Billy Buss alla tromba, Godwin Louis all’alto sax, Matt Marantz sax tenore, Victor Gould al piano, Hogyu Hwang al basso e Nicholas Falk alla batteria. Sono gli allievi del programma di formazione universitario realizzato a New Orleans dal Theloniuous Monk Institute, avviato dopo la disastrosa alluvione del 2005 che ha messo in ginocchio la comunità americana. Il progetto promosso dall’Onix Jazz Club e sostenuto da Regione Basilicata e APT Basilicata è sstato presentato nel corso di una conferenza stampa promossa nella sala giunta del Comune di Matera. Al tavolo il presidente dell’Onix Jazz Club Gigi Esposito, il presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana Pierfrancesco Pellecchia, il direttore dei progetti speciali dell’istituto di formazione della musica jazz Leonard E. Brown e tre rappresentanti delle istituzioni locali, il presidente della Provincia Franco Stella, l’assessore provinciale alla cultura Antonio Montemurro e l’assessore comunale alla cultura Elio Bergantino. Gigi Esposito ha sottolineato in aperura gli obiettivi che intende raggiungere questo progetto musicale e solidale. “Dopo aver apprezzato le bellezze naturali del Parco di Gallipoli-Cognato e del Melfese con gli allievi della scuola del jazz “Theloniuous Monk Institute” siamo felici di ospitare anche a Matera questo gruppo di artisti provenienti da New Orleans. Con questo evento vogliamo farli diventare testimoni della Basilicata, attraverso un processo di osmosi musicale che dia la possibilità di comporre musica trovando ispirazione nei nostri luoghi affascinanti e unici. In serata è previsto il concerto presso l’Auditorium di piazza del Sedile mentre domenica mattina gli allievi incontreranno i musicisti locali per preparare una originale jam session prevista presso l’Hemingway Caffè e Cucina. Questa forma originale di promozione del territorio lucano si può applicare anche ad altre scuole di musica jazz e a spettacoli teatrali.”
Il presidente della Provincia di Matera Franco Stella dopo aver sottolineato la bontà di questo progetto che mette insieme la musica jazz e la promozione del nostro territorio ha ringraziato Gigi Esposito ricordando che “lui è la storia del jazz a Matera degli ultimi venti anni. La presenza di questi musicisti arricchirà certamente anche la nostra comunità e credo che l’ipotesi di un gemellaggio con New Orleans possa trovare il favore di tutte le istituzioni”. Leonard E. Brown ha ricordato che “l’istituto è impegnato a diffondere la musica jazz da 25 anni e siamo onorati di essere ospiti della Basilicata proprio in occasione del 25° anniversario di attività. In questa esperienza in Basilicata abbiamo coniugato benissimo musica e cibo, che considero le pietre miliari della società. L’obiettivo dell’istituto è quello di trasmettere di generazioni in generazioni la cultura della musica jazz. E credo che la Basilicata sia il segreto meglio conservato in Italia. Noi faremo in modo che questo posto meraviglioso non sia più un segreto ma venga conosciuto come il meglio dell’Italia”.
Pierfrancesco Pellecchia, presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana ha rimarcato i due aspetti principali di “Basilicata per New Orleans”: “Questo evento è importante perchè rappresenta un gesto di solidarietà verso una popolazione colpita da una grave calamità naturale nel 2005 e perchè promuove la cultura e l’arte in maniera diversa. E’ evidente l’intenzione degli organizzatori di esaltare il connubio tra musica e patrimonio culturale, un obiettivo che viene raggiunto già a Matera con il concerto jazz promosso alle 5 del mattino presso Cristo La Selva e inserito nel Parco Murgia Festival. Con la Regione Basilicata stiamo lavorando per creare una rete di parchi in cui promuovere eventi musicali itineranti”.
