Sanità Futura commenta giudizio Corte dei Conti su spesa sanitaria regionale: un fiore all’occhiello già appassito. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
E c’è chi ancora continua a parlare della sanità lucana come “fiore all’occhiello”. Crediamo che fosse scontato il giudizio della Corte dei Conti sui conti della spesa sanitaria regionale “in regola”. Forse non per la Cgil che non lesina elogi. Perché tagliando tutto ciò che si può tagliare e raschiando il barile con la sanità privata (anche se l’assessore alla Sanità ha spergiurato: “non è nostra nemica”) non è difficile fare operazioni ragionieristiche-contabili. Salvo a verificare che si coprono i buchi delle Aziende Sanitarie di Pz e Mt per un totale di 40 meuro (anche l’A.O. San Carlo un milione di euro l’ha accumulato). Mentre si aspettano notizie ancora sulla rimodulazione del ticket (a proposito l’annuncio è per l’entrata in vigore dal primo luglio). Da giorni i quotidiani regionali lucani accanto alle “esaltazioni” sul modello lucano della sanità riportano tre notizie: a Policoro l’ospedale è a corto di infermieri e i cittadini si rivolgono alla magistratura; i dializzati aspettano da sette mesi i contributi regionali; i “trucchetti” per assunzioni all’Asp senza concorsi. E allora, come la mettiamo? Che il “fiore” sia già appassito? Intanto domani lunedì si chiude il rito dei tavoli tecnici al Dipartimento Sanità su quel nuovo tariffario per la specialistica ambulatoriale che tutti i consiglieri in Quarta Commissione hanno chiesto di revocare o sospendere. ribadendo di non avere neanche avuto un minimo di elementi ufficiali ne tanto meno i dati ed i calcoli dei presunti 9 milioni di euro che resterebbero non coperti. Un’altra verità che semplicemente è agli atti della commissione e degli interventi di tutti i consiglieri. E per comprendere meglio di cosa parliamo come “rito”, riferiamo di aver ricevuto anche a mezzo fax una nota avente ad oggetto: “DGR n. 525/2013 – Precisazioni” a firma del dirigente generale del dipartimento regionale alla salute con la quale si dice qualcosa… ed il suo contrario. A prima vista sembrerebbe una nota “interpretativa” che si riferisce alla famigerata delibera di giunta che adotta il nuovo tariffario ministeriale. Nella realtà quello che si sostiene è che le strutture dovrebbero fatturare senza tener conto del nuovo tariffario fino a luglio, quindi non osservando la delibera giunta, salvo conguaglio entro il mese di dicembre 2013 “alla luce delle possibili rimodulazioni da parte del governo nazionale”. Secondo quanto è scritto in questa nota, le strutture dovrebbero disattendere una delibera di giunta regionale, nel pieno della sua vigenza, fatturando con tariffe maggiori fino a luglio, salvo vedersi togliere questa maggiorazione entro dicembre in base a “possibili” ripensamenti in sede ministeriale. Nessuno dovrebbe fiatare? Tutti dovremmo partecipare in silenzio a questa farsa aspettando che finalmente si traduca in dramma? Dovremmo continuare in riverente silenzio mentre si fanno i proclami sull’eccellenza della sanità lucana? Questa nota del dipartimento cela l’imbarazzo della confusione, della fretta di prendere al volo due piccioni con una fava. Si vuole intrappolare i più deboli e vendersi ancora una volta il presunto impegno a ricercare una soluzione nell’ambito di un recinto invalicabile costituito da 9 milioni di euro, da portare a casa nell’interesse dei cittadini. Ovviamente poco importa se la cifra è vera o no e se si prende un cammino senza ritorno che lascerà cadaveri sui marciapiedi di Basilicata. Poi magari non si dice, anzi ci si guarda bene dal farlo, che qualche giorno fa con una delibera di giunta per l’ennesima volta si sono pagati i deficit delle ASL, con quali soldi? Con quelli della comunità e, ovviamente, nell’interesse dei cittadini. Dovremmo tutti far finta di crederci? Ma noi di Sanità Futura non desisteremo, noi insieme a Federlab Italia con cui condivideremo tutte le azioni necessarie per difendere le nostre attività, i nostri collaboratori, e i nostri pazienti, continueremo a produrre ogni sforzo possibile per scuotere le coscienze di tutti, per continuare a sperare in una sterzata indispensabile per salvare il salvabile e su di questo poggiare un rilancio possibile.
Giu 23