Dopo il recente finanziamento della Giunta Regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Nicola Benedetto, di 56 progetti di investimenti in aziende agrituristiche e per la creazione o l’ampliamento di fattorie multifunzionali, (per complessivi 11,9 milioni di euro), i titolari di aziende agrituristiche aderenti a Turismo Verde-Cia Basilicata impegnati del Progetto Via Herculia promosso dall’Alsia e dalla Provincia di Potenza, hanno incontrato oggi l’assessore Benedetto per fare il punto sui temi del rafforzamento, della diversificazione e dell’ accrescimento della qualità dell’offerta dell’agriturismo lucano e di servizi e per prepararsi alla nuova normativa del Ministero sulla classificazione delle aziende agrituristiche.
Nell’incontro, al quale hanno partecipato l’assessore provinciale di Potenza Nicola Figliuolo, il presidente della Cia Piemonte Roberto Ercole, funzionari dell’Alsia, il presidente lucano della Cia Donato Distefano ha rilanciato la proposta della costituzione di un distretto regionale del turismo e della ricettività agro-rurale ambientale. Un’esperienza significativa è quella del Distretto Agro-Rurale Langhe-Roero-Monferrato in Piemonte di cui ha parlato D’Ercole come “successo” per circa 11mila aziende multifunzionali, attraverso un circuito agro-rurale-culturale, itinerari enogastronomici, punti vendita, valorizzazione dei prodotti del sotto bosco, produzioni agro-energetiche. A ribadire la validità del Distretto la Commissione nazionale Unesco ha approvato l’invio a Parigi del dossier di candidatura del “Paesaggio vitivinicolo delle Langhe-Roero e Monferrato” quale unica candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità per il 2014, un’opportunità unica, il riconoscimento alla qualità e alla tipicità dell’agricoltura.
La nuova normativa sulla classificazione degli agriturismi – è stato sostenuto dai presidenti Distefano e D’Ercole – rappresenta uno snodo fondamentale perché i “girasoli”, proprio come per le stelle degli alberghi, caratterizzeranno le attività di ospitalità rurale, e sarà quindi necessario adeguare e migliorare tutti i servizi in attesa che anche per la ristorazione si accresca la qualità e si rispetti il 75% dei prodotti utilizzati in cucina provenienti da aziende agricole locali.
Dunque un percorso condiviso tra Cia e Assessore all’Agricoltura tenuto conto l’attuale situazione del comparto: i dati dell’ultimo censimento ISTAT per l’agriturismo segnalano, al 2011, nella nostra regione una moria, rispetto al 2010, di 97 aziende di cui 87 che offrono ospitalità facendo scendere il numero complessivo da 228 (2010) a 131 (2011). Anche per la ristorazione i dati non sono positivi. In un anno registriamo 38 aziende di ristoro in meno e 37 punti di degustazione in meno, sino a raggiungere una capacità massima dii 1.754 posti letto e 4.177 posti a tavola.
L’assessore Benedetto ha evidenziato che l’obiettivo centrale è quello di accrescere la fruibilità del territorio e le opportunità occupazionali dei territori rurali attraverso lo sviluppo e il sostegno di attività non tradizionalmente agricole che consentano di diversificare il reddito dell’azienda agricola ed attivare rapporti economici con soggetti che operano al di fuori del settore agroalimentare. In questo disegno l’agriturismo è un attrattore fondamentale. La creazione di nuove opportunità rappresenta un incentivo alla permanenza dei giovani, contribuendo a contenere i fenomeni di spopolamento e di emarginazione socio-economica delle aree rurali.
Siamo in una fase in cui – ha detto l’assessore – il buon padre di famiglia agricoltore si trova di fronte ad una scelta: acquistare il trattore o l’automobile nuova. Noi, attraverso la rimodulazione del PSR 2007-2013 e quindi per scongiurare ogni rischio di non spendere tutti i soldi, dobbiamo ragionare come il buon padre di famiglia agricoltore per indirizzare la spesa dei fondi comunitari sulle emergenze e le cose più utili. Alla base della riuscita di questa, che è soprattutto un’operazione culturale, però, c’è bisogno di una nuova mentalità di sistema che metta insieme disponibilità e impegno non solo della Regione ma di tutti i soggetti sociali in campo a cominciare dalle organizzazioni professionali agricole che hanno necessità, prioritariamente, di ritrovare unità e sinergia.
Giu 24