I sindacati Flc Cgil – Cisl Scuola – Uil Scuola denunciano le conseguenze negative per l’anno scolastico 2013-2014 a seguito della decisione del Comune di Matera di chiudere per motivi di staticità il plesso di via Bramante. Di seguito la nota integrale.
Per l’Istituto Comprensivo n. 6 “Bramante” la definizione dell’organico di diritto per l’anno scolastico 2013/2014, secondo quanto disposto dalla C.M. n. 10/2013 del MIUR e della nota dell’USR Basilicata prot. n.1980 del 03.04.2013, assume un’importanza particolare in quanto rappresenta la verifica della delicata situazione che si è venuta a creare a seguito dell’Ordinanza del Sindaco di chiusura per motivi di staticità sismica del Plesso di Via Bramante.
Alla eccezionale riduzione di 107 alunni (11,73 % in meno degli attuali frequentanti) e di meno 6 classi (16,66 % delle attuali) si aggiunge la mancata formazione della prima classe della Scuola Secondaria di primo grado nel Plesso di Piazza degli Olmi.
Questa situazione era stata ampiamente prevista e annunciata” , come evidenziata unitariamente dai genitori, dal personale docente e Ata e dalle organizzazioni sindacali (Flc Cgil – Cisl Scuola – Uil Scuola), già dai primi incontri assembleari svoltosi prima dell’inizio dell’anno scolastico 2012/2013 (24 e 29 agosto 2012), allorquando manifestarono preoccupazioni sulle ripercussioni didattiche, organizzative e dei serviziche la chiusura del Plesso di Via Bramante avrebbe comportato.
I partecipanti a quell’incontro contestualmente chiesero all’Amministrazione un impegno straordinario e avanzarono anche alcune proposte quali:
· Individuazione immediata di un plesso alternativo unico nell’ area nord della Città entro il mese di dicembre, in attesa che si procedesse velocemente con i lavori di messa in sicurezza e di adeguamento antisismico del plesso di via Bramante;
· Approvazione del vincolo di destinazione urbanistica dell’ area interessata attraverso una delibera della Giunta e del Consiglio comunale;
· Ricerca di una fonte di finanziamento certa per la ristrutturazione o demolizione/ricostruzione del plesso di Via Bramante.
Il corpo docente, a seguito dell’Assemblea del 13 Settembre 2012, mise in luce l’impossibilità del regolare avvio dell’anno scolastico per le difficoltà:
q nel garantire l’azione didattica dei singoli insegnanti perché impegnati su più classi dei tre plessi;
q nell’organizzare l’orario di funzionamento della scuola per l’eccessivo frazionamento degli interventi didattici che ignora i tempi e i ritmi di apprendimento del bambino in questo segmento dell’età evolutiva;
q per i genitori di accompagnare e prelevare i propri figli dislocati in diversi plessi distanti tra loro e dalle proprie abitazioni,
q della scuola di conservare la propria identità storica e culturale,
q di utilizzare (a quel momento) tutte le aule assegnate.
Per questo i docenti espressero la fondata preoccupazione per l’Istituto anche perché inascoltati dall’Amministrazione Comunale che non ha voluto condividere le proposte offerte dalla scuola e dai genitori finalizzate ad ovviare al perdurare delle frammentarietà dell’Istituzione scolastica.
L’atteggiamento di chiusura dell’Amministrazione costrinse i genitori, il personale docente e Ata e le OO.SS., ad organizzare la manifestazione cittadina tenutasi il giorno 22 settembre 2012, alle ore 8,30 per denunciare pubblicamente le problematiche organizzative e didattiche consequenziali alla ordinanza del Sindaco di chiusura del Plesso di Via Bramante.
Atteggiamento che è perdurato tanto che le organizzazioni sindacali di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS, il giorno 22 dicembre 2012, alle ore 12,00 nel Piazzale antistante il Plesso di Via Bramante, convocarono la conferenza stampa perché, “…a distanza di 3 mesi dall’assurda vicenda della chiusura del plesso di Via Bramante, si perpetuava l’atteggiamento di immobilismo e di elusione assunto dall’Amministrazione comunale in merito alle richieste avanzate dalla totalità delle componenti della scuola (genitori, personale scolastico e OO.SS.)” e contestarono l’atteggiamento antisindacale dell’Amministrazione comunale che aveva disatteso gli impegni presi dall’Assessore comunale al ramo in occasione della Manifestazione del giorno 22
settembre, quali:
· La convocazione di un incontro entro la prima settimana di ottobre 2012 per comunicare gli esiti delle indagini effettuate dall’ufficio tecnico del comune di Matera e della relativa definizione del programma di intervento (ristrutturazione o abbattimento/ricostruzione);
· L’attivazione dei servizi aggiuntivi finalizzati al supporto e sostegno alle famiglie per garantire ai loro figli il diritto allo studio a seguito della realizzazione di un monitoraggio in collaborazione con la Dirigenza del Plesso di Via Bramante;
· La comunicazione dell’esito della ricerca di un eventuale plesso scolastico unico collocato nella Zona Nord della Città in
alternativa allo smembramento.
E’ indubitabile che l’Amministrazione comunale sia riuscita ad ottenere un risultato importante (riconosciuto pubblicamente) costituito dal finanziamento di 4 milioni di euro per la ristrutturazione e/o demolizione/ricostruzione attraverso il Piano Nazionale delle Città, ma evidentemente la stessa Amministrazione pare non aver tenuto conto del funzionamento della scuola che risponde a tempi e modalità diverse da quelli edificatori.
Nella fase intermedia tra l’emanazione dell’Ordinanza di chiusura e la ristrutturazione e adeguamento del Plesso di Via Bramante era necessario dare la giusta considerazione delle istanze che venivano da genitori, personale scolastico e organizzazioni sindacali e fare delle scelte opportune per ridurre al minimo le difficoltà didattiche, organizzative e dei servizi.
Pertanto, per ripristinare le necessarie condizioni didattiche e organizzative, si chiede all’Amministrazione interventi adeguati tenendo in debita considerazione le esigenze della scuola e delle famiglie affinché il prossimo anno scolastico possa iniziare e svolgersi in modo più rispondente ai bisogni della comunità scolastica materana.
Infine, per le ragioni su espresse, le organizzazioni sindacali chiedono al Sindaco e all’Assessore all’istruzione del Comune di Matera la convocazione di un incontro con le parti sociali per attivare il sempre annunciato e mai realizzato confronto sulla programmazione scolastica comunale ed in particolare sulla questione Via Bramante.