Presso Palazzo Viceconte si è svolta in mattina la riunione del Comitato di Sorveglianza del Po Fse Basilicata. Al centro dell’attenzione: la valutazione degli obbiettivi raggiunti e i nuovi principi di programmazione per il 2014-2020.
Lo stato di avanzamento del Programma Operativo Fse Basilicata nel 2012 ma anche l’esame di un quadro di principi e metodi da attuare per il nuovo ciclo di programmazione.
Nel corso dell’incontro è stata anche illustrata una buona pratica della Regione Basilicata sulla certificazione degli standard professionali e formativi.
Hanno preso parte, tra gli altri, alla riunione del Comitato di Sorveglianza: l’assessore Roberto Falotico, il direttore generale del Dipartimento Formazione, Cultura e Sport e Autorità di Gestione Liliana Santoro, il Capo Unità della Commissione Europea – Direzione Generale Occupazione Nicolas Gibert – Morin, il funzionario della Commissione europea per la Regione Basilicata, Egidio Campoli e il funzionario del Ministero del Lavoro Angela Altieri.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno: l’approvazione del Rapporto Annuale di Esecuzione 2012 e lo stato di avanzamento del Programma Operativo nel 2012.
Al centro dell’attenzione anche una buona pratica sulla certificazione degli standard professionali, formativi e di attestazione delle competenze per la quale la Basilicata è una delle poche Regioni in Italia ad avere un sistema innovativo.
Di seguito il reporto sulla riunione del Comitato di Sorveglianza del Po Fse Basilicata.
Fse, best practice su certificazione competenze – scheda
Con tale azione la Basilicata intende allineare l’offerta formativa alle richieste del mercato.
La Basilicata è una delle poche Regioni in Italia, e di sicuro l’unica del Sud, ad avere un sistema innovativo per la definizione degli standard professionali, formativi, di certificazione e attestazione delle competenze. Il sistema lucano, oggetto di attenzione del Coordinamento delle Regioni, rientra come buona prassi nel Rapporto Annuale di Esecuzione 2012 presentato al Comitato di Sorveglianza del Po Fse.
Il documento, in linea con le politiche europee e nazionali sull’apprendimento permanente e con gli standard per la programmazione 2014-2020, definisce standard per: la certificazione delle competenze; la progettazione e l’erogazione della formazione; il conseguimento delle conoscenze tecnico-professionali; l’implementazione di un sistema informativo integrato.
Con tale azione la Basilicata intende allineare l’offerta formativa alle richieste del mercato, in modo da costituire un riferimento con il mondo del lavoro. Il sistema è finalizzato a innalzare la qualità delle politiche formative regionali, agendo sul contesto socio-produttivo locale, nella consapevolezza che la risorsa più preziosa per il rilancio economico del territorio risiede nel suo capitale umano.
La Regione Basilicata rappresenta, insieme ad altre quattro Amministrazioni, tutte le Regioni e Province Autonome italiane al “Tavolo interistituzionale sull’apprendimento permanente” della Conferenza Unificata delle regioni. In tale sede il Dipartimento Formazione, Cultura e Sport segue direttamente con propri funzionari, i lavori dei tavoli nazionali al fine di adeguare, in tempo reale, il sistema regionale alle più recenti determinazioni. Tutto ciò garantisce sia l’ampia trasparenza delle attestazioni rilasciate, sia il riconoscimento delle competenze acquisite dai lucani su tutto il territorio nazionale ed europeo.
Fse, gli obiettivi raggiunti
Sono circa 43mila i destinatari di operazioni finanziate dal Programma Operativo Fse nel periodo 2007 – 2013. Quasi la metà sono donne. Tra i beneficiari oltre il 50% sono nella fascia d’età tra 15 e 24 anni. In relazione ai titoli di studio si registra inoltre una netta prevalenza (69%) di persone che hanno conseguito il titolo di studio rilasciato dalla scuola dell’obbligo. Tra questi emerge inoltre una forte prevalenza di persone che non hanno mai lavorato pari al 53%.
Per quanto riguarda la programmazione 2012 queste le azioni più significative avviate in riferimento ai singoli Assi.
Asse I: formazione continua nelle imprese e apprendistato professionalizzante.
