Mercoledì 4 maggio, in Via Giustino Fortunato10 a Policoro, presso la sede dell’Adiconsum Cisl continuerà la raccolta delle firme necessarie alla presentazione del Disegno di legge di iniziativa parlamentare con il sostegno popolare per bloccare gli aumenti dell’IVA sul costo dei carburanti, promossa dalla Fegica Cisl e dalla Faib Confesercenti.
“Ogni qualvolta che si registra un aumento della benzina automaticamente vi è un ulteriore incremento dell’IVA – ha commentato Angelo Festa, Segretario Generale dell’Adiconsum Cisl di Basilicata – che grava pesantemente sui lavoratori, sui pensionati e sulle piccole imprese”.
“Per questo – ha continuato Festa – abbiamo deciso di raccogliere le firme nei principali Comuni della Basilicata e per contribuire a raggiungere quota 500.000 entro la data del 31 maggio, termine ultimo per la presentazione del Disegno di Legge”
La campagna della raccolta delle firme “Libera la benzina” ha i seguenti obiettivi prioritari:
• rompere la “filiera” petrolifera in quanto chi produce non può contemporaneamente scendere al consumo o detenere reti di distribuzione;
• costituire un Acquirente Unico – sulla falsariga di quello creato per l’energia elettrica – che garantisca l’approvvigionamento del mercato e l’allargamento delle funzioni del GME (gestore del mercato elettrico) anche al comparto dei carburanti (GMEC);
Nel pomeriggio di domenica 1° maggio saremo in Piazza Vittorio Veneto a Matera – dichiara Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum Cisl, per avviare una raccolta di firme per non far gravare sul prezzo al pubblico e, quindi, sui cittadini e sui lavoratori, l’aumento automatico dell’Iva che si registra ad ogni incremento del prezzo industriale che, solo negli ultimi tre mesi, ha portato oltre 200 milioni di euro nelle casse dell’erario”.
“L’aumento del costo dei carburanti è insostenibile. Ciò deriva sia da una fiscalità che colpisce le fasce più deboli, quali i lavoratori e i pensionati, e sia dagli effetti negativi di un mercato bloccato e saldamente nelle mani di pochi “oligopolisti” che controllano tutta la filiera e stabiliscono, a monte, i prezzi per ogni singola area di mercato.
La campagna della raccolta delle firme “libera la benzina” ha i seguenti obiettivi prioritari:
• rompere la “filiera” petrolifera in quanto chi produce non può contemporaneamente scendere al consumo o detenere reti di distribuzione;
• costituire un Acquirente Unico – sulla falsariga di quello creato per l’energia elettrica – che garantisca l’approvvigionamento del mercato e l’allargamento delle funzioni del GME (gestore del mercato elettrico) anche al comparto dei carburanti (GMEC);
• impedire ai gestori vincoli all’acquisto, in esclusiva, dalla società produttrice e a prezzi più alti di quelli rintracciabili sul mercato libero. Prezzi decisi da queste ultime società secondo le loro convenienze.
Per effetto combinato della “sterilizzazione” dell’Iva e dell’apertura dei mercati, stimiamo – ha concluso Marina Festa – che si avrà un risparmio rilevante per le famiglie stimato attorno a circa 400 €/anno.