Ha partecipato alla conferenza stampa anche il direttore amministrativo dell’istituto di Jazz presso l’Università di New Orleans, Holly Wallace. Il progetto si avvale del patrocinio del Consolato generale degli Stati Uniti di America, che ha sede a Napoli. Il console Donald L. Moore non potrà partecipare agli eventi materani ma sarà comunque rappresentato da un suo delegato che porterà il saluto del Console al pubblico presente all’Auditorium.
Michele Capolupo
La fotogallery relativa alla presentazione ufficiale dell’evento Basilicata per New Orleans
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Gli allievi del Thelonious Monk Institute of Jazz testimoni della Basilicata
Si avvia l’educational che vedrà un gruppo di musicisti provenienti dal Thelonious Monk Institute of Jazz e il trombettista Dave Douglas percorrere la Basilicata diventandone testimonial d’eccezione. Saranno le note dei giovani musicisti americani che testimonieranno la solidarietà che la Basilicata seppe dimostrare nel 2006 alla patria del jazz mediante l’iniziativa “Basilicata per New Orleans”.
“La presenza in Basilicata di un gruppo di allievi di una delle più importanti scuole di Jazz a livello mondiale, quale la Thelonious Monk Institute of Jazz, dimostra come la solidarietà e la cultura possano viaggiare di pari passo per la crescita di una comunità”, è quanto dichiarato dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo in occasione della presentazione alla stampa delle nuove tappe dell’iniziativa.
“Il progetto che oggi si porta a termine – ha commentato Gianpiero Perri – conclude un’importante azione di solidarietà nei confronti di una popolazione colpita dalla nota calamità naturale ma anche una pratica originale di contaminazione culturale che, attraverso la riconosciuta identità musicale che New Orleans esprime col jazz, coinvolge realtà lucane sensibili e attive sul nostro territorio, costruendo eventi di qualità”.
Non solo solidarietà, quindi, ma anche promozione e sostegno delle politiche turistiche perché ha sottolineato Luigi Esposito, presidente dell’Onyx Jazz club di Matera: “La tragedia che nel 2005 ha sconvolto New Orleans ci ha colpiti come uomini e come operatori della cultura. La musica, che per noi è strumento di conoscenza e forte legame, è diventato il mezzo più adatto per compiere un gesto concreto e dimostrare che ci si può sentire vicini anche a migliaia di chilometri di distanza. Oggi quelle persone, quei musicisti – conclude Esposito – sono diventati i nostri testimonial d’eccezione, gli occhi che guarderanno la nostra terra e le nostre eccellenze e le racconteranno nel mondo, nel corso dei loro concerti.”
Il tour prenderà il via venerdì 6 maggio a Tito con un concerto presso il Cecilia centro per la creatività per poi spostarsi a Matera il 7 dove nella mattinata ci sarà un incontro dei musicisti con le istituzioni e alle ore 21 il concerto presso l’Auditorium Comunale di Piazza del Sedile. La manifestazione si concluderà nella città dei sassi domenica 8 maggio con un laboratorio sull’improvvisazione aperto al pubblico e diretto da Dave Douglas che si svolgerà a partire dalle ore 9.30 presso l’Auditorium Comunale di Piazza del Sedile, e alle 18 una Jam Session che coinvolgerà anche i jazzisti lucani presso l’Hemingway Caffè e Cucina.
“Basilicata per New Orleans”: il progetto
A seguito della disastrosa alluvione che nel 2005 coinvolse New Orleans, la Regione Basilicata decise di dare vita all’iniziativa “Basilicata per New Orleans” volta a costituire un fondo destinato alla comunità jazzistica della città. Un’idea che fu subito sposata dall’allora Azienda di promozione turistica con il suo direttore Iso De Bonis, dalle Province di Potenza e Matera, dai Comuni di Potenza, Matera, Maratea, Policoro, Venosa, e dalle associazioni Onix jazz club e jazzit.