Asse II: avvisi pubblici per il microcredito; credito d’imposta per l’assunzione di lavoratori svantaggiati.
Asse III: interventi di inclusione sociale e lavorativa dei destinatari del Programma Copes per il contrasto delle condizioni di povertà; attivazione del Catalogo dei corsi di formazione per disabili; avviso pubblico per le donne riguardanti la conciliazione dei tempi di vita e lavoro e le condizioni di sfruttamento e violenza.
Asse IV: azioni per l’innalzamento della qualità del sistema regionale dell’istruzione; attivazione di percorsi di alternanza scuola lavoro per gli studenti delle scuole superiori; definizione del Catalogo regionale dell’Alta formazione; realizzazione di percorsi formativi per la creazione di impresa; sostegno all’alta formazione, attraverso il rilascio di voucher per la partecipazione a master post universitari e a scuole di specializzazione post laurea; sostegno a dottorandi di ricerca.
Asse V: finanziamento iniziative sulla mobilità transnazionale e interregionale per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali; avviso pubblico per la presentazione di progetti per il rafforzamento della rete dei Centri per la Creatività della Basilicata.
Fse, Falotico: un’eredità importante per la nuova programmazione
Il Comitato di Sorveglianza è un’occasione importante per avviare il confronto sulla definizione degli obiettivi per futuro sessennio
“Il Comitato di Sorveglianza del Fondo Sociale Europeo rappresenta un momento importante per sviluppare la riflessione sul nuovo ciclo di programmazione 2014-2020. L’annuncio della prossima assegnazione di circa 30 milioni di euro di quota comunitaria è un importante riconoscimento al certosino impegno svolto dal Governo regionale guidato da Vito De Filippo e dagli Uffici del Dipartimento. Tale fatto ci fa guardare con rinnovata fiducia al futuro e, in particolare, alla programmazione 2014-2020”.
E’ questo il commento dell’assessore alla Formazione e Cultura, Roberto Falotico, in occasione del Comitato di Sorveglianza del Fondo Sociale Europeo.
“Partendo dall’esame delle cose fatte e delle difficoltà incontrate nel settennio in via di conclusione – aggiunge Falotico – dovremo trovare gli spunti per giungere ad un’innovazione di metodo e di sostanza da mettere in campo per il nuovo programma operativo. Nel 2012 il Fse ha concentrato i propri sforzi sull’inserimento sostenibile nel mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati e sullo scambio di esperienze professionali presso le imprese, l’università e i centri di ricerca di altri Stati membri. Le spese certificate alla Commissione Europea, a fine 2012, consentono ancora una volta il raggiungimento degli obiettivi di spesa e collocano la Basilicata fra le regioni italiane con migliori performance a livello nazionale insieme solo all’Emilia Romagna, alla Provincia Autonoma di Trento e alla Sardegna. Per traghettare ora questi importanti risultati nella nuova programmazione – conclude l’assessore- dovremo mettere in campo principi forti basati sulla concentrazione delle risorse, sull’integrazione e sulla misurabilità dei risultati”.
Fse, la Basilicata tra le prime per la spesa certificata
Al centro dell’attenzione del Comitato di Sorveglianza: la valutazione degli obbiettivi raggiunti e i nuovi principi di programmazione per il 2014-2020, in arrivo circa 30 milioni di euro
Circa 30 milioni di euro di quota comunitaria relativi alla programmazione Po Fse 2007-20013 saranno assegnati già nei prossimi giorni alla Regione Basilicata. Lo ha reso noto oggi Nicolas Gibert-Morin, capo Unità della Commissione Europea – Direzione Generale Occupazione, intervenendo a Matera al Comitato di Sorveglianza del Po Fse Basilicata che ha tracciato un bilancio dei risultati sin qui ottenuti e si è soffermato sulla futura programmazione. Morin ha sottolineato che lo sblocco e la riapertura del flusso finanziario si rende possibile in virtù del buon lavoro svolto dalla Regione Basilicata che ha apportato le giuste misure correttive, risanando la situazione dal punto di vista della gestione e del controllo. Infatti il Dipartimento nazionale per lo Sviluppo e la Coesione Economica attesta che la media nazionale di spesa certificata sui Fondi Europei è pari al 40 %, mentre la Basilicata, al 31 maggio 2013, si attesta al 59 %.
