Sono stati 6333 i protesti, per un importo di 13.167.000 euro verificatisi nel 2007 in provincia di Matera, rispetto ai 6503 del 2006 ma con un importo di 12.265.000 euro Il dato emerge dal Registro Informatico dei Protesti di Infocamere della provincia di Matera. Sono in diminuzione le cambiali, in disuso a favore degli assegni, con 4783 per 7.318.000 euro rispetto alle 5033 (pari a 8.286.000 euro) rispetto all’anno precedente. Sono aumentati nel 2007 gli assegni protestati, 861, per un valore nominale complessivo di 5.056.000 euro. Nel 2006 gli assegni bancari protestati furono 751 per un totale di 3.289.000 euro. In calo le tratte non accettate che lo scorso anno furono 689 pari a un importo complessivo di 793.000 euro). Nel 2006 questi tipo di effetti protestati raggiunse il numero di 719 pari a 690.000 euro. Matera con 1474 effetti per un importo 4.996.926 euro guida la graduatoria degli effetti protestato, facendo registrare un incremento rispetto all’anno precendente quando si registrano 1204 effetti e un importo di 3.162.999 euro. Segue Policoro con 1041 pari a 2.278.324 euro, rispetto ai 1335 (2.259.102 euro) del 2006 . In aumento sono i dati di Pisticci con 1029 protesti (1.407.502 euro)rispetto ai 835 e 1.337.546 euro. Più staccati altri centri di medie dimensioni ma con dati differenti come Bernalda con 312 effetti protestati e 542.703 euro (rispetto ai 417 per 814.995 euro del 2006) , Tricarico con 261 e 473.833 euro ( l’anno precedente erano stati 246 per) 588.332 euro fino ai numeri notevolmente più contenuti di San Mauro Forte con 1 protesto da 100 euro rispetto ai dati del 2006, quando furono registrati 7 effetti protestati pari a 5.200 euro , Grottole con 4 e 2.259 euro rispetto ai 7, ma con un importo di 4.267, 62 euro, del 2006.
“Il dato sui protesti – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Matera, Domenico G. Bronzino- conferma le difficoltà dell’economia locale, aldilà di situazioni oggettive che contraddistinguono la casistica di settore. E’ una situazione che monitoriamo con attenzione e nella consapevolezza di poter contribuire alla ripresa con una azione, che coinvolga i diversi soggetti istituzionali a vari livelli e con politiche mirate di intervento, dal credito ai servizi, dalle infrastrutture all’innovazione. C’è bisogno di un cambiamento di marcia, a tutti i livelli, nella consapevolezza che occorre mettere in campo programmi credibili ed efficaci per incidere con concretezza nella ripresa di vari settori del sistema produttivo locale, come la gravità della crisi richiede’’.
Feb 14