Al via la mostra Doc dedicata alle opere documento
“I Sassi come oggetto di riattivazione della memoria: il mondo contadino, la pace e l’accoglienza, il confronto fra oriente e occidente”. Con queste parole l’assessore al Turismo e alla Cultura, Elio Bergantino, ha presentato, stamane, nel corso di un incontro con i giornalisti, il progetto di mostra internazionale “Doc. documentalità, testualizzazione e immaginazione teorica” promosso dalla Fondazione Southeritage per l’arte contemporanea, in collaborazione con l’Archivio di Stato, il Comune, la Camera di commercio e la Regione Basilicata.
“Crediamo che la partnership pubblico-privato rappresenti l’unica via d’uscita per l’arte contemporanea in un tempo di crisi economica internazionale come quella che stiamo vivendo. Questo progetto intende partire dal linguaggio della scrittura, con le opere di grandi artisti contemporanei, per riscoprire la memoria dei luoghi e delle comunità. E’ questo il filo conduttore della mostra di fotografie e opere d’arte, allestita nella sede dell’Archivio di Stato, in occasione della settimana dei Beni culturali, e nella sede della Fondazione. Da oggi e fino al 4 giugno sarà possibile ammirare 40 “opere-documento”, opere testuali e progetti editoriali destinati a stimolare la lettura e la ricerca su luoghi ed eventi della storia contemporanea. Tra gli artisti selezionati figurano Maurizio Cattelan, Paola Manfrin, Dominique Gonzalez Foerster, Fabio Mauri, Scott Zieher, Jenni Holzer, Ugo Carrega, Vincenzo Agnetti e Seth Price. Per l’occasione sarà possibile visionare il ricco e vario patrimonio documentale dell’Archivio di Stato.
“Il nostro – ha detto Antonella Manupelli, direttore dell’Archivio di Stato – è un patrimonio di tutti. Negli ultimi tempi abbiamo dovuto riorganizzare gli uffici in considerazione della notevole affluenza di studiosi che ogni giorno affollano gli spazi dell’archivio”.
“Questa iniziativa – ha aggiunto Bergantino – si inserisce coerentemente con il percorso che abbiamo intrapreso per la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019”.
Per la Camera di commercio è intervenuto Franco Di Benedetto che si è soffermato sulla qualità culturale del progetto della Fondazione Southeritage.
Come centro per il monitoraggio delle ricerche contemporanee nazionali e internazionali, Fondazione SoutHeritage continua a trasmettere input visivi sulle pratiche artistiche attuali e, in occasione della mostra – DOC. documentalità, testualizzazione e immaginazione teorica – presenta una selezione di opere provenienti da diverse collezioni private e progetti pubblici, accomunati tanto dalla sperimentazione dei linguaggi quanto dalla gestazione di un´immaginazione teorica che propone parole al posto di immagini o immagini come parole.
A partire dal 14 aprile prossimo, il progetto espositivo curato da Angelo Bianco e dedicato al concetto di documento e testo come elemento operativo diffuso nell´arte contemporanea, propone 40 lavori tra opere-documento, opere testuali e progetti editoriali, per una mostra in cui si trasferiscono al pubblico nuove responsabilità nella creazione, fruizione e formazione delle opere.
Come ogni progetto della Fondazione SoutHeritage, l´esposizione è anche un´occasione per riscoprire luoghi e spazi del patrimonio architettonico e simbolico della città di Matera in un quadro di riattivazione dinamica della memoria. La mostra dunque, oltre a coinvolgere gli spazi della fondazione invade anche la sede dell´Archivio di Stato di Matera, luogo emblematico della città in cui l´arte contemporanea contribuisce ad attivarne il potenziale di memoria. A sottolineare l´importanza dell´evento la direzione dell´Archivio ha deciso di aprire in via straordinaria i propri depositi per una visita all´eccezionale patrimonio documetale, rivalutato attraverso uno dei progetti selezionati per la mostra: “Permanent Food”, opera di Maurizio Cattelan e Paola Manfrin con Dominique Gonzalez-Foerster che, oltre a rappresentare se stessa come opera formato magazine (fondata sul montaggio di readymade visuali e materiali d´archivio), funge anche da “riattivatore della memoria” degli incredibili spazi-deposito dell´archivio, scenograficamente connotati da migliaia di faldoni conservati su scaffalute formanti labirintici corridoi.
In questo quadro la mostra, ponendosi come un progetto in cui ai significati delle opere vengono aggiunti quelli dell´esposizione, presenta superfici narrative, opere-documento e immaginazioni teoriche di: Vincenzo Agnetti (I) o Art & Language (UK) o Carl Andre (US) o John Baldessari (US) o Carlo Belolli (I) o Joseph Beuys (D) o Mel Bochner (US) o Marcel Broodthaers (B) o Sophie Calle (F) o Maurizio Cattelan e Paola Manfrin (I) con Dominique Gonzalez-Foerster (F) o Ugo Carrega (I) o Guglielmo Achille Cavellini (I) o Giuseppe Chiari (I) o Jason Dodge (US) o Fischli & Weiss (CH) o Liam Gillick (UK) o Fons Hickmann (D) o Thomas Hirschhorn (CH) o Jenny Holzer (US) o Ray Johnson (US) o Christine Lemke & Jan Timme (D) o Michael Lingner (D) o Miltos Manetas/Francesco Bonami (GR-I) o Fabio Mauri (I) o Dave Mckenzie (JA) o Mevis & Van Deursen (NL) o Hans-Ulrich Obrist (CH) o Seth Price (IL) o Ed Ruscha (US) o Tommaso Tozzi (I) o Emilio Villa (I) o Carey Young (US) o Christopher Wool (US) o Scott Zieher (US).
Le info sulla mostra
DOC. documentalità, testualizzazione e immaginazione teorica
Angelo Bianco, Direttore Artistico Fondazione SoutHeritage
Sedi
Fondazione SoutHeritage – Via F.sco Paolo Volpe 6, Matera
Archivio di Stato – Via Tommaso Stigliani 25, Matera
Inaugurazione:
14 april 2011, ore 18:00 – Fondazione SoutHeritage – Via F.sco Paolo Volpe 6, Matera
Periodo
14 aprile > 4 giugno 2011, ingresso libero
Orari
martedi e giovedì 16:00>19:00 – altri giorni 10:00>13:00, chiuso lunedì e festivi