Nel 2012 la programmazione si è concentrata principalmente sulla lotta alla disoccupazione, sull’integrazione socio lavorativa dei soggetti deboli, sugli interventi per l’adattabilità di imprese e lavoratori. Una grossa attenzione è andata anche alla realizzazione di specifiche attività di formazione finalizzate allo sviluppo della capacità di inserimento professionale.
Per fronteggiare la pesante fase recessiva, al 31 dicembre 2012, sono stati impegnati 231 milioni di euro pari al 71% della programmazione totale. Gli Assi rispetto ai quali si è registrata una capacità d’impegno più consistente sono quello dedicato all’accessibilità al mercato del lavoro (84%) e quello per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, andato addirittura in overbooking (101%). Le spese certificate alla Commissione Europea, a fine 2012, sono state di 173 milioni di euro. Un dato questo che consente il raggiungimento degli obiettivi di spesa.
Il Comitato ha preso in esame anche il quadro di principi e metodi da attuare per il nuovo ciclo di programmazione. Un documento sulla a logica di programmazione Fse 2014 -2020, realizzato con il supporto del Formez, ne fissa i capisaldi: competenze di base e successo formativo; creazione e sviluppo dell’occupazione; inclusione sociale attiva; strategie di innovazione; capacità amministrativa.
Partendo da questi obiettivi, attraverso un nuovo schema logico in linea con i più recenti Regolamenti comunitari, si giungerà alla vera fase di programmazione, basata sul confronto e l’esercizio della governance con i diversi soggetti di rappresentanza. Tali principi sono fra loro logicamente legati e faranno da sfondo alla definizione dei singoli obiettivi specifici e alla relativa allocazione delle risorse economiche, un compito questo che sarà affrontato nei prossimi mesi. Il documento, che va inteso come proposta di avvio del lavoro di programmazione, rappresenta quindi una base tecnica di riflessione costruita con un forte riferimento ai principi di integrazione, di concentrazione e finalizzazione d’uso delle risorse. Al di là dei suoi esiti immediati tale documento segna l’avvio di un nuovo metodo di lavoro finalizzato a garantire nel futuro, in sede di attuazione 2014-2020, una più forte capacità mirata di intervento.
Fondi Fse, Giordano (Uglm): “Sostenere le aziende a ritrovare i mercati”.
“Circa 30 milioni di euro di quota comunitaria relativi alla programmazione Po Fse 2007-20013 saranno assegnati già nei prossimi giorni alla Regione Basilicata. Una bella somma per le casse di via Anzio che vanno ad aggiungersi a tutte quelle già in finanziamento. L’Ugl invita la classe politica regionale a farne tesoro di tutti i fondi comunitari, cambiando rotta su come investirli”.
Lo dichiara il segretario regionale dell’Uglm Basilicata, Pino Giordano a conclusione dell’intervenendo al Comitato di Sorveglianza del Po Fse Basilicata di Nicolas Gibert-Morin, capo Unità della Commissione Europea – Direzione Generale Occupazione.
Per il sindacalista, “ è ora che si pensi a sostenere e supportare un settore come l’automotive, in cui la Basilicata potrebbe svolgere un ruolo da primo attore in tutto il meridione d’Italia e la filiera delle innumerevoli PMI di qualità distribuite su tutto il territorio: tale politica verrebbe apprezzata in molti dei 27 paesi dell’Unione europea. Il fatto è che però in Basilicata mancano le infrastrutture logistiche per raggiungere questi mercati. Un esempio? Il servizio dei cargo aerei, di cui da tanto si è invanamente più volte parlato per l’aeroporto di Pisticci senza che però sia mai stato avviato nulla di concreto. Un impegno del Dipartimento fondi occupazionali deve anche essere incentivare la creazione di associazioni di imprenditori che unitariamente alla politica, sindacato e enti di programmazione e sviluppo, devono aiutare le aziende a ritrovare i mercati. Solo con una mirata programmazione – conclude il segretario Ugl, Giordano – si può creare occupazione. La nuova programmazione 2007-2013 dovrà essere prevalentemente orientata verso l’abbattimento del forte divario infrastrutturale esistente fra la Basilicata con le altre regioni. In questo modo, le aziende lucane potranno sperare di diventare veramente competitive”.