Firmato il verbale sulla rimodulazione del Fondo di sviluppo e coesione. Il tavolo di Obiettivo Basilicata affronta anche la strategia per limitare i disagi del Patto di Stabilità. L’assessore regionale Pittella: “Un progetto condiviso con le parti sociali da doppie chance di successo”.
Indirizzare risorse cospicue ed ambiti larghi di programmazione ai 4 settori ritenuti strategici (energia, agroindustria, automotive e turismo) e destinare le risorse eventualmente rimanenti sulle voci ricerca e sviluppo e contratti di sviluppo a regia regionale. E’ quanto stabilito nel verbale d’intesa sottoscritto oggi da Regione, sindacati e associazioni datoriali nella Cabina di regia “Obiettivo Basilicata”, in seguito alla riunione convocata la scorsa settimana in merito, tra l’altro, alla rimodulazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013. Nell’occasione, le parti concordarono sull’idea di procedere ad una rimodulazione dei Fas ma senza condividerne i contenuti che sono stati, invece, oggetto del verbale sottoscritto oggi.
La “Cabina di regia”, presieduta dal vice presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella (affiancato dal direttore generale del Dipartimento Presidenza della Giunta, Angelo Pietro Paolo Nardozza, e del Dipartimento Attività Produttive, Michele Vita), ha inoltre stabilito che gli interventi sul settore della ricerca e sviluppo, precedentemente elencati nella deliberazione Cipe, non sono stati ancora oggetto di aggiornamento e che pertanto la loro individuazione, in termini di destinazione delle risorse e di priorità delle azioni da porre in essere, richiederà un ulteriore confronto in seno alla “Cabina di regia”.
In continuità con l’agenda di lavoro fissata la scorsa settimana, il tavolo ha poi affrontato le soluzioni da porre in essere per affrontare i pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese, alla luce del Patto di stabilità interno e delle novità introdotte dal cosiddetto decreto “sblocca crediti”, e in attesa dell’eventuale accoglimento delle richieste della Regione che prevedono, tra l’altro, la possibilità di utilizzare fuori dai tetti di spesa anche le royalty rivenienti dall’attività estrattiva. La Regione ha confermato che “non vi sono problemi di risorse ma di tetto”, che per il 2013 è pari a 543 milioni di euro. Su questa somma, la Regione ha già provveduto a pagamenti per una parte (circa 260 milioni), e ne ha ora a disposizione meno di 300 con cui garantire le spese restanti. Anche alla luce delle proposte avanzate dalle associazioni datoriali, la Regione si è comunque impegnata a effettuare una ricognizione coinvolgendo tutti i dipartimenti regionali per stabilire l’esatto ammontare dei pagamenti ancora pendenti.
“Nell’attuale quadro di difficoltà finanziaria – ha commentato il vicepresidente Pittella – è errato puntare solo alle economie ma la gestione delle risorse diventa un punto fondamentale per il sostegno dello sviluppo. Per questo sono particolarmente importanti sia la velocità di azione, anche nei pagamenti ai fornitori, sia, e forse soprattutto, la condivisione delle scelte. Aver selezionato con sindacati e associazioni datoriali degli obiettivi ci dà una doppia chance di successo, perché quando ci sono più esperienze a confronto è facile fare progetti migliori ma anche perché quando tutti sentono proprie le iniziative c’è più determinazione nel sostenerle. E per questo sono particolarmente grato a sindacati e associazioni di categoria che con la Regione stanno facendo un lavoro puntuale e delicato”.