Presentato al pubblico con una conferenza stampa, tenutasi a Roma il 2 aprile del 2006 presso la Casa del Jazz alla presenza del console americano a Napoli Bennett Lowenthal, il progetto diede vita ad una serie di concerti che si svolsero in Basilicata con il coinvolgimento di musicisti di fama internazionale e dei talenti locali.
Il tour che prese il via dal Conservatorio Gesualdo da Venosa a Potenza per poi fare tappa a Matera, Venosa, Maratea e Policoro, vide la partecipazione di musicisti quali Ettore Fioravanti, Roberto Gatto, Franco D’Andrea, Stefano De Bonis e Stefano Bollani. Sul palcoscenico si avvicendarono anche numerosi gruppi locali quali il Matera Jazz Group, i Six Machine, il Jazz Colour Group, l’Sos Jazz Quartet, il quartetto di Valerio Pontrandolfo, e un coro di spiritual e gospel, il St. John Singer.
Gli incassi dei concerti permisero agli organizzatori di devolvere 10mila euro ad una delle più importanti scuole di jazz a livello mondiale, la Thelonious Monk Institute of Jazz, che contribuisce alla formazione e alla crescita delle comunità locali mediante la musica jazz.
Basilicata per New Orleans: i musicisti
Nell’ambito del progetto “Basilicata per New Orleans”, un gruppo di allievi del programma di formazione Universitario realizzato a New Orleans dal Thelonious Monk Institute, insieme al trombettista Dave Douglas, saranno in visita in Basilicata dal 5 all’8 maggio per essere testimoni culturali del nostro territorio:
Thelonious Monk Institute of jazz: Nato nel 1986 dalla famiglia Monk e dall’iniziativa della cantante lirica Maria Fisher, il Thelonious Monk Institute of jazz è un organizzazione no profit che offre alle giovani promesse della musica, provenienti da tutto il mondo, opportunità nel jazz. I programmi sono offerti gratuitamente agli studenti e alle scuole e mirano a riempire il vuoto causato dai tagli del budget della scuola pubblica, aiutando i bambini a sviluppare l’immaginazione, la creatività e il rispetto per le tradizioni culturali. L’istituto ha presentato programmi di jazz in Argentina, Chile, Egitto, India, Giappone, Perù, Tailandia e Vietnam, in sette nazioni africane, otto isole caraibiche e in più di 10 Paesi europei. Molti di questi tour sono stati sostenuti dal Dipartimento di Stato americano e dalle Nazioni Unite nell’ambito dei programmi scientifici e culturali dell’Unesco
Tra le offerte formative dell’istituto spicca il Thelonious Monk Institute of jazz Performance, un programma biennale di specializzazione, diretto dall’acclamato compositore e trombettista Terne Blanchard, che consente a un gruppo selezionato dei migliori giovani musicisti del mondo di studiare con lezioni gratuite insieme a musicisti jazz ed educatori come Herbie Hancock, Wayme Shroter, Jimmy Heat, Danilo Perez. Il programma si svolge alla Lodola University di New Orleans in collaborazione con il New Orleans Consortium.
L’istituto promuove, anche il concorso internazionale di jazz Thelonious Monk che ha lanciato la carriera di numerosi giovani jazzisti come Marcus Roberts, Joshua Redman, Jacky Terrasson, Joey De Francesco a Jane Monheit.
Il Thelonious Monk Institute of jazz coordina e presenta un celebre programma a Los Angeles e Washington che unisce basket e jazz in 20 scuole pubbliche. Gli istruttori lavorano ogni giorno con più di 200 studenti con risultati che consentono ai ragazzi di migliorare il loro livello scolastico e nel 90 per cento dei casi di accedere al college. Gli ensemble degli studenti eseguono il loro repertorio jazz davanti a decine di migliaia di tifosi dei Los Angeles Lakers, Los Angeles Clippers e Washington Wizards e nel corso di eventi pubblici di alto profilo. Il programma è presieduto da Kareem Abdul-Jabbar.