Partita da Torino e sottoscritta dai candidati Torinesi, BasilicataOPEN, l’iniziativa sull’Open Government ha abbracciato Bologna e Napoli e ora si estende a tutta la Basilicata.
Ai candidati sindaco delle prossime amministrative lucane e ai sindaci già insediati, chiediamo di sottoscrivere un appello in cui ci si impegna a raggiungere questi obiettivi:
1. Internet diritto di cittadinanza e neutralità della rete
2. Wifi libero e banda larga
3. Open Data
4. Almeno il 10% degli utili pubblici in progetti di innovazione
5. Alfabetizzazione e competenze per l´inclusione nel mondo digitale
6. Adozione di Software Libero nelle PA
(per approfondimenti: http://basilicataopen.wordpress.com/obiettivi/)
Questo l´appello biprtisan che sta girando tra i candidati sindaco della Basilicata i Sindaci già insediati e la cittadinanza lucana, per promuovere investimenti e attenzioni nei confronti delle nuove tecnologie.
BasilicataOPEN vuole promuovere una nuova visione di città basata sulla trasparenza e sulla partecipazione.
L´era digitale dovrebbe favorire la responsabilizzazione e l´emancipazione; le origini sociali o le competenze non dovrebbero costituire un ostacolo allo sviluppo di questo potenziale.
Colmare il divario digitale può aiutare i gruppi socialmente svantaggiati a partecipare alla società digitale a condizioni di parità
A tal fine occorre mettere in atto partenariati multilaterali, rafforzare l´apprendimento e riconoscere le competenze digitali nei sistemi ufficiali di istruzione e formazione, ma anche svolgere azioni di sensibilizzazione e prevedere sistemi di certificazione e di formazione nel settore dell´ICT aperti ed efficaci al di fuori dei sistemi tradizionali di insegnamento, utilizzando in particolare strumenti online e contenuti digitali per la riqualificazione e la formazione professionale continua.
Hanno già sottoscritto l´appello il candidato a Sindaco di Pisticci Marco Toscano del movimento Sui-GeneriS ed i Sindaci già insediati Salvatore Adduce, sindaco di Matera e Angelo Buono, Sindaco di Miglionico.
“Crediamo che la Basilicata abbia tutte le potenzialità e le competenze per raccogliere la sfida europea e mettersi al passo con le città che già oggi adottano strategie digitali.
Vogliamo proporre una serie di obiettivi concreti perché le nostre realtà locali possano, grazie alle tecnologie digitali, essere più competitive, attraenti, aperte. Questo è un appello che parte da una necessità: quella di prendere un impegno concreto con i cittadini lucani garantendo loro trasparenza, sviluppo, lavoro.
Sottoporremo gli obiettivi ai candidati Sindaco di tutta la Basilicata e ai sindaci già insediati, di tutti gli schieramenti, e su questi chiederemo la loro condivisione e il loro impegno concreto.” dice il Promotore Lucano Giovanni Calia.
La Situazione Attuale:
La Commissione Europea definisce Agenda Digitale la strategia per una fiorente economia digitale entro il 2020; indica politiche ed azioni per massimizzare il beneficio della Rivoluzione Digitale a vantaggio di tutti.
Molti studi indicano che i differenziali di crescita e di produttività che si sono sviluppati negli ultimi 10 anni tra i principali Paesi sono spiegati dalla diversa intensità con cui imprese, Pubbliche Amministrazioni e individui hanno investito in ICT.
Il settore ICT genera direttamente il 5% del PIL europeo e rappresenta un valore di mercato di 660 miliardi di euro l’anno, ma contribuisce alla crescita complessiva della produttività in misura notevolmente maggiore (il 20% deriva direttamente dal settore dell’ICT e il 30% dagli investimenti nell’ICT). Ciò è dovuto al notevole dinamismo e innovazione propri del settore e all’influenza che l’ICT esercita sulla trasformazione delle modalità di funzionamento degli altri settori. Allo stesso tempo, l’impatto sociale del’ICT è diventato significativo: ad esempio, il fatto che in Europa oltre 250 milioni di persone usino internet ogni giorno e che praticamente tutti i cittadini europei posseggano un telefono cellulare ha cambiato il nostro stile di vita. Trarre quindi esempio da Paesi che hanno posto la modernizzazione e la tecnologia al centro dell´agire politico costituisce la maggiore opportunità per rilanciare l´economia, portando benefici alla nostra società.
Secondo il centro studi di Confindustria un maggiore sfruttamento dell´ICT nel 1997-2007 avrebbe condotto a un PIL italiano più alto del 7,1%.
Nel settore tecnologico innovativo italiano, 600.000 persone in 17.000 aziende realizzano direttamente oltre il 5% del PIL. Il totale degli addetti del settore supera, secondo l’ISTAT i 2.000.000 di addetti.
E´ molto consistente, contribuisce notevolmente in termini economici, è una delle principali cause del gap dell´Italia, è strategico e fondamentale per la crescita ed il futuro, eppure è un settore tradizionalmente negletto dal dibattito politico.
Una strategia organica per il digitale in Italia è una opportunità concreta di grande miglioramento e di rilancio dell´economia.
L’agenda digitale richiede un impegno elevato e continuo sia a livello di UE che di Stati membri (anche a livello regionale).
Nel 2009 la quasi totalità delle Regioni italiane (20 su 22) e l´85,3 per cento delle Province hanno dichiarato di disporre nella propria struttura di uno o più uffici autonomi di informatica, mentre nelle Comunità montane e nei Comuni le percentuali sono molto più contenute, rispettivamente il 21,8 e il 15,3 per cento.
Nelle nostre imprese lucane, nonostante una buona adozione delle ICT, l´utilizzo risulta essere limitato nella relazione con soggetti esterni.