Il Consigliere regionale del PD Luca Braia ha presentato un ordine del giorno nella seduta del Consigilo regionale del 9 aprile scorso in cui si impegna il governo regionale a “istituire nella prossima manovra di assestamento di Bilancio un fondo destinato a concedere un contributo alle famiglie meno abbienti, costrette ad affrontare quelle spese legate alla logistica (trasferimenti, trasporti, vitto e alloggio), necessari ad assistere per mesi quei pazienti che sono costretti, per mancanza di cure garantite dal Sistema Sanitario Regionale, a curarsi in presidi ospedalieri collocati fuori Regione”. Di seguito il testo integrale.
Premesso che
in Basilicata nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi anni il fenomeno della migrazione sanitaria deve essere sempre più attentamente indagato e valutato per ricercarne tutte le cause al fine di eliminare mediante una opportuna programmazione sanitaria che tenga in debito conto i reali bisogni della popolazione in termini di salute;
tenendo presente il diritto di ogni cittadino nel ricercare ed effettuare le cure dove ritenga possano essergli più utili, l’esistenza di migrazione sanitaria è un fenomeno ancora lontano dall’essere eliminato;
esistono delle malattie le cui cure o i cui interventi chirurgici non sono erogate dal nostro Servizio Sanitario regionale;
al fine di agevolare o consentire l’esercizio del “Diritto alla salute” anche alle famiglie meno abbienti
impegna il governo regionale a:
istituire nella prossima manovra di assestamento di Bilancio un fondo destinato a concedere un contributo alle famiglie meno abbienti, costrette ad affrontare quelle spese legate alla logistica (trasferimenti, trasporti, vitto e alloggio), necessari ad assistere per mesi quei pazienti che sono costretti, per mancanza di cure garantite dal Sistema Sanitario Regionale, a curarsi in presidi ospedalieri collocati fuori Regione.
Consigliere regionale del PD Luca Braia
La migrazione sanitaria avviene non solo per mancanza di cure che il sistema sanitario regionale non può garantire, ma anche per le lunghe liste di attesa che non sono umanamente accettabili.
Ci sono alcune visite mediche che rasentano i due anni, specie nel nosocomio di Matera.
Mi chiedo la Regione Basilicata, se si va per ragioni di brevità di liste di attesa in un’altra struttura sanitaria fuori regione, convenzionata con il servizio sanitario nazionale, comunque paga quella regione, perchè continua a tenere questa situazione?
E’ il caso che i consiglierin affrontino una volta per tutte anche questa abberrante e spinosa situazione.
L’impegno che il consiglio regionale ha preso, approvando il mio Ordine del Giorno, è quello di rendere disponibile dal prossimo assestamento di bilancio (fine maggio) un fondo a disposizione delle famiglie meno abbienti che hanno un componente costretto a curarsi fuori regione per l’impossibilità di curarsi nel servizio sanitario reginale di Basilicata, La Migrazione si combatte con la qualità dei servizi, le specializzazioni ed un efficace servizio che non forme lunghe file di attesa. Per questo tema bisogno distinguere tra file di attesa per visite di controllo e Prima visita…. Queste lume ti garantisco non soo proprio male … Ma comnqe vanno migliorate …. Per fare questo ci vuole personale e soprattutto una disponibilita dei cittadini ad accettare visite da qualsiasi medico e soprattutto in qualsiasi ospedale reginale… A volte si vuole farsi visitare sempre allo stesso medico e dallo stesso ospedale… Bisogna organizzare mesi i servizi sul territorio,.. Cmq se vuoi parliamone… A presto Luca BRAIA