Avevano cercato di inquinare le prove nella recente indagine avviata dai Carabinieri di Matera per tentata estorsione nei confronti di un’impresa edile di Ferrandina: altre due persone arrestate.
Nel corso delle indagini sulla tentata estorsione ai danni dell’impresa edile di Ferrandina, i militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Matera hanno accertato un tentativo di inquinamento delle prove da parte di due uomini di Altamura: uno di essi, S.P., classe 1961, sorvegliato speciale di p.s., fratello minore di S.P., classe 1957, arrestato il 4 maggio per la tentata estorsione; l’altro, V.L., classe 1976, cognato del maggiore dei due fratelli, arrestato il 14 maggio nell’ambito della medesima indagine. Entrambi sono stati arrestati per il reato di tentata induzione a non rendere dichiarazioni all’Autorità Giudiziaria (art. 377bis c.p.).
I particolari saranno resi noti nella conferenza stampa che sarà tenuta nella mattinata di martedì 28 maggio 2013, alle ore 10:30, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Matera.
(nella foto le prime due persone arrestate nell’ambito di questa operazione dei Carabinieri di Matera)