Per un esame direttamente nelle aziende zootecniche dei problemi prioritari degli allevatori lucani l’Assessore Regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto ha visitato oggi alcune aziende di Ferrandina, Albano d Lucania, Marsiconuovo, Tramutola e Viggiano. Durante le visite l’assessore, accompagnato dal presidente dell’ARA (Associazione Regionale Allevatori) Ferramosca e dal direttore della stessa Associazione Calbi, ha discusso una serie di problematiche da poter affrontare, di intesa con le categorie professionali zootecniche, entro i prossimi mesi. Tra gli obiettivi evidenziati quelli di promuovere e sostenere programmi di conservazione e consolidamento del patrimonio zootecnico regionale, migliorare la competitività e la qualità delle produzioni di origine animale, tutelare la salute umana ed il benessere animale, favorire lo sviluppo rurale, salvaguardare l’ambiente, l’occupazione e la coesione sociale. Sono tutte attività che saranno svolte sulla base di un Programma triennale di Servizi di Assistenza Tecnica in Zootecnia, già adottato in precedenza dalla Giunta Regionale.
Gli allevatori hanno indicato tra le emergenze i gravosi adempimenti scaricati interamente sulla categoria previsti dalla Direttiva CEE sui Nitrati relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, chiedendo alla Regione di sottrarre il mondo agricolo dalla vera e propria vessazione cui è sottoposto per effetto di pesanti sanzioni che rischiano di provocare la chiusura di un rilevante numero di aziende non solo zootecniche ma agricole della nostra regione. Inoltre, per abbattere i costi aziendali come quello energetico che incidono notevolmente sulla riduzione del reddito sono state sollecitate misure per l’auto-approvvigionamento energetico attraverso mini-impianti solari, eolici, a biomasse, in grado di soddisfare le esigenze aziendali.
L’Assessore Benedetto nel sottolineare che la recente costituzione dell’ARA, al posto delle due APA, è un notevole passo avanti per razionalizzare su scala regionale spese e servizi che sinora erano svolti dalle due Apa di Potenza e Matera, ha evidenziato di aver riscontrato dalle visite il notevole impegno degli allevatori alla qualità delle carni, innanzitutto di razza podolica, e del latte. La qualità – ha detto – rappresenta la carta vincente della competitività dell’intero sistema agroalimentare lucano che ha bisogno di completare il processo di filiera, dall’allevamento, alla produzione, alla stagionatura di produzioni lattiero-caserie, sino a raggiungere i mercati, dove ottenere quotazioni decisamente più alte delle attuali. Si tratta di raggiungere questo obiettivo non solo attraverso azioni finalizzate a ridurre i costi di produzione, ma a migliorare la qualità delle produzioni, a garantire la sicurezza alimentare. La difficile sfida che riguarda gli operatori del settore zootecnico è quella di far convergere la sicurezza alimentare con la competitività e redditività delle aziende, una sfida nella quale l’assistenza tecnica ricopre un ruolo fondamentale ed insostituibile. E’ evidente che necessitano risorse finanziarie adeguate. In proposito contiamo di utilizzare tutte quelle previste dal PSR 2007-2013 per programmare le misure più adatte ed efficaci per il prossimo sessennio. Il tutto – ha concluso – passando attraverso la concertazione con associazioni di rappresentanza dei soggetti imprenditoriali interessati”.
Mag 04
Egregio Nicola Benedetto, ma esisterà una azienda capace di camminare con le proprie gambe, invece di attaccarsi cronicamente alle bombole dell’ossigeno o alle flebo di Stato (finanziamenti e contribui); non sarà per caso che vi sia una incapacità gestionale da parte di costoro ?
E per cui, visto che finanziamo Noi con le nostre tasse, non sarebbe il caso di raggruppare tutte queste aziende in perdita in uniche COOPERATIVE giudate da esperti professionisti e farli decollare sul serio, invece di assoggettarsi a contributi sistematici, che sappiamo bene dove finiscono, non certo nella crescita aziendale, magari amplieranno pure con un nuovo capannone iperfatturato , ma che rimarrà vuoto per tutta la vita a spese nostre!
