“La Regione Basilicata condivide e sostiene il progetto del ministro della Coesione Territoriale Carlo Trigilia di finanziarie gli incentivi al lavoro per i giovani come l’abbattimento del costo del lavoro e l’auto impiego utilizzando i fondi del Pon Infrastrutture recuperati da opere di impossibile realizzazione, ma l’obiettivo di tale sostegno , per avere gli effetti auspicati, deve essere connesso a strumenti che rendono possibili gli investimenti e quindi la crescita della domanda di lavoro”.
E’ questa la posizione della Regione Basilicata espressa nella riunione di ieri della Conferenza delle Regioni dall’assessore alle Infrastrutture Luca Braia che ha rappresentato il presidente Vito De Filippo.
il Ministro Trigilia ha voluto comunicare e condividere nella seduta della Conferenza Regioni i dettagli su una proposta del governo in via di definizione circa inventivi riferiti al lavoro dei giovani nell’intero mezzogiorno attraverso il riutilizzo di circa 1 Miliardo di Euro delle risorse UE non spendibili sulla programmazione PON 2007-2013 assegnate ad oggi alle 4 regioni obiettivo .
Nel corso dell’incontro il ministro ha comunicato che il provvedimento mira a finanziare misure mirate e ad elevata capacità di assorbimento, tese ad affrontare situazioni ad alto impatto recessivo.
Nel complesso, le risorse ad oggi in Italia ancora da spendere a due anni e mezzo dalla scadenza finale fissata a dicembre 2015 ammontano a circa 30 miliardi di euro, buona parte dei quali nell’area Convergenza, in relazione ai progetti cofinanziati da Unione europea e Italia ma non ancora attivati.
“Per poter avviare investimenti e innescare un circolo virtuoso – ha detto ancora Braia nel corso della seduta della Conferenza delle Regioni – il limite critico da superare sono i vincoli imposti dal Patto di stabilità, a partire dalla quota di cofinanziamento europeo che abbiamo con forza chiesto venga esclusa dal patto stesso, condizione minima che impedisce ogni iniziativa di sviluppo.
Il Rischio – ha detto inoltre Braia è che la proposta preannunciata della nuova social card che si aggiungerebbe a quella storica della cassa integrazione, se non adeguatamente riformata, rischiano di ampliare solo gli strumenti di assistenza senza avviare alcun circuito virtuoso in grado di generare processi di crescita, sviluppo e competitività.
Le imprese, che in conseguenza del Patto, non si vedranno a breve riconosciuti e pagati gli stati di avanzamento dei lavori effettuati – ha concluso Braia – risichiano di rendere vano questo pur apprezzabile sforzo degli incentivi che viene dal Governo e che alla Basilicata riserverebbe comunque somme aggiuntive importanti a quelle sino ad oggi disponibili.
Giu 14