L’Assessore ha proposto di attivare tavoli con Enea e Sogin per salvaguardare i livelli occupazionali e capire i progetti di ricerca, oltre a proporre uno studio per l’autoproduzione di energia per abbattere la bolletta energetica.
Una risposta più operativa nell’immediato interpellando la Sogin per verificare la possibilità di assorbire alcuni lavoratori addetti ai servizi esternalizzati e impiegati presso il Centro Enea di Rotondella, la richiesta di convocazione di un tavolo nazionale con il Commissario straordinario dell’Agenzia nazionale, Giovanni Lelli per capire in prospettiva i progetti che il Centro Trisaia ha in cantiere rispetto alla ricerca e la proposta operativa di far realizzare uno studio di fabbisogno energetico del centro lucano per abbattere il costo della bolletta energetica che incide di 800 mila euro (300 mila sono rimborsati dalla Sogin) sul bilancio della struttura. Sono queste le azioni annunciate oggi dall’assessore regionale alle Attività produttive e Lavoro, Marcello Pittella che ha incontrato nel pomeriggio il direttore del centro lucano, il sindaco della cittadina e i sindacati per discutere del ridimensionamento del personale impiegato per i servizi esternalizzati (pulizie, vigilanza e facchinaggio) a causa della riduzione dei fondi nazionali. A fronte di una richiesta avanzata dall’ente di 2,5 milioni di euro, il trasferimento assegnato al centro di Rotondella è stato di 2,194 milioni di euro. L’incontro è stato chiesto per sollecitare la definizione puntuale sia delle criticità occupazionali sia del quadro dei progetti di ricerca in parte attribuiti all’Ente.
“Bisogna attivare vari livelli di interlocuzione – ha affermato Pittella – per risolvere le criticità e avere una visione strategica per il futuro del Centro. La Regione – ha proseguito il vice presidente della Regione – oltre a cercare di mettere in campo soluzioni e percorsi per evitare che si proceda a riduzioni e tagli sui redditi e sui salari di lavoratori anche monoreddito causando una vera emergenza sociale, vuole guardare in prospettiva salvaguardando da una parte i livelli occupazionali e dall’altra garantendo stabilità lavorativa in una visione di prospettiva. Di qui, la proposta di elaborare uno studio per l’autoproduzione di energia elettrica che tra le spese in bilancio incide per quasi un terzo da sottoporre a Sogin e all’Enea nazionale”.