Nella notte scorsa a Salandra i Carabinieri della locale Stazione sono tempestivamente intervenuti in Località Montagnola, in cui, a seguito di comunicazione telefonica pervenuta al servizio 112 dell’Arma, veniva segnalava l’aggressione in danno di una giovane diciottenne residente a Salandra. I militari, giunti sul posto, alle ore 01,40 circa, hanno prontamente bloccato un’autovettura Audi A3, con a bordo il proprietario, un 26enne, il quale, si era reso responsabile di sequestro di persona e lesioni personali nei confronti dell’ex fidanzata, una giovane 18enne, che si era appena riuscita a sottrarre ad una violenta aggressione consumata proprio nella sua autovettura, dopo che alle precedenti ore 01,00, nel centro abitato aveva costretto la stessa, con la forza, a salire sul veicolo, per poi condurla nella citata località, ove per futili motivi l’aveva poi percossa. Solo in un momento di disattenzione la vittima, col proprio telefono cellulare, riusciva ad allertare un altro ragazzo, anch’egli di quel centro, col quale intrattiene una relazione sentimentale, che con alcuni suoi familiari si è subito recato nell’area appartata ed al buio, inducendo l’aggressore a desistere dall’azione delittuosa in corso, consentendo alla ragazza di sottrarsi repentinamente alle violenze, fuoriuscendo dall’auto, nel mentre i Carabinieri, già allertati, raggiungevano immediatamente la zona interessata, ponendo fine al gesto di follia che aveva animato l’aggressore, contestualmente bloccato e portato nella Caserma di Salandra. La giovane vittima è stata condotta presso la Guardia medica del paese, il cui sanitario ha accertato sul suo corpo numerose lesioni, segni inequivocabili della violenza patita, giudicate guaribili in giorni 25 salvo complicazioni. I Carabinieri di Salandra hanno meticolosamente ricostruito le fasi di quanto accaduto, escutendo i vari testimoni, richiedendo alla vittima, alla quale sono state prestate le cure e le dovute attenzioni che il caso merita, di fornire tutti i particolari della vicenda, ispezionando accuratamente il veicolo a bordo del quale si è consumata quasi interamente la dinamica dei fatti. Le serrate indagini dei militari hanno consentito loro di delineare un quadro esaustivo, culminato con l’arresto in flagranza di reato del ragazzo gravato tra l’altro da un precedente specifico di polizia. La causa scatenante di tale azione pare risieda nel risentimento nutrito dallo stesso per la fine della relazione con la ragazza, legatasi successivamente ad un altro giovane del paese.
A conclusione degli accertamenti di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione in Salandra, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, che coordina le indagini.
Nella foto i militari sul luogo dell’aggressione