PDL e PD, da sempre divisi sulle principali problematiche, hanno trovato piena convergenza sulla vicenda del parcheggio a pagamento a mare, imposto dal comune di Pisticci. Le sezioni PDL di Pisticci e Marconia bocciamo una tassa che ancora una volta ed alla solita maniera, penalizza i pisticcesi residenti che non solo sopportano le spese di gestione delle aree interessate (manutenzioni varie, rifiuti, spesso anche azioni vandaliche e di scarso civismo con abbandono di scarti e residui di cibo un po’ ovunque, specie all’interno di aree boscate), ma devono subire anche la tassa di parcheggio. Il PDL ritiene invece che i pisticcesi residenti devono essere esentati e che a pagare siano gli ospiti, come è prassi un po’ ovunque, dal momento che questo tipo di turismo alla giornata non offre nulla all’ economia, per cui chi usufruisce del mare paghi almeno il parcheggio.
Anche il Partito Democratico di Pisticci e Marconia boccia e si dichiara ancora una volta contrario alla solita gabella dei parcheggi a mare che graverà, ulteriormente sui cittadini pisticcesi. Per il Pd mettere tasse per far cassa, -si legge in un comunicato- e’ un “sistema vecchio, ma sempre efficace che evidenzia l’incapacità di elaborare nuove idee. Noi, come Partito Democratico, non vogliamo strumentalizzare questa scarsa capacità di chi ha voluto, ancora una volta, in modo semplicistico, percorrere la via più facile e dannosa per i cittadini. Non vogliamo neanche contestare i tempi troppo brevi previsti dal bando, ma ci sentiamo di dare qualche suggerimento a questa amministrazione: se proprio non si è capaci di pensare ad altro almeno si esenti dal pagamento i cittadini pisticcesi. Pensiamo che sia più giusto far pagare il parcheggio a chi viene ad usufruire del nostro mare, con il metodo del “mordi e fuggi”, piuttosto che a chi già partecipa attivamente alle casse comunali. Siamo convinti della necessità della promozione turistica del nostro territorio e, pur comprendendo la necessita di introiti, riteniamo che sia più utile prevedere, così come avviene già nella maggior parte dei luoghi turistici, una tassa di soggiorno, che graverebbe solo su quanti vengono ad usufruire delle nostre bellezze e non sui residenti”.
Giuseppe Coniglio