Si è tenuta oggi la prevista udienza al TAR Lazio per la decisione nel merito del ricorso proposto da FederLab Italia (Coordinamento Federazione Laboratori di Analisi) avverso il Decreto Ministeriale 18/10/2012 avente ad oggetto il nuovo tariffario che come è noto è stato adottato anche in Basilicata con deliberazione della Giunta regionale il 14 maggio scorso.
In sede di discussione il Ministero della Salute, per il tramite dell’Avvocatura dello Stato – riferisce una nota di FederLab Basilicata – non ha fornito sufficiente documentazione ai fini della decisione nel merito, facendo riferimento, solo verbalmente, ancora una volta, agli elementi che hanno già determinato l’annullamento dei precedenti tariffari. Il Collegio, in ragione dell’importanza e della complessità della materia, ha ritenuto di disporre una istruttoria nei confronti del Ministero della Salute, ordinando allo stesso di esibire i relativi documenti, ove esistenti. In ragione di ciò FederLab ha chiesto al Collegio di decidere, all’esito dell’eventuale deposito dei documenti da parte del Ministero, nel più breve tempo possibile.
“Adotteremo tutte le iniziative idonee a tutelare i diritti di piccole imprese nostre associate nelle opportune sedi e – avverte Antonio Mussuto, presidente di Federlab Basilicata – stiamo organizzando una manifestazione di protesta del Comparto a livello nazionale. Una situazione analoga alla nostra si è determinata in Puglia dove anche la Regione Puglia ha recepito il Tariffario che comporta abbattimenti notevoli che superano il 50% su alcuni comuni esami di laboratorio e il 25-30% nel caso di alcune prestazioni di diagnostica per immagini. Siamo di fronte a provvedimenti insostenibili per la sopravvivenza dei Laboratori analisi privati che porteranno inevitabilmente alla chiusura delle strutture ed al licenziamento delle centinaia di operatori che vi lavorano. Per questo contestiamo l’affermazione, sicuramente irresponsabile, che il provvedimento adottato dalla Giunta lucana sia un atto dovuto. Don Lorenzo Milani, in “Lettera a una professoressa“, diceva “Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. Ed è esattamente quello che ha fatto il Ministero della Salute quando, mettendo nero su bianco il nuovo Tariffario Unico, ha pensato bene di fare parti uguali (vale a dire le stesse tariffe), tra…disuguali, cioè regioni che vantano differenti tipi di strutture sanitarie. Le nostre, quelle del Sud – conclude Mussuto – non possono in alcun modo reggere e gli utenti di San Paolo Albanese e Terranova saranno costretti a raggiungere Potenza per fare le indispensabili analisi di laboratorio per prevenzione e cura”.
Giu 04