Si è svolto oggi, nella sede di Basilicata Innovazione a Potenza, un incontro tra la struttura e le associazioni imprenditoriali del manifesto “Pensiamo Basilicata”. Emerse alcune proposte per avviare un percorso comune di attività, volte a ottimizzare risorse, economiche e umane, e a supportare il tessuto produttivo della Basilicata.
Potenza, 9 maggio 2013 – Fare sistema con il mondo d’impresa, quello delle associazioni di categoria e i decision maker delle istituzioni locali per stabilire una strategia operativa che, ottimizzando le risorse economiche disponibili, possa dare slancio alla competitività delle aziende e valore alle professionalità, soprattutto quelle dei più giovani, presenti in regione. Con questo obiettivo, si è tenuto stamattina un incontro tra Basilicata Innovazione e i rappresentanti regionali e provinciali delle organizzazioni datoriali del manifesto “Pensiamo Basilicata”: Legacoop, Confcooperative e AGCI dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, UNCI, Confapi, Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, CIA, Confagricoltura e Copagri.
Il manifesto “Pensiamo Basilicata” è un coordinamento fra le associazioni che hanno condiviso un nuovo modello di relazioni e una serie di idee e proposte da cui partire e, soprattutto, da integrare, per superare la fase di grande difficoltà che il sistema delle imprese sta attraversando e per stimolare la collaborazione con altre realtà attive sul territorio che possono muoversi in questa direzione. Lo stimolo è stato accolto favorevolmente da Basilicata Innovazione e prova ne è l’incontro di oggi. «Siamo seduti attorno a questo tavolo per capire come poter contribuire con le nostre attività, i nostri strumenti e le nostre competenze specialistiche alla migliore riuscita di quello che è contenuto nel manifesto» – ha affermato Andrea Trevisi, nuovo direttore di Basilicata Innovazione. «Molte sono le occasioni di collaborazione che vengono alla mente – ha continuato – sia con riferimento al supporto nella nuova imprenditoria, tramite il nostro incubatore Bi Cube, sia con la creazione di una catena del valore di filiera, rappresentata dalla presenza di validi imprenditori lucani in diversi settori, ad esempio nell’agroalimentare, per dare riconoscibilità alla qualità dei prodotti “made in Basilicata”. E dalla “cultura del fare”, che percepisco come emanazione delle associazioni qui presenti, – ha concluso Trevisi – mi sento di dire che potremo creare sinergie anche su molti altri fronti».
Un incontro quello di oggi che potrebbe quindi inaugurare una nuova stagione di collaborazioni e attività da realizzare in modo congiunto. «E’ necessario focalizzarsi su obiettivi di crescita e sviluppo concreti – ha sottolineato il coordinatore di Pensiamo Basilicata, Paolo La Guardia – concentrando risorse e interventi di innovazione sui settori a maggior vocazione territoriale, come l’agroindustria e tutta la filiera industriale delle costruzioni, che più di altri possono guidare la ripresa economica di questa regione. Restringere il campo, in questo particolare periodo storico, ci aiuterà a far emergere la qualità del lavoro che Basilicata Innovazione sta già facendo su questo territorio e aumentare le opportunità di sviluppo. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità ad accompagnare questi processi nella direzione più opportuna per il nostro territorio».
«“Pensiamo Basilicata” – ha detto il direttore di Confapi Basilicata Nicola Fontanarosa – è nato con l’obiettivo di mettere in campo una serie di interventi per uscire dalla crisi economica che penalizza il nostro territorio. Sappiamo – ha aggiunto – che sono tante le criticità legate alle politiche di aiuto agli investimenti delle piccole e medie imprese ma il piano degli interventi, condiviso dalle associazioni all’interno del manifesto, è stato progettato per trovare delle soluzioni concrete e nel più breve tempo possibile, individuando una metodologia di lavoro valida da mettere a punto con strutture consolidate sul territorio come Basilicata Innovazione». Si apre quindi una nuova sfida, per Basilicata Innovazione ma anche per l’intero territorio.