Dal desolante scenario offerto in piazza dalla fiera dell’autore ad una notte magica che ha fatto respirare cultura in una città unica al mondo, Matera. Non sappiamo se la città dei Sassi avrà la forza per vincere la sfida di Matera 2019 ma se tutte le sere ci fossero eventi come quelli promossi in occasione della Notte dei Musei probabilmente tutta la città sarebbe meno depressa sotto il profilo economico e sociale. La cultura diventa il volano per sostenere attività commerciali, alberghi, bed and breakfast, ristoranti, pizzerie e Matera può vivere di turismo tutto l’anno. Non solo a Pasquetta e con la Notte dei Musei. Chi affermava che con la cultura non si mangia è stato ancora una volta smentito dal grande successo ottenuto ancora una volta dall’iniziativa promossa dal MIBAC. E la città dei Sassi ha fatto bingo con il Museo Ridola, Palazzo Lanfranchi e Musma. Tre siti dove si respirava cultura a pieni polmoni dalle 20 alle 24.
Chi era già libero dal pomeriggio ha potuto partecipare ad una “passeggiata sentimentale nel passato prossimo della memoria” con Roberto Linzalone, allietata daa note festose di musica della banda “Francesco Paolicelli” Città di Matera.
Il tour del visitatore comincia alle 20 nel salotto di via Ridola, all’interno del Palazzo Lanfranchi dove si possono seguire gli eventi in scaletta e ammirare le opere della Pinacoteca d’Errico e degli altri artisti che espongono opere nel Museo d’arte medievale e moderna.
Nella sala Levi c’è una mostra del fotografo Michele Morelli: gli scatti descrivono gli ambienti di uno degli edifici storici più rappresentativi di Matera, dove ha sede il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.
A battezzare gli eventi culturali in scaletta è Marta Ragozzino, Soprintendente dei beni artistici e demo-etnoantropologici di Basilicata. Sul terrazzo di Palazzo Lanfranchi si può ammirare il cielo di primavera nell’emisfero boreale. Visite guidate a cura di Giuseppe Sacco del planetario e osservazione guidata ad occhio nudo per scoprire le stelle grazie all’iniziativa promossa dall’Associazione Minerva Scienze con Marcello Santantonio e Rosamaria Strammiello.
Al primo piano di Palazzo Lanfranchi, nelle sale espositive del Museo d’arte medievale e moderna due momenti dedicati ad “Arti col azioni”, interpretazione e sonorizzazione delle opere d’arte
con Laura Acito, Francesca Chico, Ada Lapacciana, Marta Marchetti, Felicia Matera, Francesca Rivelli, Valeria Ruggiero accompagnate dal violino e dal flauto di giovani allievi del Conservatorio. L’evento è stato promosso dall’Associazione La Fenice di Palma Domenichiello in collaborazione con il Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera. All’interno delle sale espositive anche un curioso omaggio alla primavera: i fiori nell’arte. Un Percorso museale interattivo alla scoperta dei fiori dipinti nei quadri e dei loro significati e un laboratorio didattico per giovani da 9 a 99 anni sul tema della Natura morta con Eleonora Carmela Bianco. Particolarmente apprezzata nella sala Levi in contemporeanea la performance live “Malacarn” della band Uaragniaun di Altamura, che ha presentato per la prima volta nella città dei Sassi un repertorio di musica di tradizione popolare e di contaminazione dei suoni delle Murge.
Malacarn si apre a spunti innovativi. La parte strumentale, governata da Silvio Teot e Luigi Bolognese, intreccia corde, percussioni, mantici, fiati popolari, ottoni e strumenti extra-popolari, sempre al servizio della vocalità appassionata, profonda, calda e luminosa di Maria Moramarco.
Nel cuore della notte dei Musei arriva anche il “Cinema dal vivo: l’amore al tempo della catastrofe”, una originale performance a cura di Action 30 e con Giuseppe Palumbo, Luca Acito e Alberto Casati. In programma live comics, live video, live music.
Magma incandescente di parole, immagini e musica per stimolare riflessioni e provocare un dibattito sulle nuove forme di razzismo e di fascismo, usando gli anni Trenta del secolo passato come cartina tornasole, specchio deformante. L’ultimo momento musicale è nel chiostro di Palazzo Lanfranchi. Coinvolte tre giovani band locali che : Anagramma, Root96 e Gaze of Liza. Eventi in collaborazione con la Consulta Provinciale degli Studenti di Matera.
In realtà gli eventi si susseguono anche in altri spazio: per esempio nella sala Pascoli c’è “Museo.lab”, un’sposizione delle tavole di progetto realizzate nel Laboratorio di Arte Contemporanea all’interno del Corso di Fenomenologia dell’Architettura del prof. Armando Sichenze. Iniziativa promossa in collaborazione con il Dipartimento di Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata.
