Lunedì 15 aprile 2013 tornerà a riunirsi a Matera il Consiglio Comunale e il Movimento 5 Stelle di Matera denuncia in una nota il tentativo da parte dell’assise cittadina della città dei Sassi di negare la democrazia ai cittadini materani. In che modo? I cittadini del Movimento 5 Stelle lo spiegano in questa nota inviata alla nostra redazione. Di seguito anche i testi dei due emendamenti che saranno posti all’attnzione del Consiglio Comunale di Matera e i punti all’ordine del giorno previsti nella seduta di lunedì 15 aprile 2013 prevista a partire dalle ore 16 nella sala Pasolini del centro commerciale “Il Circo” in via Sallustio a Matera.
Movimento 5 Stelle: il Consiglio Comunale tenta di negare la democrazia ai cittadini materani
Come ampiamente segnalato più di un anno fa, sarà di fatto negata ai cittadini materani la possibilità di indire referendum e di fare petizioni e proposte di delibere su questioni di natura e interesse locale. Tanto accadrà se il Consiglio Comunale di Matera, nella seduta di lunedì prossimo 15 aprile, dovesse malauguratamente approvare i punti n. 6 e 7 all’ordine del giorno concernenti, rispettivamente, l’adozione delle proposte di regolamento per lo svolgimento del referendum consultivo e delle modalità procedurali per “petizioni e proposte di delibere”.
Largamente “ispirato” a quello in vigore dal 2006 nel Comune di Garbagnate Milanese, il testo dell’adottando regolamento sui referendum licenziato dopo oltre un anno di sedute della competente Commissione comunale prevede, infatti, solo referendum “consultivi”, quindi non vincolanti per il Consiglio Comunale; non sono poi ammessi quesiti su “atti e provvedimenti di natura finanziaria e programmatoria” (se passasse questa norma, sarebbe quindi impossibile fare un referendum sulla destinazione dei fondi comunitari, ad esempio sull’utilizzo dei PISUS, e quindi sull’opportunità di finanziare le FAL con oltre otto milioni di euro per un prolungamento); e la richiesta di referendum deve essere sottoscritta “da almeno un decimo dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune”: questo significa che sarebbe necessario raccogliere ben 4831 firme ed in solo 60 giorni! E poi una serie di altre incredibili restrizioni e vincoli, anche per la presentazione di proposte di delibere e semplici petizioni popolari .
È evidente che così i due regolamenti sortiscono l’effetto esattamente contrario: rendono infatti praticamente impossibile l’uso di questi strumenti di democrazia diretta e partecipata.
Per questo il Movimento 5 Stelle di Matera chiede al Consiglio Comunale di Matera di:
1) sospendere l’adozione dei regolamenti di cui ai punti 6 e 7 all’ordine del giorno della seduta del 15 aprile 2013;
2) rinviare alla competente commissione i regolamenti per gli opportuni emendamenti ai testi;
3) anche ai sensi del regolamento di funzionamento delle commissioni comunali, di permettere a tutti i cittadini, alle associazioni ed ai movimenti, nonché al costituendo comitato di partecipare alle sedute dei lavori della Commissione Consiliare per la Partecipazione Democratica e la Trasparenza;
4) di approvare, senza alcuna modifica e integralmente il testo del codice etico contenuto nella c.d. “Carta di Pisa”
Il Movimento 5 Stelle ha elaborato una serie di emendamenti da apportare ai due regolamenti che provvederà ad inviare per posta elettronica a tutti i consiglieri comunali di Matera in modo che ne possano prendere visione ed eventualmente proporli ed approvarli nell’assemblea di lunedì.
REGOLAMENTO PER I REFERENDUM COMUNALI
Emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle di Matera al testo licenziato nella commissione congiunta Statuto e AA.PP. del 14/03/2013 ed all’o.d.g. del Consiglio Comunale nella seduta del 15 aprile 2013
Emendamento n. 1
Modificare il titolo del regolamento nel modo seguente:
REGOLAMENTO
DEI REFERENDUM CONSULTIVI COMUNALI
Emendamento n. 2
All’ART.1 sostituire il comma 1 con il seguente:
1. Con il presente Regolamento viene disciplinato l’Istituto del Referendum Consultivo Comunale a norma di quanto previsto dall’art.8 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e dall’art. 36 dello Statuto Comunale.
Emendamento n. 3
All’ART.1 sostituire il comma 2 con il seguente
2. Fino all’introduzione nell’art. 36 dello Statuto Comunale dell’espressa previsione di referendum di tipo abrogativo e propositivo, si precisa che con il presente regolamento si intende disciplinare l’istituto del Referendum Consultivo quale strumento in grado di stimolare e favorire la partecipazione e la consultazione dei Cittadini sulle più importanti scelte dell’Amministrazione locale problematiche di interesse locale, ed è pertanto da intendersi quale istituto fondamentale per l’esercizio della democrazia partecipata, nonché per realizzare un effettivo raccordo fra gli orientamenti che maturano nella comunità e l’attività degli organi di governo dell’Ente.
