Il PDL non ci stava a recitare il ruolo di “crocerossina” della maggioranza come era emerso dai commenti successivi all’approvazione del piano casa avvenuta nella seduta-fiume dell’ultimo consiglio comunale. E in mattinata ha convocato i giornalisti per spiegare come stanno realmente le cose. Al tavolo i parlamentari Cosimo Latronico e Paolo Castelluccio e i consiglieri comunali Saverio Acito, Adriano Pedicini e Fabio Mazzilli. Poi è arrivato anche l’ex sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico.
E’ stato il capogruppo del consiglio comunale del PDL Saverio Acito a ribadire le motivazioni che hanno portato il PDL a votare il piano casa. Lo abbiamo fatto perchè sin dall’inizio, anche quando eravamo noi alla guida di questa città, abbiamo sostenuto i progetti che potrebbero dare risposte sopratutto alle giovani coppie che solo attraverso l’edilizia sociale potrebbero acquistare una casa a prezzi ragionevoli. Naturalmente ci siamo riservati di valutare le proposte nel merito e se ci saranno progetti non conformi presenteremo il ricorso al Tar per evitare altri scempi urbanistici. Ora tocca al governo-Adduce accellerare i tempi sul regolamento urbanistico, sul piano strategico e sul piano strutturale. Per questo non possiamo accettare le dichiarazioni di chi ha definito il PDL la stampella di questa amministrazione di centro-sinistra. Il piano casa è solo una delle questioni sulle quali saremo vigili ma è chiaro che ci sono altri aspetti che questo governo deve chiarire. Mi riferisco alla questione del personale. Questa amministrazione ha detto che non ci sono soldi per assumere altri dirigenti a causa dei fondi bloccati dal Governo Berlusconi e dai provvedimenti del ministro Brunetta. A parte che anche Prodi in precedenza aveva bloccato alcuni trasferimenti agli enti locali ma voglio ricordare che quando siamo stati al governo cittadino abbiamo fatto scelte mirate alla valorizzazione del personale. Il PDL non è soddisfatto nemmeno della struttura allestita al sesto piano per coordinare l’azione del sindaco Adduce, a nostro avviso troppo costosa per la presenza di una figura burogratica che svolge il ruolo di portavoce e di un addetto stampa che parla solo per conto del primo cittadino. Noi crediamo che il capo di gabinetto deve guardare agli interessi della città, che si è candidata a capitale europea della cultura nel 2019 e lo stesso discorso vale per l’addetto stampa. Invece queste due persone continuano a dare visibilità solo all’attività del sindaco Adduce. E sapete perchè? Non c’è un progetto per questa città. Il Comune sempra una società per azioni con quote variabili a seconda di chi riesce ad ottenerle e azionisti privilegiati che gestiscono in modo spavaldo e arrogante le azioni. Noi in questa sede vogliamo annunciare quattro iniziative sulle quali si gioca il futuro della città di Matera: turismo, cultura, formazione e innovazione. Su quest’ultimo argomento voglio preannunciare che nel prossimo mese di maggio ci sarà un incontro molto importante con l’onorevole Tajani che nella commissione europea ha la delega su innovazione e ricerca. L’obiettivo è quello di utilizzare i fondi comunitari per mettere Matera al centro del Mediterraneo. Invece il Comune di Matera ha pensato di utilizzare 9 milioni dei fondi PISUS verso due progetti che noi contestiamo: un milione di euro per l’ascensore inclinato per collegare il parco del Castello con il Campus Universitario che ancora non stato avviato e altri otto milioni e 200 mila euro per il collegamento a scartamento ridotto delle Fal tra Matera Centro e l’ospedale. Noi, sia chiaro, siamo favorevoli ad un collegamento che possa raggiungere anche la zona di San Francesco (dove è previsto l’insediamento di Matera 90 – ndr) ma siamo convinti che Matera deve utilizzare per questi progetti i fondi dello Stato, come ha fatto anche Potenza. E siccome c’è una questione infrastrutturale che deve essere inserita nel Piano del Sud che intende approvare il Governo Berlusconi ho suggerito al sindaco Adduce di seguire l’esempio del sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ha presentato una serie di progetti al premier nazionale, invece di inseguire solo la visibilità personale o di confrontarsi con le solite dieci associazioni di sinistra. Matera deve fare i conti in questo periodo anche con l’emergenza rifiuti perchè solo l’11 aprile si insedierà l’impresa Progetto Ambiente, affidataria del Consorzio Nazionale Servizi di Bologna, subentrata alla ditta aggiudicataria dell’appalto in seguito al ricorso presentato al Consiglio di Stato. In proposito Saverio Acito ha ricordato che quest’amministrazione aveva promesso la delocalizzazione dell’impianto di compostaggio presente al borgo La Martella ma su questo problema è calato il silenzio e le “tre Ave Marie” De Filippo, Stella e Adduce non hanno ancora approvato un piano per le aree da destinare alla raccolta dei rifiuti sul territorio regionale.
