Le imprese che effettuano lavori e interventi di manutenzione per conto di Acquedotto Lucano versano in una situazione di estremo disagio, a causa dei notevoli ritardi di pagamento dei corrispettivi maturati, ritardi che superano anche un anno.
Il presidente dell’API Olivieri ha chiesto un incontro urgente ai presidenti della Regione De Filippo e di Acquedotto Lucano Mitidieri, segnalando l’allarme sociale che si è creato e l’affanno in cui sono le aziende locali, messe in ginocchio da attese di oltre 12 mesi.
“Tale fenomeno, purtroppo ampiamente diffuso tra le Stazioni appaltanti della Basilicata – si legge nella nota inviata per conoscenza anche ai prefetti di Matera e di Potenza – sta assumendo proporzioni non più sostenibili dalle aziende locali, che non riescono a far fronte ai numerosi impegni di legge e di contratto, oltre che agli oneri finanziari derivanti dal conseguente indebitamento bancario, con grave danno economico e riflessi sul piano occupazionale”.
Il presidente dell’API evidenzia che, in questo come in altri casi, le imprese creditrici sono costrette ad indebitarsi con il sistema bancario per poter onorare con puntualità i propri debiti rivenienti dalle leggi e dai contratti (stipendi ai dipendenti, pagamenti ai fornitori, versamenti di tasse e contributi, interessi alle banche), ma naturalmente il perdurare dell’inadempimento contrattuale altrui impedisce loro di ottenere nuovi affidamenti quando non li espone addirittura alle richieste di rientro da parte degli istituti di credito.
Il problema dei ritardati pagamenti, inoltre, è ben più esteso riguardando in maniera generalizzata anche enti pubblici.
Una situazione esplosiva, dunque, che dimostra perché molte aziende rifiutino i rapporti con la Pubblica Amministrazione, pessimo pagatore.
Feb 28