Emendamento n. 4
Sostituire l’intitolazione dell’ART.2 con “Ambito di applicazione”.
Emendamento n. 5
All’ART.2 sostituire il comma 1 con il seguente:
1. In ottemperanza all’art. 36 dello Statuto Comunale è ammesso Referendum consultivo su questioni aventi rilevanza generale, di interesse per l’intera collettività comunale.
Emendamento n. 6
All’ART.2 sostituire il comma 2 con il seguente:
2. Non possono essere indetti Referendum consultivi relativamente alle seguenti materie:
a. Statuto e Regolamenti comunali;
b. tutela dei diritti delle minoranze;
c. materia di bilancio, tributi, tariffe e corrispettivi di servizi comunali;
d. stato giuridico del personale del Comune;
e. materie in cui l’attività amministrativa comunale sia oggettivamente e comprovatamente vincolata da leggi statali o regionali;
f. materie che siano già state oggetto di consultazione referendaria nei due anni precedenti.
Emendamento n. 7
All’ART.2 sostituire il comma 4 con il seguente:
4. Nel corso dell’anno è ammissibile l’indizione di non più di due consultazione referendarie, ciascuna delle quali deve accorpare più Referendum, con un massimo di dieci quesiti, così come indicato dal successivo art. 9 comma Le richieste di Referendum devono essere depositate entro il 30 settembre;
Emendamento n. 8
All’ART. 5 sostituire il comma 1 con il seguente:
1. Il Comitato Promotore è composto da un numero di almeno 50 elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune, risultanti al 31 dicembre dell’anno precedente.
Emendamento n. 9
All’ART. 5 sostituire il comma 2 con il seguente:
2. Il Comitato Promotore presenta richiesta al Sindaco contenente le motivazioni per le quali si chiede il Referendum e il testo integrale dei quesiti che si intendono sottoporre a Referendum oltre all’indicazione delle generalità del rappresentante del comitato stesso.
Emendamento n. 10
All’ART. 6 sostituire il comma 1 con il seguente:
1. E’ istituita la Commissione per il Referendum, la quale viene nominata dal Consiglio Comunale entro due mesi dalla data della seduta di insediamento (o dall’adozione del presente regolamento) e resta in carica sino alla scadenza del Consiglio che l’ha nominata.
Emendamento n. 11
All’ART. 6 sostituire il comma 2 con il seguente:
2. La Commissione è composta dal Dirigente del Servizio Elettorale del Comune, dal Dirigente del Servizio Legale dell’Ente e da tre consiglieri comunali, due in rappresentanza della minoranza e uno della maggioranza, e da n. 3 consiglieri comunali supplenti nominati con gli stessi criteri. Le candidature, da inviare al Presidente del Consiglio Comunale, sono presentate dai Presidenti dei Gruppi Consiliari di maggioranza e minoranza.
Emendamento n. 12
All’ART. 6 abrogare il comma 3.
Emendamento n. 13
All’ART. 6 sostituire il comma 6 con il seguente:
6. Per la validità delle sedute, la Commissione deve riunirsi con la presenza della maggioranza dei soggetti indicati al precedente comma e le deliberazioni sono validamente assunte ove ottengano i voti favorevoli della maggioranza dei componenti presenti aventi diritto al voto.
Emendamento n. 14
All’ART. 6 abrogare il comma 9.
Emendamento n. 14
All’ART. 8 sostituire il comma 1 con il seguente:
1. La richiesta di Referendum, presentata dal Comitato Promotore, ove il quesito sia stato dichiarato ammissibile ai sensi del comma 4 dell’art. 6, deve essere sottoscritta da almeno il due per cento dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune, risultante al 31 dicembre dell’anno precedente.
Emendamento n. 15
All’ART. 8 sostituire il comma 5 con il seguente:
5. La raccolta delle firme, a cura del Comitato Promotore, non può durare più di centottanta giorni dalla data del verbale di consegna dei moduli di cui al comma 3. Entro detto termine la richiesta, corredata delle sottoscrizioni, deve essere depositata presso il Servizio Elettorale, che ne rilascia ricevuta.
Emendamento n. 16
All’ART. 8 sostituire il comma 7 con il seguente:
7. Sulla ricevibilità e ammissibilità del Referendum, nei successivi 30 giorni, si esprime, come previsto al comma 8 dell’art. 6, la Commissione per il Referendum. Prima dell’adozione del previsto parere, il rappresentante del Comitato Promotore deve essere in ogni caso sentito dalla Commissione stessa.