Il consigliere Adriano Pedici ha sintetizzato in due questioni il fallimento di questa amministrazione ad un anno di distanza dal suo insediamento nel Palazzo di via Aldo Moro: l’immobilismo sulla possibile chiusura al traffico dei Sassi, che di notte devono fare i conti con problemi di viabilità e di parcheggio selvaggio e le politiche del lavoro con riferimento al progetto Copes, che continua a preoccupare i cittadini più poveri ancora in attesa di un suddidio per campare visto che siamo ad aprile e non è stato effettuato alcun pagamento.
Il consigliere Fabio Mazzilli dopo aver ribadito le motivazioni che hanno portato il PDL al voto favorevole sul piano casa ha ricordato che il tema diventarà ancora più interessante quando si cominceranno a discutere nel dettaglio i progetti da approvare. “Il nostro voto favorevole è in linea con quanto abbiamo sempre sostenuto per avviare progetti di edilizia sociale e rilanciare l’edilizia, un settore che quando riparte fa da traino a tutta l’economia locale. Pertanto l’aspetto urbanistico andava messo in secondo piano, almeno in questa fase.”
Su uno degli assi di sviluppo delle politiche annunciate dal consigliere comunale Saverio Acito il senatore Cosimo Latronico ha confermato l’impegno dei parlamentari lucani per assegnare alla città Matera il ruolo strategico di riferimento europeo per l’osservazione terrestre. “Con Enrico Saggese, amministratore delegato di Telespazio abbiamo raggiunto un’intesa per valorizzare i nostri centri di ricerca: il centro di geodesia spaziale di Matera, il centro Trisaia di Rotondella, il CNR di Tito.”
“Un ruolo molto importante – ha ricordato Acito – è svolto in questo periodo dal centro di geodesia spaziale per il controllo satellitare dei migranti in arrivo sul territorio nazionale e anche questa attività parte da Matera”.
Si parla di sviluppo ma la Zona Franca Urbana che doveva garantire lo sviluppo di nuove aziende sul territorio materano non è ancora partita. A dare spiegazioni in merito è il senatore Latronico: “Sulla Zona Franca Urbana Cosimo Latronico ci sono state difficoltà oggettive legate alla materia fiscale, piuttosto complessa perchè va negoziata anche con l’Unione Europea. Matera non ha perso le risorse e il Governo sta discutendo le modalità su come distribuire le risorse alle 21 aree urbane che potranno ottenere i benefici della Zona Franca Urbana”.
Sul bonus benzina a che punto siamo invece? Risponde sempre Latronico: “Le Poste Italiane hanno ottenuto dal Governo l’incarico di predisporre le carte che saranno spedite a tutti i residenti lucani che hanno la patente. Ci sono i tempi tecnici necessari ma come è avvenuto per la social card anche in questo caso i benefici saranno garantiti, anno dopo anno sulla base della percentuale del 3% delle royalties negoziate con le compagnie petrolifere”.
Michele Capolupo
Nella foto in alto un momento della conferenza stampa, in basso il capogruppo in consiglio comunale Saverio Acito e l’ex sindaco Emilio Nicola Buccico