La candidatura di Matera ad ospitare eventi medico-scientifici di livello nazionale ed internazionale è stata ufficializzata al 15° congresso nazionale della Federazione Tecnici Sanitari di Radiologia Medica che si svolge a Riccione sul tema centrale “Il TSRM e la persona: dai valori deontologici all’appropriatezza tecnica”. A presentarla è stato il dottor TSRM Giuseppe Demarzio, Presidente di Sanità Futura che ha ricordato come Matera con l’evento di settembre scorso, denominato “Imaging nei Sassi 2012”, è già stata “capitale della hi-tec radiologico” e scuola di formazione continua (ECM) in patologia muscolo-scheletrica, con la partecipazione di 120 medici specialisti e 80 tecnici sanitari di radiologia medica, provenienti da tutt’Italia. Un ruolo importante quello di Matera – ha detto il dr. Demarzio – per fornire le informazioni specialistiche per permettere al medico di riferimento la migliore gestione diagnostica del paziente al fine di giungere ad diagnosi certa in tempi rapidi, evidenziando inoltre, particolari aspetti evolutivi delle patologie reumatiche articolari che possano avere dei riflessi soprattutto da un punto di vista terapeutico, il tutto nell’ottica anche di contenimento della spesa sanitaria. Di qui la proposta di continuare ad essere, grazie alle strutture ricettive e all’habitat dei Sassi, punto di riferimento per la categoria dei tecnici come dei medici radiologi anche potendo contare su reparti di eccellenza di ospedali quale appunto quello di Matera e di strutture diagnostiche private accreditate al SSR. E il Ministro alla Salute Balduzzi nel saluto ai congressisti ha anche sottolineato che “la sanità è un settore complesso che vede operare oltre trenta tipologie di professionisti” evidenziando che il Ministero della Salute e le Regioni si sono aperti alle nuove dinamiche professionali e ricordando anche come “le due proposte di intesa raggiunte per le professioni infermieristiche e per quella di tecnico sanitario di radiologia medica, complementari e non antitetiche, che devono ora essere approvati dalla Conferenza Stato-Regioni”. “La collaborazione – ha detto il Ministro – e l’interdipendenza tra tali professioni è, dunque, una delle chiavi di volta per assicurare la sostenibilità del sistema sanitario e le future sfide che i crescenti bisogni di salute comportano”.
L’Associazione Sanità Futura sempre attenta alle tematiche professionali in sanità – ha affermato il dr. Demarzio – condivide ed amplifica l’allarme evidenziato dal Presidente della Federazione Nazionale TSRM Alessandro Beux sui pesantissimi impedimenti (paradigmatici, normativi, organizzativi, etc) che ostacolano la piena realizzazione professionale del TSRM.
Per Sanità Futura il congresso è stata l’occasione per illustrare le iniziative che intraprenderà nei prossimi mesi. Tra queste oltre agli eventi formativi congiunti con i Medici Radiologi (come quello dello scorso settembre “Imaging nei Sassi”), la presentazione di strutture consortili e cooperative per combattere la disoccupazione attraverso la Radiologia Domiciliare e l’assistenza diagnostica nelle strutture d’accoglienza per disabili ed anziani. Ed ancora proporre Matera nel suo respiro Internazionale come cornice perfetta per l’organizzazione di forum in cui mettere a confronto le esperienze professionali dei colleghi TSRM di altre nazioni, con cui l’associazione Sanità Futura dialoga già da tempo.
Purtroppo manca in Italia di una vera rete reumatologica, e ci troviamo di fronte a una situazione assistenziale a macchia di leopardo, priva di omogeneità. Sotto questo profilo siamo senza dubbio il paese peggiore in Europa. Anche il taglio dei posti letto, che viene attuato secondo criteri ispirati dalla spending review, avrà ripercussioni negative in futuro perché impedirà di accedere a cure assistenziali in regime di ricovero, importante per osservare il paziente in maniera totale e adeguata, senza il trauma di ritorni continui. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito le malattie reumatiche come la prima causa di dolore e disabilità in Europa, sottolineando come queste, da sole, rappresentino la metà delle patologie croniche che colpiscono la popolazione al di sopra dei 65 anni. Il Sistema Sanitario, per erogare una buona qualità dell’assistenza per le persone con malattie reumatiche, deve avere come obiettivi: la centralità della persona, la sicurezza, l’efficacia, la tempestività delle prestazioni, l’efficienza e l’equità, nonché l’appropriatezza. Quindi l’approccio del Sistema deve tenere conto di un modello di sviluppo complessivo che comprenda la persona con patologia cronica, il professionista e l’organizzazione.
Apr 20
eventi scentifici?
complimenti alla Redazione per l’itaGliano da sQuole alte 🙂