Nei giorni scorsi il comitato promotore per la costruzione di un nuovo teatro ha incontrato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, al fine di sostenere la necessità di realizzare un luogo di produzione culturale più adatto ai bisogni della città, da affiancare alle strutture già esistenti.
Il comitato promotore nacque nel 2010 all’indomani del convegno “Un teatro per Matera 2019” organizzato dalla Fondazione Orchestra Lucana e dalla provincia di Matera.
Nell’incontro con il sindaco, Franco Lisanti ha illustrato le finalità del comitato promotore che sono quelle di “promuovere e sostenere tutte le azioni necessarie, affinché Matera si doti di una struttura, magari modulare, capace di ospitare un teatro per concerti e spettacoli di ogni genere, ma anche ricerche, sperimentazioni, innovazioni dei linguaggi artistici. La realizzazione – ha aggiunto Lisanti – si rende quanto mai necessaria e urgente in una città candidata a capitale europea della cultura nel 2019, nonché quale necessario esempio emblematico della città per il XXI secolo”.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti del Comitato hanno sottolineato che “la costruzione di una struttura comprendente un nuovo teatro non intende togliere valore agli edifici già esistenti. In particolare, il cineteatro Duni, un esempio dell’architettura degli anni ’50, va salvaguardato per la sua originalità, poiché complementare alla prospettiva di un nuovo teatro nella città dei Sassi, che sia coerente con i tempi e con strutture adeguate alla funzione moderna del teatro”. Inoltre, è stato reso noto che si sono già espressi per un nuovo teatro a Matera il regista Michele Mirabella, Giandomenico Vaccari già sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, il musicologo Dinko Fabris, il direttore del teatro di Dresda, Michele Carulli, l’attore e regista Michele Placido e tanti altri esponenti della cultura, dell’arte, delle professioni, della istituzione scolastica e dell’associazionismo.
Il sindaco di Matera ha condiviso questo impegno del comitato promotore. “Dobbiamo prendere esempio dal nostro passato”, ha detto Adduce. Ed ha aggiunto: “Alla fine della Seconda guerra mondiale, in un periodo particolarmente difficile della storia del nostro Paese e del nostro territorio, qualcuno, nella nostra città, ebbe la lungimiranza di investire ingenti risorse per la costruzione di quello straordinario gioiello architettonico che è ancora oggi il teatro Duni, firmato da Ettore Stella. Oggi, nel pieno della più grave crisi economica degli ultimi 50 anni, dobbiamo avere lo stesso coraggio investendo nelle infrastrutture culturali consapevoli come siamo che le industrie della creatività possono avere effetti assai positivi per il territorio aprendo un nuovo orizzonte di fiducia. Per questa ragione – ha concluso Adduce – stiamo ragionando per utilizzare una parte delle risorse Pisus per la realizzazione di un teatro moderno, capace di rispondere in modo efficace ai bisogni di produzione culturale della città e dei cittadini”. E’stato proposto al Sindaco la realizzazione di un concerto della Fondazione Orchestra Lucana per Matera 2019, nel bicentenario della nascita di Verdi e Wagner. Si è convenuto di realizzarlo nell’ultima decade di settembre, in concomitanza dell’evento di “Materadio”. Il concerto sarà diretto dal maestro Michele Carulli, direttore musicale del teatro della Sassonia di Dresda.
Mag 22
E” d’accordo anche il comitato che promuove la Ferrovia Metaponto- Matera- Bari? Se lo è sono due cose che di sicuro verranno realizzate.
Già dal tipo di approccio del sindaco, mi pare che ci sia entusiasmo a mille! Ma va……… Solo discorsi di occasione …che servono a far passare tempo.
Il Duni sarà anche struttura di livello, ma quale….? Fatiscente com’è al massimo le compagnie di vernacolo ci possono andare, con tutto il rispetto di queste ultime.
Ma vergognati sindaco… Questa sarebbe una vera priorità per Matera, altro che parole di circostanza!
Condivido! E poi se davvero ci sono dei soldi, dato che per costruire un teatro c’è bisogno di un grosso investimento, sarebbe meglio modernizzare il Duni, anche perchè tra un po’ non sarà più utilizzabile: senza aria condizionata, poltrone non ignifughe, mancanza sistemi di sicurezza, esterni evidentemente segnati dal tempo..ecc
ma quel famoso progetto che prevedeva la partenza dei lavori a maggio 2012 per piazza della visitazione????
quel progetto della ferrovia fino all’ospedale????
quel progetto della tangenziale????
quel progetto della bradanica che doveva ripartire ad aprile 2013
quel progetto della ferrandina-matera??????
e il progetto della zona 33 8 mi scuso hanno detto che partiranno lunedi 27 maggio 2013)
questi sono solo alcuni progetti che un semplice cittadino richiama alla memoria di adduce!!!!
e adesso un nuovo teatro : certo che sindaco ne continui a dire c…….e
il progetto in piazza della visitazione era un progetto, appunto! si sapeva benissimo che, mancando i soldi, sarebbe stato un concorso di idee (resta comunque assurdo,secondo me, fare un concorso sapendo che non sarà mai realizzato)! Parlando nello specifico di questo progetto, serve prima vederlo bene: un teatro (grande o piccolo che sia), soprattutto in quella zona, va a modificare completamente la viabilità! se il progetto a monte è fatto bene e senza superficialità (non bisogna accorgersi DOPO che, ad esempio, non ci sono abbastanza parcheggi) può essere una grandissima iniziativa anche se, pensando che abbiamo il Duni che ha bisogno solo di qualche lavoro di restauro……
PS: il Duni è davvero un gioiello architettonico, è stato trascurato troppo negli ultimi anni!!!
condivido pienamente con gerardo
faccio una domanda al sindaco in tutti questi anni cosa hai fatto per la città ?
io ho visto la pista ciclabile che non serve a nulla
la zona ztl che non si sa qual’è anno sara abilitata
invece di pensare alle pu……ate trova il modo per occupare i giovani senza lavoro
cos’è politici nn rispondete adesso ?
A Matera manca sia un Cine_Porto per la FilmCommission Lucana che un CampoFiere per congressi e manifestazioni espositive in attesa di matera2019.
Ce taiotr.
bravo angelo questo si che sono capaci a farlo ” u taiotr “