“Un nuovo progetto per una società lucana più equa, più giusta e più solidale”: è il messaggio conclusivo dell’VIII Conferenza regionale organizzativa della UIL di Basilicata. Un progetto – sintetizza il segretario regionale Carmine Vaccaro – basato su investimenti sulla qualità, la riqualificazione dei territori, la crescita qualitativa e quantitativa del tessuto produttivo, la specializzazione e valorizzazione del lavoro, il consolidamento della coesione sociale, della formazione e della ricerca scientifica.
Al primo posto, ovviamente, l’impegno per il lavoro.
La condizione attuale evidenzia – sottolinea il segretario della Uil – che la disoccupazione in Basilicata è destinata ancora a crescere giacché le dinamiche del lavoro seguono con più lentezza quelle della produzione. Abbiamo una ulteriore forte necessità che è quella di coprire con gli ammortizzatori in deroga l’intero anno 2013 per riuscire a sopperire alle difficoltà che ci sono, ad esempio, nel settore dell’automotive. Ora occorre continuare ad impegnarsi, a livello nazionale affinché possano essere previste nuove e soprattutto sufficienti risorse per dare continuità ad uno strumento, quello della cassa integrazione, che può salvare migliaia di posti di lavoro e dare un po’ di fiato a tante aziende, lavoratori e famiglie in difficoltà.
È tuttavia necessario ed urgente che altrettanto impegno sia dedicato al confronto sul tema delle politiche di sviluppo, di lavorare sul Piano per il Lavoro, la crescita e la coesione che abbiamo presentato ai cittadini lucani in occasione del I° Maggio ed ai dirigenti nell’attivo unitario del 29 aprile che ha al centro pochi e concreti oltre che raggiungibili obiettivi. La nostra necessità è che la Regione Basilicata faccia seguire, alle parole e agli impegni, fatti concreti.
E sarà superfluo ribadirlo, ma per garantire l’occupazione servono gli ammortizzatori sociali e, nel contempo, azioni di politiche attive del lavoro dirette alla riqualificazione dei lavoratori al fine di favorirne il ricollocamento occupazionale secondo le modalità e le procedure previste, attivando azioni di orientamento, di formazione e di supporto all’inserimento lavorativo, finalizzate alla qualificazione e allo sviluppo di nuove competenze.
Per la Uil di fronte alle poche e lontane prospettive il Governo deve promuovere una vera e innovativa politica industriale. Oggi è indispensabile: rendere il nostro sistema competitivo per l’attrazione di investimenti in qualsiasi settore; ridurre le tasse sui redditi da lavoro e da pensione, detassare l’assunzione dei giovani e gli investimenti, tutti e non solo quelli sulla ricerca; tagliare la burocrazia e sopprimere il nostro arlecchinismo burocratico; un fisco severo ma non oppressivo ed uno Stato che paga tempestivamente i propri debiti; ripristinare l’indicizzazione delle pensioni, almeno quelle fino a 4.000 euro lordi al mese per sostenere la ripresa dei consumi.
Quanto al sindacato – conclude Vaccaro – il nostro deve essere un impegno, una “mission” comune perché in questo tempo triste è con i comportamenti che possiamo rappresentare la speranza per chi soffre e fa della sofferenza quotidiana l’unica certezza del proprio vivere. Le discussioni di chi mette in contrapposizione “il sindacato dei servizi” con “il sindacato del cittadino”, la ricerca della contrapposizione fra la politica sindacale che “fa i contratti” e “un sindacato impegnato nei servizi”: oggi con i servizi siamo di grande aiuto ad ogni cittadino, “facciamo politica” quando ne promuoviamo i diritti, ne tuteliamo i miglioramenti contrattuali, propiziamo la sua iscrizione alla Uil. Dunque, un Sindacato, come abbiamo detto nel nostro Congresso, che sappia tutelare i lavoratori e nello stesso tempo rendere la nostra Regione più attrattiva di capitali per gli investimenti e che aiuti le aziende per la crescita della loro competitività e quindi della loro dimensione.
Mag 12