Dopo due anni, un mese e quattordici giorni il Tribunale di Matera ha assolto “perchè il fatto non sussiste” l’algerino Allaoui Kerouchi, 45 anni, da 20 regolarmente presente in Italia e impiegato all’epoca dei fatti contestati a Matera come cuoco presso un noto ristorante del centro cittadino. L’algerino era stato arrestato il 7 aprile 2011 dalla Polizia di Stato in seguito alla denuncia presentata da sua moglie, Debora Citro, che lo aveva accusato di violenza sessuale, maltrattamenti e minacce. L’algerino è stato difeso dagli avvocati Angela Galetta e Amedeo Cataldo mentre la moglie, che si era costituita parte civile nel procedimento giudiziario, è stata assistita dall’avvocato Damiano Pantaleo. Allaoui Kerouchi è stato condannato a tre mesi di reclusione, pena sospesa, per detenzione di alcune spade tribali (nella foto www.SassiLive.it). Il pm Alessandra Susca aveva chiesto nell’udienza precedente l’assoluzione dall’accusa di violenza sessuale e una pena complessiva di un anno e sei mesi per gli altri reati contestati.
Mag 22