Il rilancio della Ferrosud di Matera dovrà necessariamente rispettare i tempi ristretti imposti dal Concordato preventivo, approvato dai creditori dell’Azienda e recentemente omologato dal Tribunale di Matera.
Condizione di base perché le previsioni del Concordato possano tradursi in un vantaggio per la ripresa produttiva è la rapida definizione ed esecuzione di un Piano industriale condiviso che preveda, tra l’altro, la piena occupazione dei lavoratori in cassa integrazione.
E’ quanto è emerso oggi al termine di una riunione presso il Dipartimento Attività Produttive alla quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti sindacali e dei lavoratori, l’assessore Erminio Restaino, il presidente del Gruppo, il cavaliere Mancini, il consulente della proprietà Sergio Lucherini, il commissario liquidatore Emanuele Loperfido e il commissario giudiziale Giovanni Acito.
Molto dura la posizione della Regione Basilicata espressa dall’assessore Restaino al termine dell’incontro.
La Regione è costretta a cedere alle richieste dell’azienda di riconvocare il tavolo nelle prossime settimane. Tale condizione viene accettata nella speranza che il Gruppo Mancini possa, in questo lasso di tempo, elaborare un Piano Industriale concreto che, tenendo conto delle previsioni imposte nel del Concordato preventivo appena omologato, possa offrire elementi di certezza per i lavoratori e per lo sviluppo in Basilicata di un settore industriale per il quale, negli ultimi mesi, si sono anche registrati segnali di ripresa. Per questi motivi il tavolo è stato riconvocato il prossimo giovedì 21 aprile, alle ore 10, presso il Dipartimento Attività Produttive.