Sulla piaga dei minori sfruttati sui cantieri si registra una nota della segreteria regionale di Feneal Uil. Di seguito la nota integrale.
Tra i minori sfruttati nell’edilizia come nelle cave non c’è solo la foto della bambina dell’Honduras che ha fatto il giro del mondo ed è diventata simbolo di campagne internazionale contro il lavoro minorile. Il numero totale di minori lavoratori a livello mondiale, secondo la ILO, è di 215 milioni. Di questi, 115 milioni svolgono lavori considerati pericolosi, incluse le forme peggiori di lavoro minorile come quelle in cantiere per 8-10 ore al giorno. Nel nostro Paese nel comparto costruzioni i minori di 17 anni (da non confondere con gli altri minori apprendisti di 17-18 anni, tutelati da contratto e norme di lavoro) sarebbero tra il 2 e il 3% dei 250mila minori complessivamente stimati, sia pure con calcoli approssimativi. Nella grande maggioranza dei casi sono bambini-ragazzi del Sud avviati nei cantieri magari dallo stesso padre manovale-muratore per un aiuto “semplicemente” a scaricare qualche chilo di materiale da risulta o mattoni ed altro, a viaggio. Un lavoro pesante per fisici gracili oltre che oltraggioso della dignità e dei diritti dell’infanzia. Gli strumenti di contrasto al lavoro minorile ci sono ma per il sindacato diventa difficile perseguirli quando in troppi cantieri non ci sono i piani di sicurezza per i lavoratori adulti e dilaga il lavoro nero. Siamo molto preoccupati, la crisi sta esasperando i fenomeni di elusione contributiva e fiscale e le irregolarità contrattuali. Occorre affinare la capacità e il ruolo degli enti bilaterali, da sempre sistema centrale di garanzia per l’edilizia, ancora più necessari per fare fronte a questa drammatica congiuntura. Irregolarità contrattuale per i lavoratori dell’edilizia vuol dire dover rinunciare al sistema di prestazioni economiche ed assistenziali previste dalla contrattazione collettiva, erogate dagli enti bilaterali di settore. Irregolarità contrattuale per le imprese di costruzione dovrebbe equivalere al divieto di operare in appalto e subappalto in lavori pubblici e privati, per partecipare ai quali la norma impone loro la regolarità dei versamenti, per il personale dipendente, all’Inps, all’Inail e alla Cassa edile. Regolarità certificata dal Durc, il documento unico di regolarità contributiva.
L’iniziativa da assumere vuole essere l’occasione per illustrare alcune nostre proposte agli altri sindacati di categoria e alle associazioni datoriali, e per condividere con loro soluzioni mirate a rafforzare formazione, assistenza, prestazioni e sicurezza in relazione al momento storico che ci troviamo ad affrontare. Ma intanto la giornata mondiale contro il lavoro minorile è l’occasione per rinnovare l’impegno contro ogni tipo di sfruttamento dell’uomo e della donna tanto più odioso se vede vittime bambini e bambine.
Giu 13