Con una delibera di giunta a metà aprile l’amministrazione comunale dice di voler riorganizzare i propri uffici, con un assetto organizzativo che è concepito a nostro parere, con la solita logica clientelare che non ha bisogno di mezzi termini nella sua definizione. Ma, il PDL oltre a contestare tenacemente la delibera nel suo quadro complessivo, definendola scandalosa e orientata a distribuire incarichi e quantità di denaro a privilegiati, con posizioni organizzative che non si basano né sulla professionalità né sulla logica rettitudine meritocratica, pone questioni di legittimità in merito alla condivisione di tali ampi provvedimenti con passaggi e discussioni nelle aule deputate a farlo, nelle opportune commissioni e la sua approvazione in consiglio. Ma come al solito il palazzo dimentica che il consiglio rappresenta il consesso massimo, rappresentazione di una comunità che permette a sindaco e giunta di esercitare il suo potere. Nella delibera, che si sussurra, contestata da più gruppi di maggioranza e forse sindacati, si considerano alcuni settori come l’appendice di strutture deputate istituzionalmente ad occuparsi d’altro, come la Polizia Locale settore che trova la sua destinazione naturale in altri ambiti e dovrebbe rimanere distaccata. Nel momento in cui la disoccupazione è ai vertici e, le questioni che attengono il commercio, l’industria, il turismo, le attività produttive in genere, dovrebbero trovare impulso per l’economia, di contro, cosa si fa? si scredita un settore e lo si priva della minima spinta propulsiva. Segno questo di una politica comunale che non ha alcun interesse per l’economia e per il lavoro. Le attività produttive vedono in un anno di questo governo, la convocazione di tre o quattro commissione per discutere se è giusto o meno mettere qualche tavolino in più nei bar del centro, è questa l’unica delibera del settore portata in consiglio; Si ignora che la città lancia il suo grido di agonia e che oramai si è al collasso economico. Con questa riorganizzazione, oggi si viene a conoscenza dell’accorpamento di vari uffici, qui di seguito una astrusità, ma il resto non è da meno, 23 posizioni organizzative che vanno da incrementi stipendiali per taluni da 6.000 a 10.000 euro l’anno, maggiorate del 10% al raggiungimento degli obiettivi, ma chi volete che non li raggiunga! Quindi mettete pure in conto tale maggiorazione. In tali ambiti ci sono una serie di dissonanze quella che più colpisce è l’ accorpamento, niente di meno che, delle attività produttive alla Polizia Locale, non il contrario, è così! la Polizia ingloba le attività produttive. Cosa dobbiamo aspettarci ancora da questa giunta multicolore che, nel pensare esordisce con eclettiche formule da maghetti, ma questo, consentitemi è solo per canzonare, non è il disegno, la vera composizione è quella che conosciamo bene: incentrare la solita strategia per concentrare poteri e regie in chi non deve meditare molto ma solo servire. Quale inutile fantasia deve ancora uscire da questa gestione approssimativa.
Adriano Pedicini consigliere comunale del PDL