Emendamento n. 17
All’ART. 9 sostituire il comma 4 con il seguente:
4. Il Sindaco, sentita la Commissione, può disporre l’accorpamento di più Referendum nella medesima consultazione. I quesiti sottoposti a Referendum non potranno in ogni caso superare il numero di dieci.
Emendamento n. 18
All’ART. 19 sostituire il comma 4 con il seguente:
4. Entro sessanta giorni dalla proclamazione dell’esito favorevole del Referendum, la Giunta Comunale adotta o propone al Consiglio Comunale, per le materie di esclusiva competenza di quest’ultimo, una atto di indirizzo avente per oggetto il quesito sottoposto a Referendum, sul quale l’organo competente deve deliberare o pronunciarsi entro ulteriori sessanta giorni.
REGOLAMENTO DELLE MODALITÀ PROCEDURALIPER PETIZIONI E PROPOSTE DI DELIBERE
Emendamenti
proposti dal Movimento 5 Stelle di Matera al testo
licenziato nella commissione congiunta Statuto e AA.PP. del 13/11/2012
ed all’o.d.g. del Consiglio Comunale
nella seduta del 15 aprile 2013
Emendamento n. 1
All’ART.2 sostituire il comma 5 con il seguente:
1. La competenza a decidere sull’eventuale rigetto spetta ad una apposita “Commissione di Valutazione” composta dal Segretario Generale, dal Dirigente del Settore Elettorale e da un altro Dirigente comunale nominato dal Sindaco, e da quattro consiglieri comunali due in rappresentanza della minoranza e due della maggioranza, e da n. 4 consiglieri comunali supplenti nominati con gli stessi criteri. Le candidature, da inviare al Presidente del Consiglio Comunale, sono presentate dai Presidenti dei Gruppi Consiliari di maggioranza e minoranza.
Emendamento n. 2
All’ART. 4 sostituire il comma 3 con il seguente:
4. L’Ufficio Anagrafe entro 20 giorni dal ricevimento della petizione deve procedere alla verifica del possesso dei requisiti da parte dei sottoscrittori e comunicarne l’esito, per il tramite della Segreteria Generale, alla Commissione di Valutazione, cui spetta la verifica finale dell’ammissibilità anche sotto il profilo tecnico.
Emendamento n. 3
All’ART. 5 sostituire il comma 2 con il seguente:
2. Il Presidente del Consiglio o il Presidente della Commissione Consiliare invitano il primo dei presentatori ad illustrare le motivazioni della petizione per una sua più completa ed approfondita disamina.
CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDI 15 APRILE 2013: PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
Lunedì 15 aprile 2013 alle ore 16 nella sala “Pasolini” posta nel Centro Commerciale di via Sallustio è in programma il Consiglio Comunale di Matera in prima convocazione. L’eventuale seconda convocazione è prevista alle ore 16,00 di mercoledì 17 aprile 2013. Di seguito i punti all’ordine del giorno
Interrogazioni.
a) Interrogazione a firma del cons. Toto avente per oggetto: “Riorganizzazione dei flussi solidi urbani nella discarica di Matera a seguito dell’indisponibilità dell’impianto ex Comunità Montana del Basso Sinni”.
b) Interrogazione a firma del cons. Pedicini avente per oggetto: “Pignoramenti alla tesoreria comunale”.
c) Interrogazione a firma del cons. Paterino avente per oggetto: “Piazza Michele Bianco. Completamento opere di urbanizzazione”.
d) Interrogazione a firma del cons. Pedicini avente per oggetto: “Impianto di calcestruzzo di via San Vito”.
e) Interrogazione a firma del cons. Paterino avente per oggetto: “Mancato avvio procedura di riscossione coattiva dei crediti dell’Amministrazione”.
f) Interrogazione a firma di diversi consiglieri comunali avente per oggetto: “Mancata nomina componenti del comitato di gestione asili nido”.
Presa d’atto costituzione Gruppo Misto.
Proposta mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale. Art. 6, comma 8, del vigente Regolamento del Consiglio Comunale.
Mozione a firma di diversi consiglieri comunali avente per oggetto: “Mancata attuazione dell’orto sociale”.
Ordine del giorno a firma di diversi consiglieri comunali avente per oggetto: “Regolamento del Consiglio Comunale. Interpretazione autentica dell’art. 18, comma 8”.
Regolamento delle modalità procedurali per “Petizioni e proposte di delibere”. Adozione.
Regolamento per i “Referendum Comunali”. Adozione.
Codice Etico. Adozione.
