione alla soluzione progettuale della strada di PRG secondo quanto concordato nel 2004. In tutto ciò non si capisce bene perché il Comune di Matera ci sia entrato; doveva essere una questione tra privati, anzi la parte lesa andava individuata nell’amministrazione comunale per la mancata realizzazione della strada, invece si approvano varianti e si interviene su una un’opera per la quale bisognava solo vigilare. Oggi via Nino Rota si appresta a specchiarsi in un labirinto di intrighi burocratici fatto di mazzi di sentenze che affossano il Comune, con un commissario ad acta che cerca di trovare soluzioni difficili, con palleggiamento di responsabilità dove l’unica evidenza è data dai verdetti dei vari Tribunali. Adesso non rimane altro da fare che far rispettare le sentenze che aggraveranno solo l’esborso economico da parte del comune di Matera. Quel che rimane sono le opere incompiute, il disagio dei tanti residenti, i loro investimenti spesi male; dove il tempo che passa imprime rassegnazione. A tutto questo si annette la spese di denaro pubblico sprecato, soldi di cittadini che pagano le tasse solo per coprire errori e nefandezze commesse da chi gestisce la cosa pubblica. Dobbiamo prendere atto che in questa città l’anarchia regna sovrana, si realizzano opere pubbliche a metà, via Nino Rota non è il caso unico, non si vigila sulla loro realizzazione e si avvallano surrogati di progetti che nulla hanno a che fare con quelli originariamente previsti e sulle quali devono intervenire sentenze di tribunali, mentre in quella via il tutto rimane un’opera da rifare, con aggiuntivo dispendio di risorse pubbliche.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia
una tristezza infinita… vogliamo le teste dei responsabili. Ci manca la corte dei conti per la condanna per danno erariale
Quando si discusse in consiglio comunale il piano casa 1, fu prevista l’edificazione in zone con il dissesto idrogeologico e alla domanda fatta a un consigliere comunale “ingegnere” del perché il consiglio consentisse questo rispose che dissesto idrogeologico non vuol dire che non si può costruire ma che bisogna adottare degli accorgimenti particolare tipo pali in cemento ad una certa profondità. Ora vorrei dire a l’ingegnere che la teoria e’ giusta e l’applicazione che è pericolosa, perché quando un’impresa non fa le cose a regola d’arte poi a pagare le spese sono tutti i cittadino. Poi aggiungo ma con tanto spazio per costruire proprio dove c’è il dissesto dobbiamo farlo? La collina di serra rifusa e’ stata aggredita da varie lottizzazioni, era proprio necessario costruire la?
A Pedicini: perchè non pubblichi le Sentenze menzionate? Almeno i “dispositivi”!! Credo che solo così i cittadini possano meglio rendersi conto di CHI li amministra e meglio comprendere da che parte stare.
Condivido la richiesta di Bruna
Poi , non si capisce come mai l’ufficio stampa del comune è celere ad informare la cittadinanza, quando il comune vince qualche ricorso come qui(www.comune.matera.it/…/4986-trasporto-pubblico-locale-.)
nel giro di 24 ore ha pubblicato la notizia, mentre tende a dimenticarsi dei ricorsi persi( forse la notizia la vedremo sul sito del comune lunedi).
Poi i sarei curioso di sapere anche i nomi dei funzionari , dei dirigenti dei tecnici ecc…, responsabili, cosi la prossima volta che vado al comune e mi trovo davanti uno di questi individui gli possiamo ricordare le loro azioni e farli abbassare un po della loro arroganza.Tanto questi il 27 lo stipendio lo prendono lo stesso, sicuramente prenderanno anche la pensione.Vediamo se il comune gli chiede i danni?
Se un imprenditore sbaglia, paga o si impicca, un dipendente pubblico se sbaglia se la ride.
CI VUOLE UN COLPO DI STATO!!!!!!!!…..subito…
Vedrete che arriveranno i nomi dei responsabili, la cosa non è ancora terminata….. Purtroppo la città di Matera viaggia unicamente per amicizie e non come prevede la Legge.
Perchè non torna a casa sua questo pseudo amministratore di città che non sa neanche parlare?
Matera poveretta come ti stanno trattando!!!
Le sentenze del consiglio di stato sono pubbliche basta andare sul sito della corte, ho indicato i numeri delle sentenze e’ facile trovarle. Io le ho….non è mia la difficoltà a pubblicare ma quella dei mezzi d’informazione a trovare spazi… Comunque grazie per il suggerimento le pubblicherò sul mio profilo Facebook…
RIGUARDO VIA NINO ROTA, LO SCHIFO DEL COMUNE PROSEGUE NELLA PORCHERIA DELLE VIE DI ACQUARIUM E NELLA ZONA ADIACENTE(ARCO)CHE NONOSTANTE IL COMUNE ABBIA INCASSATO IN ANTICIPO 3,5 MILIONI DI EURO,I LAVORI PER L’ URBANIZZAZIONE CHE DOVEVANO TERMINARE IL 2008( PER LEGGE ENTRO TRE ANNI DAI VERSAMENTI),NON SONO STATI ANCORA COMPLETATI. PER SALUTARE NON MI RESTA CHE UN VAFFA AI SIGNORI DEL PALAZZO DI VIA ALDO MORO.
concordo con quanto detto sopra. Le sentenze avendo i numeri è facile reperirle. Basta cliccare il link http://www.giustizia-amministrativa.it/webcds/frmRicercaSentenza.asp inserire anno e numero ed il gioco è fatto. Se è cosi’ mi auguro che pedicini invii tutto alla guardia di finanza ed alla corte dei conti (se non lo ha già fatto d’ufficio il consiglio di stato. O forse si vuole solo fare propaganda politica? il comune di matera è fermo all’anteguerra, assume dirigenti in violazione di legge, adotta un piano casa che è un pianto, non fa progettazione urbanistica che si rispetti, assume il personale fiduciario senza selezione e con costi a carico dei servizi sociali. Cosa volete di programmazione se i funzionari apicali scelti sono tutti dipendenti chiamati in quota politica? non vi lamentate ma mandate tutto alla corte dei conti. Cordialmente
Ha ragione Pedicini. L’affare è cominciato con il rilascio del permesso per la realizzazione della strada credo nel 2008 o 2009.
buongiorno.. ora nn si scherza + chi sbaglia paghi..
Il rinnovamento di una giusta amministrazione avverrà quando chi sbaglia o inciucia deve dimettersi e pagare.
Il proverbio dice: chi rompe paga e i cocci sono suoi, qui sono anni che paghiamo gli errori dei nostri amministratori ma fin’ora a pagare siamo stati solo noi cittadini, e i risultati si vedono una città sempre più abbandonata a se stessa in preda al degrado e alla prevaricazione figlia di una inciviltà sempre più crescente.
Spezziamo questa omertà, chi può facesse i nomi e soprattutto, poi, non rigiriamo le frittate a piacimento, si abbia il coraggio anche di prendere carta e penna e denunciare certe storture amministrative, forse è ora che in alcune vicende amministrative, in salsa materana, intervenga la magistratura, ne verrebbero fuori delle belle.
Babilonia crolla…….. 🙂