Da Palazzo Lanfranchi al Museo Ridola. Presso le sale e i giardini del Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola di Matera si è svolto l’evento ” Tutto al Ridola” con momenti di satira, archeologia, musica, poesia e una sorpresa finale. A curare il programma della serata è Roberto Linzalone con il personale del Museo. Dopo l’inaugurazione di una mostra di ritratti satirici sono gli allievi del Liceo Artistico di Matera a dare vita a caricature dal vivo. Quindi spazio alla prima parte concerto del cantautore Pasquale Di Pede (prima parte)” Sono nato a Serra Venerdì “, al momento lirico con Domenico Orlando per la notte della poesia, la seconda parte del concerto del cantautore Pasquale Di Pede, la parte culturale di Antonio De Siena con “La notte nell’antica Grecia” e una rievocazione storica con “II giacinto allegro “nell’antica farmacia del dottor Riccardi”, a cura del farmacista Ferdinando Copeta. Tutto al Ridola è stato promosso dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Basilicata- Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” Matera e dal Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata
Una notte tutta da vivere anche al Musma, il Museo della Scultura Contemporanea presente nel cuore del Sasso Caveoso con il “Il museo in musica”, una serata all’insegna di musica, con gli allievi della Scuola di Musica elettronica del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera, diretti dal Prof. Fabrizio Festa, proiezioni, mostre e presentazioni di nuove opere.
I circa seicento visitatori, sono stati catturati da un museo “sonorizzato”. Gli ipogei, i cortili e le stanze del piano nobile di Palazzo Pomarici si sono trasformati in una grande cassa armonica, grandi e bambini camminavano incantati dalle note e dall’armonia che il tufo e le grotte così mirabilmente diffondono.
Oltre alla collezione permanente e alle mostre visitabili fino al 31 maggio 2013, “Gruppo 63. Un cinquantenario” e “Il guscio della chiocciola. Studi su Leonardo Sinisgalli”, la collezione temporanea è stata ieri arricchita dalle opere di due giovani artisti del circuito AMACI, Chiara Camoni con il mosaico in marmo “Senza titolo”, nel secondo ipogeo del museo e Sergio Breviario con “Anche oggi sono felice”, in legno e carta, in sala 1.
Ad aprire la serata musicale, nella sala 4 del piano nobile del museo, sono state le note tenui e delicate di Andrea Salvato al flauto, Nunzia Del Popolo all’arpa, Bruno Friolo al clarinetto e Clelia Croce alla voce (soprano) che hanno eseguito brani tratti dal repertorio classico e contemporaneo spaziando da Bach a John Cage.
Dalle 21 alle 24, nel secondo cortile, Luca Disimino ai sintetizzatori ha coinvolto i visitatori facendo suonare le sculture “Figura ionica” (1967) di Marcello Mascherini e “Il carro delle cinque lune” (1985) di Antonio Masini. Anche soltanto un leggero tocco su una delle “cinque lune” di Masini veniva amplificato e produceva sonorità intense e inaspettate.
Mentre nella Biblioteca Scheiwiller e nel quinto ipogeo venivano proiettati i video su Maria Lai, Inventata da un dio distratto, Joseph Beuys, Transformer, Pipilotti Rist Cinquante-Fifty e Video Works, alle 22 anche il primo ipogeo si è acceso di musica con MaterElettrica, ensemble della Scuola di Musica elettronica del Conservatorio “E.R.Duni” di Matera, Mariaenza Franco-voce, Andrea Salvato-ewi e flauto, Bruno Friolo-clarinetto, Davide Pantaleo-fagotto e djset, Roberto Di Bello, Marcello Laquale, Luca Disimino ai sintetizzatori, Antonio Colangelo-sintetizzatori e regia del suono, Nunzia Del Popolo- Arpa, Alberto Romano-Basso elettrico, Francesco Rondinone-batteria, diretti dal Prof. Fabrizio Festa.
L’impeccabile maestro Festa e i suoi talentuosi allievi hanno eseguito brani composti negli stessi anni della creazione delle sculture del primo ipogeo, gli anni ottanta del secolo scorso, (Miles Davis e Billy Cobham), per poi proseguire, dopo una breve pausa, con John Cage e Bruno Maderna, artisti ironici e d’avanguardia. La serata si è conclusa con l’esecuzione di brani acusmatici realizzati, nei giorni precedenti alla serata, con i campionamenti di alcune delle sculture del MUSMA come Nubelunga (1985-1986) di Carlo Lorenzetti, Persefone Nova (1983) di Ibram Lassaw, I cancelli (2006) di Pasquale Santoro. È stato possibile “ascoltare” le sculture e vederle da una prospettiva completamente nuova: la pietra, i metalli, i marmi si sono riempiti di suoni e ne hanno restituiti di straordinari.
È stata una serata appassionata e appassionante e il notevole afflusso di pubblico ha dimostrato come la cultura sia ancora un forte collante sociale e un fondamentale fattore di crescita per il Paese.
Le sculture, i suoni, i video e le opere delle mostre hanno costituito un connubio armonioso e perfetto che servirà da lezione per il futuro.
Michele Capolupo
La fotogallery di www.SassiLive.it dedicata alla notte dei Musei (foto www.sassilive.it)