Non sarebbe il caso di iniziare a ragionare sul serio, visto che l’Italia, la politica l’ha portata alla Banca Rotta Fraudolenta, e finora in carcere hanno portato solo chi ha avuto lo sfratto di casa che non ha potuto più pagare ! Non sarebbe il caso di lavorare seriamente nel creare nuovi posti di lavoro; Ti faccio alcuni esempi :
Impianto di riciclo totale dei Rifiuti (ed Impianti di Biomasse), producendo biogas ed Energia Elettrica; azzerando tutte le discariche; ed incassando grosse cifre all’ordine del giorno, assumendo dai Comuni limitrofi i rifiuti da azzerare; basta questo Business per risollevare l’economia Lucana !
Investimento sui luoghi ambiti dai Turisti ma, abbandonati: Lago di San Giuliano; Murgia Timone; Torrente Gravina; Parco Timmari; Santuario di Picciano;
a) Possibile Balneazione del Lago di San Giuliano e Costruzione di strade decenti per l’accesso dalla Statale, sia dalla riva est che da quella ovest; con possibililità di rientro a breve degli investimenti, visto che il luogo è molto ambito.
b) Murgia Timone, di particolre interesse preistorico (Neolitico-Paleolitico), potrebbe portare a matera una quantità di Ricercatori Scentifici e Paleontologi; predisponendo la ricostruzione dei vecchi villaggi, la manutenzione delle grotte che stanno crollando, realizzando percorsi a ridosso della gravina, al fine di rendere accessibile a tutti, tutte le grotte esposte.
c) Per il Torrente delle Due Gravine si potrebbe attingere ad un grosso finanziamento Comunitario per rendere Navigabile il Torrente Gravina, in modo da poter arrivare a Matera anche via Mare da Ginosa o Metaponto dove sfociano i due Fiumi; costruendo nella zona bassa del Pantano di Matera, un invaso per parcheggiare le Imbarcazioni fuoribordo (Facendo nascere così un nuovo Progetto della Matera Nautica); per i particolari tecnici e fattibilità, chiamare al 3203605126.
d) Parco Timmari, riesplorazione della città sepolta dalla Eruzione Vulcanica, dove soggiacciono a tutt’ora grandi tesori seppelliti, che spesso vengono latrocinati dai tombaroli, potendo inoltre progettare un bellissimo villaggio di unifamiliari immersi nel pieno polmone verde, con pregievoli caratteristiche architettoniche dell’epoca, simulando una residenza dell’epoca Greco-Romana; sfruttamento delle falde acquifere che sgorgano, con delle terme Greco-Romane (vista la nutrienza delle acque e dei fanghi del posto); con relativa costruzione di strade decenti.
e) Santuario di Picciano; che necessita in pimis di buona viabilità, costruendo nuove strade; dei parchi goichi, un buon albergo-agriturismo (gestito da persone capaci del settore, e non contadini improvvisati albergatori che cucinano delle ciofeghe da gastrite, oltre alla pessima pulizia che gli fa rischiare serie denunce penali, lamentandosi pure che nei loro pseudo agriturismi non ci va nessuno; non capendo che è già tanto che nessuno li abbia arrestati), visto la maestosa Panoramica che primeggia a sud, di una bellezza mozzafiato; realizzando delle Piscine e campi da Tennis iproprio in quella altezza ; una novità in assoluto !
Che ne dici caro Nicola, potremmo essere a breve la Svizzera Italiana; non è una fantasia, ma una cosciente volontà di creare un sano reddito alla nostra Regione, potremmo azzerare la nostra disoccupazione con le numerose e maestose opportunità che si andrebbero a creare; una città ambita da tutto il mondo; Matera.
Fatti sentire, il Mio numero ce l’hai, si possono fare grandi e sani cambiamenti, sfruttando le bellezze che abbiamo con una simbiosi reciproca <>.
Con i più cordiali saluti.