Fenice, questo sconosciuto
E’ da ritenere che, prima del 14 ottobre dello scorso anno, la Provincia di Potenza non sapesse neppure dove fosse ubicato Fenice.
Del resto è prassi scaricare le competenze a Regione o ad Arpab o al massimo ad Asp.
Sorge sempre più spontaneo domandarsi : il ruolo delle Provincie , quale è?
Venuto a conoscenza che l’A.I.A. di Fenice era in scadenza, il competente ufficio della Provincia di Potenza prontamente concede l’autorizzazione ad operare per un limite massimo di 10 anni, poi si sarebbe visto..
La Provincia concede ma non sa bene cosa ed allora afferma che nel 2008 Fenice non era autorizzata a trattare i rifiuti sanitari e che anche all’oggi non ne sono stati trattati. Sic!
Non ha letto l’autorizzazione che lo stesso ente ha concesso e viene smentita dall’Ispra che afferma testualmente :” Quanto dichiarato dall’Amministrazione provinciale non corrisponde ai dati in possesso di ISPRA.”
Anche per i rifiuti speciali pericolosi il mistero rimane visto che nell’ambito dei codici CER autorizzati vi sono 19.907 tonnellate trattate solo a Fenice ed in nessun altro inceneritore italiano.
L’amministrazione provinciale di Potenza afferma per chiarezza che la rete di monitoraggio è costituita da n. 9 piezometri ;non è in possesso di una copia nel DGR 2584 del 3-11-1999 comunemente definito Monitoraggio ambientale del Melfese.
Fatta questa analisi retrospettiva proiettiamoci a dopo il 14 Aprile.
Nel momento della concessione dell’autorizzazione ad operare, avvenuta come detto il 14 Ottobre, per sopraggiunte difficoltà a reperire i pezzi di ricambio sul mercato nazionale viene concessa una ulteriore proroga di sei mesi al fermo dell’impianto di inertizazione delle ceneri volanti ed esse vengono trasportate a Brescia per il dovuto processa mento, L’impianto è fermo, ormai, dall’Ottobre 2009.
Adesso che succede, c’è una ennesima proroga perché mancano le viti o si ignora che i sei mesi sono trascorsi invano e ci si dimentica delle problematiche di Fenice?
Questo mitologico uccello “ Fenice” quanti grattacapi da.
Pio Abiusi – Associazione Città Plurale