Il commercio langue e l’abusivismo dilaga; è l’ennesima denuncia del Presidente di Confesercenti Francesco Lisurici che osserva, allibito, da un lato il commercio ossequioso di leggi e normative varie oramai al collasso, e dall’altro il pullulare di nuove forme di commercio irrispettose delle leggi e delle normative di settore.
Il tutto non può trovare giusta collocazione nell’economia locale perchè vede doppiamente penalizzati i commercianti che cercano, nonostante i tempi di dura crisi, di rimanere rispettosi delle leggi (con tutti i sacrifici di natura economica che ne conseguono) e rimangono purtroppo oggetto di sempre più pressanti controlli perchè lo Stato deve far quadrare i propri conti.
Inoltre lo squilibrio non viene capito dalla collettività perchè, come diciamo da oramai troppo tempo, le famiglie hanno rinunciato agli acquisti per mancanza di denaro. Questa situazione non può più essere tollerata in quanto, a giudizio del Presidente Lisurici, sta innescando forti tensioni sociali nella categoria e ciò trapela in maniera fin troppo palese fra i commercianti rappresentati. Assistiamo impotenti a grosse fette di tessuto imprenditoriale che scompare ufficialmente per riapparire poi in maniera abusiva.
Non possiamo assistere a vetrine bardate da manifesti inneggianti sconti, nonostante i divieti imposti dalle leggi sulle vendite promozionali nei trenta giorni prima dell’inizio dei saldi; non possiamo assistere impotenti alla visione di autocarri posti quasi ovunque in città che vendono “frutta di stagione” in barba alle norme igienico sanitarie ed annonarie (con il servizio sanitario ASL che svolge puntualmente e professionalmente il proprio compito nei negozi!).
Non ci possono riferire che l’altro giorno, in via Montescaglioso, per diverse ore un autocarro ha venduto lavatrici nuove!
Lisurici conclude che è giunta l’ora di incontrare tutte le Autorità preposte al controllo per invitarle a debellare le forme di abusivismo totale che sottraggono al fisco una grossissima fetta di risorse.
Giu 07