Ma nella foto, mentre parla il Segretario comunale, cosa stanno facendo il sindaco di Ferrandina Adduce e gli assessori Guarini, Giordano e Rivelli?
Ston a dusc’n ca ch cuss consugl comunel, addò ston azzis cotugn, u sindacalust ca djsc d fatjè a tecnoporc ma la mat’n ve aggronn jind a matar senza fè nidd,, acit, u ‘ngignir d’ stall, pater’n, chir ca puggh u st’pandj senza fe nidd da la matin a la sar, nan mala mic!
quello che riescono a fare meglio: non rispettare i cittadini!!!
TORNATE A CASA..VERGOGNOSI!!
Matera ai Materani!!
Scusa Movimento, ma perchè ti spezzi da mezzo solo ora a proporre questo popo’ di modifiche ? E non dirmi che non hai potuto farlo prima visto che dici che le commissioni, sul punto, sono durate circa un anno !!! E se proprio devi mandare la mail a tutti i consiglieri spicciati, perchè il Consiglio è domani !! Spero, comunque, che la maggioranza abbia il buon senso di rivedere alcuni punti che, di fatto, riducono la possibilità referendaria. Su alcuni argomenti non si può intervenire (come in materia tributaria) perchè per legge dello Stato non è ammessa la possibilità di referendum (D.Lgs 267/2000 – Testo UNico degli Enti locali, se non ricordo male…..). Beh, buona domenica a Voi e buon Consiglio a tutti. A proposito, mi aspetto la massiccia presenza, nel pubblico, dei rappresenanti 5S, con striscioni, bandiere e cappellini: W Grillo !!!
Cari cittadini, avevate la possibilità di avere più rappresentanti nel Consiglio per esporre le vostre proposte di democrazia diretta. Solo per vostra scelta e testardaggine non li avete, adesso vi siete per caso ricreduti? o avete iniziato le prove di campagna elettorale?
ma di che state parlando? il m5s con materazione e matera cambia da anni propongono di attuare gli strumenti di democrazia partecipativa e di consentire finalmente ai cittadini di esprimersi su decisioni che riguardano la loro qualità della vita, strumenti già presenti in altre città italiane soprattutto settentrionali ove non è neanche previsto il quorum… il m5s espressione dei cittadini si ripresenterà alle prossime elezioni e vedremo quanti si dimostreranno liberi e responsabili da votarli, votando se stessi. Le lobby hanno le mani sulla città, sta a voi impedirlo. Chi vota 5 stelle vota la democrazia diretta, cioè la responsabilità diretta dei cittadini nelle scelte del bene cittadino
Anarchia, si chiama anarchia quella che tu propugni (= sostenere con impegno ed energia). La democrazia, quella che viviamo, consente a tutti di avere i propri rappresentanti. Quello che è successo, fenomeno tutto italiano, è che gli interessi privati hanno avuto la meglio sul bene collettivo e, pertanto, la democrazia (cioè il governo del popolo) ha subito una drammatica stortura, una squallida battuta di arresto. Del resto era abbastanza ovvio che ciò accadesse considerato che i nostri politic altro non sono che l’espressione dei cittadini. Se viene eletto un delinquente è perchè qualcuno lo ha votato, e non mi dite che siamo tutti sotto ricatto !!! La verità è che tanti hanno trovato conveniente votare queste persone perchè si apsettavano qualcosa (la casa popolare, il porsto di lavoro per il figlio, la concessione edilizia per l’impresa, ecc. ecc.). E allora, non si da voce ai cittadini solo votando il Movimento 5S, al contrario, si da voce alla civiltà, alla onestà, alla coerenza e al bene collettivo se si crea la giusta sintesi tra due elementi: 1. la onestà (nel senso più ampio del termine) di tutti, diffusa e quale regola primaria della società civile; 2. la scelta consapevole del nostro rappresentante, che deve essere votato non perchè deve rappresentare gli interessi di pochi ma quelli di tutti. Sembra facile, ma è questa la cosa che, come abbiamo visto, ci è riuscita meno bene. Un apprezzamento sincero a u meggh so ji: ho sorriso di gusto a leggere quello che hai scritto. Dovremmo utilizzare questi spazi anche per scherzare un pò e non per fare la guerra gli uni contro gli altri…
IL M5S dovrebbe essere più attento, apprezzo e condivido quello che osserva sui referendum, ma non approfondisce un altro argomento a proposito della Carta di Pisa, condivisa in pieno dall’ANCI, ma che questa amministrazione snobbando l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, forse perchè noi siamo in pectore la Capitale della Cultura 2019 europea, ha stralciato, a proposito della vera etica, i passaggi più significativi, in base ai quali la stessa perderebbe pezzi via via.